1999 Protezione civile: un anno di attività - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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1999 Protezione civile: un anno di attività

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PROTEZIONE CIVILE: ATTIVITÀ 1999
Fiamme Verdi Maggio 2000 di  Andrea Danieli

Nel mese di maggio dell’anno scorso (1999), dopo le dimissioni del responsabile del nucleo sezionale di protezione civile, la sezione ha ritenuto opportuno creare un gruppo di lavoro, composto da consiglieri sezionali, per trovare il successore alla sua conduzione. Il gruppo di lavoro, nel mese di luglio, comunicava al presidente di aver individuato, in Danieli, il successore del dimissionario Giuliano Zanin.

In settembre, con approvazione del consiglio di sezione, il presidente mi affidava la guida del nucleo. Senza perdere tempo, ho ritenuto indispensabile riunire subito l’intero gruppo sezionale per crearne l’ossatura: prioritario è stato individuare tra i volontari le figure trainanti e decidere sul metodo operativo. Durante quella riunione è stato deciso di assegnare gli incarichi per la conduzione della struttura, in base alle disposizioni impartite dalla sede nazionale:
- un responsabile della squadra pronto intervento e vice responsabile del nucleo: Antonio Speranza
- una squadra medica affidata al dottor Gabriele Mion
- un settore trasmissioni a Felice Dal Bo’
- la tesoreria ad Antonio Casi
- il settore logistico a Vittorio Boriosi.

Inoltre vista la vastità della sezione, (circa 370 chilometri quadrati), per presidiare al meglio il territorio si è ritenuto opportuno suddividerlo in 5 zone gestite da capizona in contatto diretto con i volontari, in caso di emergenze o esercitazioni.
la prima zona è stata affidata a Oliviero Chiesurin, la seconda a Giuseppe Benedosso, la terza a Cesare Antiga, la quarta a Luciano Benedet e la quinta a Giovanni Mazzero.

La struttura è stata presentata ai responsabili sezionali ed ai capigruppo nell’accogliente sede del gruppo di San Vendemiano, nella prima settimana di ottobre del '99; ospite d’onore il generale Maurizio Gorza, responsabile della protezione civile A.N.A. del Veneto e del Trentino Alto Adige.
Allo scopo di divulgare le attività del nucleo, si è deciso di indire in sede di gruppo, 5 riunioni con i capigruppo, per ricevere dagli stessi indicazioni e suggerimenti utili sul metodo operativo e sulle attività. la prima riunione è stata fissata all’inizio di febbraio, l’ultima il 29 dello stesso mese.
Si ringraziano i capigruppo di Ponte della Priula, Solighetto, Bibano-Godega, San Vendemiano e Santa Lucia per l’accoglienza che ci hanno accordato. Per la totalità degli intervenuti gli incontri sono stati ritenuti utili ed interessanti.

A rotazione 4 componenti del nucleo hanno partecipato a tutte le riunioni dei responsabili della protezione civile del Triveneto, durante le quali è quasi sempre stato presente un consigliere nazionale; queste si sono tenute nelle sedi di Verona, Treviso, Trichiana, Feltre e Bassano. in autunno sarà la nostra sezione ad ospitare la riunione, alla quale sarà fatto il possibile affinché sia presente anche il coordinatore nazionale Antonio Sarti.

Per l’A.N.A. la protezione civile, con i suoi 13.000 iscritti, è considerata il “fiore all’occhiello” dell’associazione e a livello nazionale la “punta di diamante” delle associazioni di volontariato. La protezione civile dell’A.N.A., negli ultimi tempi, si è raccordata con il dipartimento della protezione civile del ministero degli interni, convenzionata con alcune regioni, professionalizzando le risorse e incrementando le strutture. per tutelare i volontari, la sede nazionale ha stipulato un’assicurazione che copre tutte le attività. il consiglio direttivo nazionale, sembra sia disposto a dare parere favorevole per l’acquisto di 10 mezzi fuoristrada, da dare in dotazione alla protezione civile.

La sede nazionale ha creato 5 raggruppamenti, con 5 depositi di materiali per i volontari; noi apparteniamo al terzo raggruppamento, con sede operativa a Vicenza. entro breve termine, alle attrezzature già esistenti si aggiungerà una cucina da campo in grado di preparare 350 pasti ora, che la regione Veneto darà in gestione ai volontari alpini di protezione civile. la cucina verrà consegnata al deposito di Vicenza e sarà a disposizione delle sezioni del Veneto che ne faranno richiesta in occasione di esercitazioni. molto probabilmente sarà utilizzata a Feltre, in occasione della prossima esercitazione triveneta di aprile. Al nostro nucleo è stato chiesto di inviare dei volontari esperti di cucina e addetti alla manutenzione a frequentare un corso di formazione a Portogruaro, nella sede della ditta fornitrice che continuerà presso il deposito di Vicenza.

la struttura di protezione civile A.N.A. è sempre più orientata ad operare in autonomia, pertanto la sede nazionale ritiene molto importante la specializzazione dei volontari. nella Francia colpita da un uragano, nell’ultima settimana di dicembre, sono stati inviati volontari esperti nell’uso di motoseghe, per il taglio degli alberi abbattuti. i tre alpini volontari della nostra sezione che hanno partecipato alla “missione Francia”, sono esperti nell’uso delle stesse. Pertanto anche il nostro nucleo dovrà muoversi in questo senso, promuovendo i corsi di formazione. da Milano recentemente, in seguito alle operazioni in Albania e in Francia, è arrivata la richiesta di segnalare i nominativi di volontari che parlino lingue straniere.

Durante questi mesi qualcosa, anche se non visibile a tutti, è stato fatto: il dottor Ghiro ha tenuto un corso di 4 lezioni di primo soccorso ai componenti del nucleo, inoltre per i componenti la squadra sanitaria è già iniziato un corso di formazione. Più avanti, tramite il gen. Gorza, prenderemo contatto con la squadra sanitaria di Vicenza, composta da più di 40 volontari, medici e infermieri. in questa squadra sono presenti diverse donne, iscritte come “amici degli alpini”; chi era in Albania ha potuto vedere con quale impegno le infermiere volontarie si siano prodigate in soccorso dei profughi kosovari.

Oltre alle attrezzature mediche, la squadra dispone di 4 ambulanze. i nostri volontari andranno a Vicenza per conoscere i componenti la squadra, per apprendere e valutare il metodo operativo e, con l’occasione, visioneranno le attrezzature in dotazione. ricordo che, in caso di partecipazione ad interventi, i nostri volontari saranno aggregati all’unità stessa.

Toni Speranza, responsabile della squadra di pronto intervento, organizzerà i volontari per le settimane di allertamento, che per la nostra sezione saranno dal 06 al 12 marzo e dal 14 al 20 agosto. Le settimane di allertamento sono richieste dalla sede nazionale per verificare l’efficacia del nucleo in caso di necessità.

Felice Dal Bo’, in base alle disposizioni pervenute a dicembre dalla sede nazionale, ha già presentato il preventivo per l’acquisto delle radio funzionanti sulla frequenza dell’A.N.A.; parte della somma occorrente è già a disposizione, in quanto elargita a suo tempo da un istituto di credito locale.

Il gruppo attualmente dispone di un furgone e di tre tende senza fondo, oltre a materiale vario. a breve saranno presentati, al presidente e al consiglio sezionale, i preventivi per l’acquisto di altre attrezzature.

Alla luce di quanto esposto, si fa presente a quest’assemblea che le attrezzature in dotazione sono insufficienti e che, in caso di partecipazione del nucleo ad emergenze, non sono idonee per l’autonomia e per le attività delle squadre. Qualora la nostra sezione ritenga che anche il gruppo di protezione civile sezionale debba essere alla pari dei nuclei delle altre sezioni, sarà opportuno, nei limiti delle possibilità, favorire la fornitura di quanto necessita.

Durante la festa sezionale, si propone di essere a disposizione degli organizzatori, qualora sia possibile, sia per un intervento operativo, sia per un’esercitazione, o come supporto logistico alla manifestazione stessa. molti capigruppo hanno dato parere favorevole a questa iniziativa; per quest’anno si è deciso che il nucleo sia a disposizione degli organizzatori della festa sezionale che avrà luogo a Gaiarine nel prossimo aprile.
La giornata della p.c. quest’anno non si terrà, per mancanza di obiettivi.

Esercitazione Triveneta a Feltre: l’intero nucleo ritiene importante parteciparvi e sta curando con molta attenzione i dettagli; a questa esercitazione saranno presenti osservatori francesi per studiare i metodi operativi della protezione civile ANA, in quanto sono rimasti impressionati dall’alta professionalità dei nostri volontari inviati in soccorso alle popolazioni colpite dalla calamità. gli organizzatori prevedono che alla esercitazione parteciperanno circa 1500 volontari.

A tutt’oggi la protezione civile conta 92 iscritti, pari al 1,80 % della forza sezionale. sarebbe auspicabile un’ulteriore adesione di volontari per arrivare, alla fine del 2000, al 3 % degli iscritti. faccio presente che, per disposizioni della sede nazionale, possono iscriversi anche gli “amici degli alpini”, nella misura del 49 %, e sono ammesse anche le donne. alla nostra struttura si sono già iscritte quattro infermiere volontarie, che andranno a rinforzare la squadra sanitaria.

Due sono stati gli interventi fuori dall’Italia: nell’aprile scorso in Albania, del quale il nostro periodico fiamme verdi ha ampiamente relazionato, e uno in Francia, per il quale il prossimo numero pubblicherà il resoconto della missione.

A fine anno al nucleo sezionale è stato chiesto di essere a disposizione per l’emergenza del “millenium bug”. Senza esitare il gruppo si metteva, come da direttive impartite dalla prefettura, al servizio di comuni; fortunatamente il tanto temuto blocco telefonico non c’è stato e tutto è rientrato nella normalità.

Nel corso dell’anno sarà valutata l’opportunità di creare delle squadre di protezione civile comunali, previo autorizzazione da parte della sede nazionale. Contiamo sulla collaborazione dei capigruppo, dai quali ci aspettiamo proposte e suggerimenti per il miglioramento della struttura e per la buona riuscita delle manifestazioni.

Per ultimo vi comunico che Antonio Speranza ed il sottoscritto siamo andati a Vicenza per partecipare alla riunione convocata dal gen. Aurelio De Maria, responsabile del C.C.I.O. (centro coordinamento intervento operativo), assieme ai 40 volontari, che hanno dato l’adesione a far parte del gruppo, per approfondire le conoscenze ed esperienze reciproche.
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