1999 S.Quirico: Goodbye Assisi
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SAN QUIRICO
GOODBYE ASSISI
18 GIUGNO: CERIMONIA E CENA DI CHIUSURA DELL’“OPERAZIONE SAN QUIRICO”
18 GIUGNO: CERIMONIA E CENA DI CHIUSURA DELL’“OPERAZIONE SAN QUIRICO”
Fiamme Verdi Settembre 1999 dlmgfr
Dopo che per sei mesi abbiamo parlato dell’ “Operazione San Quirico” delle Sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto, la Commissione ha voluto chiudere l’operazione con l’incontro dei volontari. Per dire, almeno una volta, che i veri artefici di questa bella pagina della nostre Sezioni sono stati quei 94 alpini che, divisi in 11 turni, hanno operato nel monastero di Assisi.
L’incontro è stato preceduto da una messa, celebrata da padre Claudio Durighetto e don Domenico, nella Parrocchiale di San Vendemiano (ringraziamo, anche da queste righe, per la loro disponibilità il parroco ed il coro della Parrocchia diretto dal maestro Mazzer, che, accompagnando la cerimonia con bellissimi brani, l’ha resa ancora più suggestiva). Padre Claudio è nato a Zero Branco ma svolge la sua missione pastorale a Santa Maria degli Angeli, in Assisi. E’ il religioso attraverso cui le Clarisse di San Quirico hanno bussato alla porta degli alpini. La cosa più singolare è che Claudio, prima di indossare il saio francescano, è stato alpino, alpino della Cadore.
Nell’omelia padre Claudio ha sottolineato che, accettando di andare ad Assisi, gli alpini sono diventati inconsapevoli cavalieri di San Francesco, interpretandone in pieno l’insegnamento. In modo diverso essi esprimono lo stesso spirito di carità che anima le clarisse di San Quirico, e c’è qualcosa nello stile che li accomuna profondamente. Nell’omelia è echeggiata più volte la parola “ricostruire” ed inevitabilmente il pensiero è andata alla preghiera che ad Amelia le clarisse avevano dedicato a noi alpini.
E’ seguito un incontro conviviale presso la sede del gruppo San Vendemiano, della cui disponibilità avevamo “approfittato” già in altre occasioni. Più volte infatti la sede ha accolto i volontari di San Quirico, che ora considerano la sala del gruppo presieduto dal generosissimo Bepi Cadorin una specie di “mensa sezionale”
E’ stato uno di quegli incontri che non si dimenticano, nello spirito di amicizia che ormai lega i volontari e le loro mogli.
Nella grande sala delle sede, al limite della capienza, lo spiedo preparato dagli esperti cuochi del gruppo è stato servito dalle signore del “gruppo donne” di San Vendemiano.
Nel corso della cena non poteva mancare la telefonata alla badessa, suor Giovanna, accompagnata da un corale applauso.
Dopo il saluto dei presidenti Paolo Gai e Donato Carnielli, Lino Chies ha consegnato un attestato di partecipazione a tutti i volontari ed ai componenti la Commissione San Quirico, e degli omaggi di riconoscenza, consistenti in una medaglia ed in un video sulle opere realizzate e sulla cerimonia del 17-18 aprile, realizzato ad Assisi da un professionista mestrino.
Applausi calorosi sono stati riservati ai due alpini chiamati in rappresentanza di tutti i volontari delle due sezioni e personaggi simbolo di tutta l’operazione: Piero Papa e Celestino Costacurta.
Gli omaggi a Padre Claudio sono stati accompagnati dall’iscrizione all’ANA. Così il religioso ora è a tutti gli effetti socio della nostra Sezione, per la grande gioia del religioso e dei genitori, presenti all’incontro.
In un simpatico fuori programma è stato conferito al segretario dell’ “Operazione San Quirico” la laurea honoris causa in “fisica delle ombre” (relatore Bozzoli, rettore Costacurta, preside Geronazzo) a perenne memoria di come andava a finire in via Beccaruzzi ogni martedì sera dopo le riunioni della Commissione....
San Quirico è finito, anzi no.... San Quirico non può finire: rimangono le straordinarie amicizie che si sono create, rimangono le squadre che si ritroveranno a rinnovare il patto di appartenenza a quel gruppo creatosi tre le vecchie mura di un monastero a 400 chilometri da qui. Naturalmente con le gambe sotto un tavolo. Nel segno di San Quirico, si è creata all’interno delle Sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto una Sezione trasversale, la cui storia, forse, è tutta da scrivere....
L’incontro è stato preceduto da una messa, celebrata da padre Claudio Durighetto e don Domenico, nella Parrocchiale di San Vendemiano (ringraziamo, anche da queste righe, per la loro disponibilità il parroco ed il coro della Parrocchia diretto dal maestro Mazzer, che, accompagnando la cerimonia con bellissimi brani, l’ha resa ancora più suggestiva). Padre Claudio è nato a Zero Branco ma svolge la sua missione pastorale a Santa Maria degli Angeli, in Assisi. E’ il religioso attraverso cui le Clarisse di San Quirico hanno bussato alla porta degli alpini. La cosa più singolare è che Claudio, prima di indossare il saio francescano, è stato alpino, alpino della Cadore.
Nell’omelia padre Claudio ha sottolineato che, accettando di andare ad Assisi, gli alpini sono diventati inconsapevoli cavalieri di San Francesco, interpretandone in pieno l’insegnamento. In modo diverso essi esprimono lo stesso spirito di carità che anima le clarisse di San Quirico, e c’è qualcosa nello stile che li accomuna profondamente. Nell’omelia è echeggiata più volte la parola “ricostruire” ed inevitabilmente il pensiero è andata alla preghiera che ad Amelia le clarisse avevano dedicato a noi alpini.
E’ seguito un incontro conviviale presso la sede del gruppo San Vendemiano, della cui disponibilità avevamo “approfittato” già in altre occasioni. Più volte infatti la sede ha accolto i volontari di San Quirico, che ora considerano la sala del gruppo presieduto dal generosissimo Bepi Cadorin una specie di “mensa sezionale”
E’ stato uno di quegli incontri che non si dimenticano, nello spirito di amicizia che ormai lega i volontari e le loro mogli.
Nella grande sala delle sede, al limite della capienza, lo spiedo preparato dagli esperti cuochi del gruppo è stato servito dalle signore del “gruppo donne” di San Vendemiano.
Nel corso della cena non poteva mancare la telefonata alla badessa, suor Giovanna, accompagnata da un corale applauso.
Dopo il saluto dei presidenti Paolo Gai e Donato Carnielli, Lino Chies ha consegnato un attestato di partecipazione a tutti i volontari ed ai componenti la Commissione San Quirico, e degli omaggi di riconoscenza, consistenti in una medaglia ed in un video sulle opere realizzate e sulla cerimonia del 17-18 aprile, realizzato ad Assisi da un professionista mestrino.
Applausi calorosi sono stati riservati ai due alpini chiamati in rappresentanza di tutti i volontari delle due sezioni e personaggi simbolo di tutta l’operazione: Piero Papa e Celestino Costacurta.
Gli omaggi a Padre Claudio sono stati accompagnati dall’iscrizione all’ANA. Così il religioso ora è a tutti gli effetti socio della nostra Sezione, per la grande gioia del religioso e dei genitori, presenti all’incontro.
In un simpatico fuori programma è stato conferito al segretario dell’ “Operazione San Quirico” la laurea honoris causa in “fisica delle ombre” (relatore Bozzoli, rettore Costacurta, preside Geronazzo) a perenne memoria di come andava a finire in via Beccaruzzi ogni martedì sera dopo le riunioni della Commissione....
San Quirico è finito, anzi no.... San Quirico non può finire: rimangono le straordinarie amicizie che si sono create, rimangono le squadre che si ritroveranno a rinnovare il patto di appartenenza a quel gruppo creatosi tre le vecchie mura di un monastero a 400 chilometri da qui. Naturalmente con le gambe sotto un tavolo. Nel segno di San Quirico, si è creata all’interno delle Sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto una Sezione trasversale, la cui storia, forse, è tutta da scrivere....