2001 Assemblea sezionale
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ASSEMBLEA SEZIONALE DEI DELEGATI
Fiamme Verdi Giugno 2001
Il giorno 4 marzo 2001, presso l'Auditorium Dina Orsi, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.
1. Verifica Poteri.
Viene data lettura del verbale della riunione della Commissione Verifica Poteri, svoltasi il 28/2/2001. Il numero dei soci dell'anno 2000 è di n. 4868 e il numero dei delegati è di 194. Gli amici iscritti sono 700.
"Il giorno 28 febbraio 2001, presso la sede della sezione A.N.A. di Conegliano, si riunisce la commissione verifica poteri. Presenti MASCHIETTO EMILIO, DA RUOS PAOLO, CAIS ANTONIO e ZANARDO FRANCO. Presiede la riunione CAIS ANTONIO. Si procede alla verifica delle nomine dei delegati, pervenute in segreteria dai Gruppi della Sezione. L'esame dei verbali delle Assemblee Ordinarie dei soci dei Gruppi, evidenziano quanto segue: 1 - che la sezione conta di 4868 soci, pertanto i delegati in rappresentanza sono 194; 2 - tutti i gruppi hanno presentato i nomi dei delegati. Si decide che le schede per il voto possono essere ritirate da parte di un responsabile del gruppo. La commissione ha inoltre accertato che: 1 - La convocazione di questa assemblea è stata fatta in rispetto delle norme dello Statuto dell'Associazione e del Regolamento della Sezione; 2 - Il numero dei delegati ammessi e che costituiranno l'Assemblea è di n° 194. Prende visione della lista dei candidati proposta dai capigruppo nella riunione del giorno 13/2/2000.
2. Nomina del presidente dell'assemblea, segretario, scrutatori.
Proposto quale presidente dell'assemblea l'avv. Nicola Stefani, viene confermato con votazione palese.
Dopo una breve introduzione si passa alla riconferma, per alzata di mano, dei membri della Verifica Poteri: Claudio Bernardi, Antonio Cais, Paolo Da Ruos, Emilio Maschietto, Franco Zanardo.Viene nominato segretario dell'assemblea Claudio Lorenzet. Si procede quindi alla nomina quali scrutatori: Silvano Miraval. Giuliano Tardivel, Domenico Cusin, Masutti Pietro.
3. Lettura ed approvazione verbale assemblea precedente.
Si dà per letto il verbale della precedente assemblea, già pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi, che viene approvato all'unanimità.
Dopo il saluto alla bandiera, viene ricordato con un minuto di silenzio il M.llo Mario Longhino per molti anni alfiere della nostra Sezione e tutti i soci andati avanti.
4. Relazione morale per l'anno 2000 a cura del presidente comm. Paolo Gai.
Signor Presidente dell'Assemblea, Signori Consiglieri, Capigruppo e Delegati. Signor Sindaco del comune di Conegliano,. Signori Sindaci e Rappresentanti di altri Comuni, ci troviamo, oggi, per la consueta Assemblea ammusale per fare il bilancio dell'attività svolta da questa Sezione nel mio 5° anno di Presidenza, carica che mi sento onorato di svolgere per il bene dell'Associazione ed in particolare di questa Sezione.
L'anno trascorso ci ha visto insieme partecipi di molte iniziative con l'entusiasmo e la forte volontà che contraddistingue la nostra appartenenza alla Famiglia Alpina, Sempre con la voglia di dare, aiutare e stare a fianco di chi ha bisogno in questa società che fatica a trovare momenti di aggregazione finalizzati alla coesione ed al coinvolgimento, nei vari settori della vista sociale, dei giovani con i meno giovani.
Come Presidente di questa Sezione non posso fare a meno, per onestà personale, di esprimere a questa Assemblea il mio rammarico per ciò che ho sentito sabato 10 febbraio a Marostica, nell'assemblea dei Presidenti del Triveneto, dal comandante delle Truppe Alpine Tenente Generale SCARANARI in merito all'abolizione della leva: a lui sta bene che l'esercito sia formato da volontari.
Io sono contrario ai volontari con ferma per tre anni, sono ancora e sempre a favore della leva.
Penso che i nostri giovani, il servizio di leva sia un utile strumento per cominciare a conoscere la vita, ad imparare a diventare autonomi ed autosufficienti, a far a meno della mamma che scaldi loro i latte a mattina.
Se andiamo a ben analizzare gli scopi che le varie Associazioni giovanili si propongono, vediamo che buona parte di queste mettono tra gli obiettivi principali il cercare di far coalizzare il singolo con il gruppo, imparare a stare assieme, a fare squadra, ad essere solidali l'uno verso l'altro nel rispetto di ognuno. Ed è quello che farebbe anche la naja. Ma, mentre queste Associazioni coinvolgono solo una parte dei nostri ragazzi, la leva, invece, ha la possibilità di raggiungere la quasi totalità dei giovani. Con il servizio di leva, viene quindi a mancare un supporto importante di collegamento all'interno della stessa fascia di età e tra generazioni diverse e società.
Tutti coloro, che come noi hanno fatto gli Alpini, sanno che tutti quei valori, determinanti per la coesione della società, verranno purtroppo a mancare.
Lo sforzo del nostro Presidente nazionale, a cui va tutto il nostro appoggio, nonostante anche la manifestazione alpina fatta a Roma, è stato, purtroppo, vano.
Noi, comunque, non cambieremo opinione, certi di essere nel giusto.
Molte sono state le nostre iniziative nell'anno 2000, ne ricordo solo alcune che mi sembrano le più significative:
- il Giubileo Alpino, in collaborazione con la Sezione di Vittorio Veneto . A dir il vero non ho constatato una grande partecipazione, come mi sarei aspettato, nonostante fosse stata ben accordata con i capigruppo;
- la Festa sezionale a Gaiarine che ha avuto un'ottima riuscita;
- l'Adunata del Triveneto a San Donà di Piave. Anche qui devo far notare la scarsa partecipazione, Forse era un periodo non proprio favorevole, però, sempre a livello di partecipazione, mi sarei aspettato qualcosa di più;
- la ristrutturazione dei servizi e della taverna della Sede. Qui ritengo opportuno fare un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato e lavorato con spirito alpino per la bella riuscita. Invito quindi l'Assemblea a fare un applauso in segno di gratitudine verso coloro che hanno lavorato e per il Gruppo Città, per tutte le pulizie e le altre sistemazioni della sede;
- la pulizia e la stuccatura delle mura del castello di Conegliano, su richiesta del Sindaco Zambon. Qui è doveroso un applauso a tutta la rappresentanza della Sezione perché l'intervento è stato veramente superbo.
Per quanto riguarda il 2001, il programma è già nelle vostre mani. Mi permetto richiamare l'attenzione sulla Festa sezionale di Aprile del gruppo M.O. Maset, con l'inaugurazione della sede; l'Adunata Nazionale che si terrà il 19 e 20 maggio a Genova e la Festa del Triveneto a Bolzano il 10 giugno. Senza nulla togliere a tutti gli altri appuntamenti, vorrei invitarvi a partecipare in maniera massiccia.
Come sapete con il Gruppo Città di Conegliano è stata stipulata una convenzione per la gestione della taverna e degli altri locali della sede. Al più presto vi saranno forniti gli orari di apertura. Quindi Vi invito a frequentare la sede un po' più spesso e questo per rallegrare la propria persona e dare un sostegno alla Sezione.
Per chiudere vorrei passare ai ringraziamenti cominciando dalla Protezione Civile che anche quest'anno ha avuto modo di distinguersi con merito, prima in Francia, in seguito alle trombe d'aria che hanno devastato diverse regioni di quel Paese (ricordo che anche il Presidente francese ha elogiato il lavoro fatto) e, successivamente, in Valle d'Aosta con l'emergenza alluvioni. Vi hanno dimostrato la loro preparazione, prontezza e buona coordinazione.
Ringrazio il G.S.A. per l'attività svolta e per l'aiuto dato anche ad altre manifestazioni. Un ringraziamento particolare al Direttore e ai collaboratori di "Fiamme Verdi" e alla Fanfara Alpina che sempre ci accompagna con grande slancio.
Per la collaborazione che mi è stata data, ringrazio vivamente la Vice Presidenza e tutti i Consiglieri, la Segreteria, in particolare Battista Bozzoli, tesoriere e i Segretari Mirko Cadorin e Claudio Lorenzet.
Grazie anche a tutti quelli che non ho nominato per ragioni di tempo e sulla cui collaborazione conto tantissimo anche quest'anno.
Viva gli Alpini, Viva i Reduci, Viva l'Italia!
Avv. Nicola Stefani: ricorda che nell'ultimo numero dell'Alpino è stato pubblicato il riconoscimento al nostro socio Giorgio Visentin nonché capogruppo di Godega, arrivato primo al concorso letterario "Parole intorno al fuoco", racconto già pubblicato interamente sul sito della sezione.
Gli Alpini oltre che con le mani sanno distinguersi anche nel campo letterario, storico e culturale.
Altro riconoscimento va a Lino Chies, per i lavori della scuola in Bosnia. Lino ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Pieve di Livinnalongo come Alpino . Egli fa parte anche della commissione alpino del Premio fedeltà alla montagna.
5. Relazione finanziaria 2000 e Bilancio di previsione per il 2001.
Battista Bozzoli: L'anno 2000 si può definire dal punto di vista economico-finanziario, per la nostra Sezione, sicuramente positivo. Abbiamo avuto un movimento Entrate-Uscite di quasi 250 milioni ed a confronto del Bilancio preventivo illustrato giusto un anno fa e che era previsto in pareggio, ci troviamo con un patrimonio netto costituito dai depositi bancari e dalla cassa di circa 17 milioni. Questa rimanenza si è concretizzata per la minor spesa di Fiamme Verdi ed il non completo utilizzo delle somme previste per la Protezione civile, i lavori straordinari della sede, nonché dalle elargizioni ricevute in modo particolare dalla Banca Prealpi. Do quindi lettura delle cifre che costituiscono il Bilancio consuntivo approvato dal Consiglio Direttivo il 16 gennaio.
A conclusione dell'esposizione del Bilancio, consentitemi di fare qualche considerazione, o meglio, esprimere alcuni pensieri che mi passano per la mente. Molti di voi lo ricordano, un anno fa ero qui, dimissionario, ad illustrare il Bilancio che era il frutto di un improbo lavoro svolto con Claudio Lorenzet per mettere ordine ad una gestione contabile a dir poco carente. Nel corso del 2000, ho svolto costantemente le funzioni di tesoriere della Sezione ed in questi giorni Claudio ha provveduto a ricodificare le varie voci ed abbiamo predisposto il Bilancio preventivo già da ora in valuta Euro. A Claudio il mio ringraziamento e quello dell'Assemblea che invito ad esprimerlo con un applauso.
Nel marzo del 1966 in un'Assemblea come questa, ho assunto l'incarico di Segretario della nostra Sezione, dopo, nel corso degli anni, quello di Consigliere, di Vicepresidente, di Tesoriere. E' un arco di tempo di 35 anni !!! In quest'ultimo anno, sono stato richiamato alla carica di Vicepresidente e, lo dico con un po' d'amarezza, il venire a sapere che qualcuno ha insinuato che quanto successo qui un anno fa, era tutto orchestrato per arrivare a tale incarico, "rubandolo" a qualcun'altro, mi fa pensare che stiamo perdendo le radici dell'essere alpini.
Ciò che costituisce una associazione, sono i suoi ideali.
Ciò che identifica una associazione, è il rispetto dei suoi ideali e della sua storia.
Ciò che qualifica una associazione, è il programma di lavoro nel ricordo della sua storia.
L'Associazione va servita.
Ognuno di noi è chiamato, in modi diversi e con ruoli diversi, a lavorare per essa.
Uno viene chiamato a dirigere, ed allora dirige.
Uno viene chiamato ad eseguire, ed allora esegue.
Questo concetto ho avuto modo d'esprimerlo più di quindici anni fa e mi sembra tutt'ora attuale.
Avrei altri pensieri da esprimere : sul futuro degli alpini, sul servizio civile, sul futuro della nostra Associazione e tant'altro, ma non tocca a me e non voglio dilungarmi anche perché sono andato oltre la relazione finanziaria.
Ho terminato il mio mandato.
Penso di aver svolto per la Sezione un buon lavoro.
Mi auguro che in futuro si possa dire: ha servito per tanti anni la Sezione con fedeltà ed onore. Nient'altro.
Saluto tutti voi Delegati che rappresentate i vari Gruppi, il Presidente e tutti i colleghi del C.D. e vi esorto tutti a dedicarvi con impegno al futuro della nostra Associazione, futuro di solidarietà, amicizia ed amore per la Patria !!
6.Relazione dei Revisori dei Conti.
Antonio Daminato dà lettura della RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI.
Il Giorno 10 gennaio 2001, presso la sede della Sezione A.N.A. di Conegliano, si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti, per il controllo contabile di fine esercizio ed approvazione del bilancio 2000. Il controllo eseguito sulla contabilità ha evidenziato la corrispondenza tra le pezze giustificative e le relative voci di spesa ed entrata. Il controllo è stato eseguito su un campione rappresentativo di ogni capitolo di spesa: Per alcune voci si sono notati degli scostamenti rispetto alle previsioni, mentre per altre si sono effettuate delle spese per venti non previsti né per altro prevedibili. Si esorta il Consiglio, che in presenza di simili accadimenti, provveda ad autorizzare le spese volta per volta.
Alla luce di quanto esposto
DICHIARA
- che i movimenti contabili corrispondono alla documentazione
- che non sono state rilevate anomalie contabili e che il bilancio consuntivo rileva un disavanzo di L. 4.137.791 ampiamente coperto dalla disponibilità residua dell'anno precedente.
- che l'attuale disponibilità è di L. 17.108.511, di cui però sono da accantonare circa 600.000 lire per Irpeg, mentre è opportuno inoltre creare un fondo per il completamento dei lavori in sede.
DELIBERA
di approvare il bilancio al 31/12/200 così come redatto dal Tesoriere.
I Revisori dei Conti Antonio Daminato, Paolo Da Ruos, Massimo Battistuzzi.
7. Relazione sul periodico FIAMME VERDI.
Il direttore di Fiamme Verdi, Brunello, ha esordito ricordando che "la voce" della nostra Sezione compie 40 anni, essendo il primo numero datato maggio 1961. Appassionato è stato il ricordo di quell'amico ed alpino speciale che era Mario Altarui, fondatore della rivista. Per Brunello è stata l'occasione per riflettere su come siano profondamente cambiate le Penne Nere in questi 40 anni. Ma ha anche ribadito che "se è cambiato il loro raggio di azione ed il loro modo di porsi nel consesso civile, lo spirito alpino è però rimasto lo stesso". Ha invitato gli alpini ad una maggior collaborazione, mediante suggerimenti ed anche critiche, affinché Fiamme Verdi possa crescere ed interpretare al meglio lo spirito della nostra Sezione
Brunello ha così concluso "Come abbiamo potuto constatare dalla relazione economica, Fiamme Verdi nel 2000 è venuto a costare alla Sezione L. 8.620.000 in meno dell'anno precedente. Ciò è stato determinato, soprattutto, dall'uscita di un numero in meno - due numeri anziché tre - e della conseguente spedizione.
Desidero ringraziare tutti coloro che operano nei Gruppi, inviando notizie ed articoli interessanti, così altri collaboratori. Un particolare riconoscimento alla redazione: Gianfranco Dal Mas, bravissimo sotto tutti gli aspetti, impeccabile nel redigere gli articoli, poi Claudio Lorenzet, il mago del computer; Steno Bellotto per la sua disponibilità a collaborare e seguire gli indirizzi, oltre che scrivere gli articoli.
L'augurio è che Fiamme Verdi viva finché ci sarà un Alpino in Sezione.
Buon lavoro e… in bocca al lupo !".
8. Relazione sul G.S.A.
La relazione redatta da Francesco Tuan vicepresidente e resp. per il GSA sezionale, viene letta dal segretario, essendo lo stesso ammalato.
Signor Presidente, signori consiglieri e delegati,
Lo so, dovrei parlare del GSA e di tutte le occasioni in cui, nel corso dell'anno appena trascorso, il Gruppo Sportivo ha lavorato contribuendo al prestigio della Sezione ANA di Conegliano. Dovrei elencare tutti i momenti che hanno visto impegnati gli uomini sia per l'organizzazione di eventi e per la partecipazione agli stessi, dalla maratona di New York, alla staffetta del giubileo di Follina, dalla gara di bocce di Solighetto al trittico di orienteering di Conegliano e per tutte le occasioni in cui anche personalmente, soci della Sezione hanno partecipato a gare sportive legando il proprio nome a quello del GSA della Sezione di Conegliano.
Dovrei parlare di tutto questo nobile impegno ed insistere sul ruolo fondamentale e strategico che li GSA ha e può avere per catalizzare nuovi giovani soci in seno alla sezione. Alcuni capigruppo hanno infatti capito tale valenza importante ed hanno usato la "chiave" GSA per suscitare l'interesse verso la realtà degli alpini proprio per quei giovani che in tale modo si avvicinano alla sezione conoscendo così anche tutti gli altri tipi di impegno che gli alpini si assumono, dal volontariato alla protezione civile, a tutti gli interventi che fanno di noi persone amate e stimate ovunque. Dovrei parlare di questo.
Permettetemi, invece, di cogliere questa importante occasione per dire a tutti Voi "grazie".
Grazie per la bellissima esperienza di essere alpino tra gli alpini, bocia tra i veci, per avermi dimostrato sempre, quando l'ho richiesto, che sugli alpini si può sempre contare, anche per i lavori più pesanti o infidi. E' una testimonianza fondamentale che mi dà forza e stimolo ad impegnarmi ed ad essere sempre all'altezza della situazione nel ruolo che nell'Associazione ho ricoperto nel corso dell'ultimo anno sacrificando spesso in questo la famiglia. Non riuscirei a nominare uno per uno tutti gli splendidi amici e maestri a tutti i livelli gerarchici o istituzionali della Sezione ANA di Conegliano che mi hanno fatto crescere e maturare in ambito associativo.
Non voglio sembrare retorico, ma, raccogliendo l'immagine che l'avv. Stefani due anni fa in questa sede evocò, insisto e credo nella figura di "scogli nel mare" che gli alpini, uomini di montagna devono avere in questa società. Penso che il Presidente abbia già fatto il proprio riferimento alle parole che solo sabato scorso, alla riunione dei Presidenti del Terzo Raggruppamento, Regioni del Triveneto, a Marostica, il Comandante delle Truppe Alpine, Gen. Scaranari ha detto riguardo l'interesse delle Forze Armate per il modello di leva nel quale tutti noi siamo stati cresciuti e formati. Ebbene, tali parole non lasciano spazio a discussioni o ad ipotesi di sopravvivenza della nostra associazione nel medio periodo. A tale riunione ero presente anch'io e posso garantire che lo scoramento ed il disagio era palpabile nell'aria. Sulla via del ritorno, in auto, il Presidente ed io commentavamo delusi tale sortita del Generale, intravedendo un filo logico continuo con quello che l'ambiente politico centrale pensa, in modo forse populistico, sulla gestione della faccenda "leva".
Nossignori! Possono esistere 10, 100, 1000 Generali Scaranari o suoi simili nel modo di pensare. Possono esistere tutti i politici possibili contrari alla nostra esperienza di leva, ma l'associazione non deve morire. Non possono sparire i testimoni della purezza e dell'umiltà, del lavoro e della generosità. I testimoni del "sociale" e del ""no-profit"", termini tanto abusati e di moda per riempirsi la bocca da parte di chi nel sociale e nel "no-profit" non va al di là della definizione. Gli alpini e con loro l'ANA, non possono permettersi il lusso di venire annientati ed annullati nella loro battaglia più dura, quella contro un nemico invisibile ed infido. Il nostro patrimonio storico, la nostra storia, le nostre esperienze anche da congedati sono e devono restare testimonianze vive e concrete, soprattutto in fasi epocali come queste, in cui gli stravolgimento ed i cambi sono rapidi e disorientano in particolar modo i più giovani.
Ed il paradosso sta nel fatto che degli alpini c'è bisogno! Per i lavori che fanno, nelle situazioni peggiori e che nessun altro vuole fare; per l'esempio che danno in campo sociale, stimati ed ammirati anche oltre i confini nazionali.
Signori, io sono orgoglioso di essere alpino fino al midollo e so fin d'ora che mi batterò con tutte le mie forze e possibilità, nello spinto libero che chi ama la montagna solo può avere, perché non deva finire nel patetico e nel ridicolo quello che di Sacro e Eccelso generazioni di alpini hanno fatto prima di me. E' un tributo che devo a tutti Voi, quale minimo ringraziamento per tutto quello che Voi avete fatto per me! Grazie Signori Alpini, grazie da un bocia!
Francesco Tuan
9. Relazione sulla Protezione Civile.
Prima di parlare delle attività svolte dal nucleo sezionale di Protezione civile su quanto è stato fatto e che faremo, approfitto di questa opportunità per informare l'intera sezione di quanto sta facendo la Protezione Civile dell'ANA a livello nazionale.
Attualmente, i volontari sono oltre 13.000, in grado di operare in assoluta autonomia in qualsiasi situazione. Ovunque sia stata presente, in soccorso o in aiuto di chi era in difficoltà, la Protezione Civile si è sempre distinta dando esempio di solidarietà ed onestà.
Onestà, certo, perché, anche quando c'è stato "lo scandalo della missione arcobaleno", la Protezione Civile dell'ANA, non è mai stata menzionata, anzi, ha ricevuto elogi e riconoscimenti da più parti.
L'ottima e collaudata struttura della Protezione Civile ANA non trova riscontri uguali in altre associazioni di volontariato; infatti la nostra associazione è in grado di arrivare per prima nei luoghi di intervento e, a volte, è stata, non solo la più veloce, ma addirittura, l'unica in grado di prestare la propria opera.
La Protezione Civile ANA dispone di un'organizzazione ad alto livello, in grado di operare in qualsiasi tipo di emergenza, nonostante non disponga di mezzi adeguati, nella quale sono presenti differenti profili professionali: dai medici agli ingegneri, dagli infermieri agli elettricisti, dai cuochi ai falegnami, in grado di arrivare sul posto; con tempi da primato sportivo.
Ad esempio, per organizzare la partenza per la Francia, colpita nel dicembre del 1999 da un uragano, in meno di otto ore dal precettamento, partiva il primo turno di 80 volontari del primo raggruppamento (Piemonte,Liguria e Valle D'Aosta).
Va ricordato che la Protezione Civile ANA è stata l'unica associazione di volontariato che ha operato in Francia: il Dipartimento della Protezione Civile del Ministero degli Interni, infatti, ha precettato solo ed esclusivamente i volontari dell'ANA.
Analoga situazione per l'intervento al nord dell'Albania a confine con il Kossovo, a Kukes, dove, ad esclusione di una decina di vigili del fuoco e altrettanti della croce rossa militare, il resto dei volontari presenti da fine marzo e fino al 20 aprile, erano esclusivamente volontari alpini.
"Stiamo facendo scuola in termini di impegno e solidarietà". Dice Antonio Sarti,dovunque siamo stati, abbiamo dato esempio di come si deve operare; le associazioni di volontariato che hanno lavorato con noi, cercano di imitare il nostro modello operativo.
In Valle D'Aosta, ad esempio, dopo l'iniziale diffidenza nei confronti dei nostri volontari, alcuni sindaci si sono ricreduti, visto l'operato delle tute arancioni, ed hanno affidato agli alpini il coordinamento di alcuni COM (centri operativi misti).
Televisione e giornali non parlano mai o quasi mai di quello che facciamo. Nemmeno in occasione del Giubileo dei giovani a Roma dell'estate scorsa, è stato fatto cenno alcuno dell'unica struttura di pronto soccorso presente a Torvergata che era una parte dell'ospedale da campo dell'ANA.
Il gen. De Maria,responsabile del CCIO, nel suo ultimo scritto sull'alpino dichiara: "gli alpini della protezione civile sono una razza speciale di impossibile clonazione tanto da riuscire insostituibili nel volontariato".
C'è da chiedersi se i sostenitori dell'abolizione della leva siano di questo consapevoli. Non riteniamo ne abbiano tenuto conto, visto che i parlamentari hanno votato a favore della sospensione del servizio di leva.
Nonostante l'ANA, conti quasi 340.000 soci, alla manifestazione di protesta a Roma, con gli alpini non erano presenti né cariche dello stato, né segretari di partito, né rappresentanti di altre istituzioni.
Al contrario alla manifestazione "gay-pride" erano presenti in molti: deputati, senatori, sindaci. Considerando l'attenzione rivolta a questa categoria, le istituzioni, all'occorrenza, dovrebbero chiamare loro a spalare il fango e non gli alpini.
Qualcuno vorrebbe che i nostri volontari si amalgamassero con altre associazioni, personalmente non sono d'accordo; casomai saranno gli altri ad unirsi a noi e, non, noi a loro.
Chi è stato in Piemonte nel 94 ricorda benissimo che se non ci fossero stati gli alpini, quel gruppo di volontari,esperti in imboscamenti, che per certi periodi sparivano dalla circolazione, che oltre a non saper cosa fare, non sapevano neanche dove andare a foraggiarsi.
Cosi, anche negli altri posti dove arrivano, associazioni senza arte nè parte, convinte di fare volontariato ma che, di fatto, sono più di intralcio che di aiuto, ci fanno ritenere che, a volte, sia meglio lavorare da soli.
Attualmente la Regione Veneto e la Sede Nazionale stanno rivedendo la convenzione stipulata alcuni anni fa, in quanto qualche punto necessitava di correzioni.
Inoltre la Regione stessa, sta creando l'albo delle associazioni di volontariato; l'ANA è ammessa di diritto, mentre altre associazioni non saranno iscritte e verranno cancellate.
COSA ABBIAMO FATTO NEL 2000
Il 2000 è stato, per il nucleo, un anno impegnativo: oltre alle normali attività di addestramento, i volontari sono stati impegnati in due distinte emergenze, quelle francese e valdostana.
- A gennaio, 3 volontari della nostra sezione, uniti ad altri 80 del triveneto, esperti nel maneggio di motoseghe, sono andati in Francia per liberare le strade ostruite dai tronchi degli alberi abbattuti da un uragano.
- In Febbraio sono state indette 5 riunioni con i capigruppo in 5 differenti sedi per presentare ai capigruppo l'organizzazione e per parlare di protezione civile, degli scopi e dei programmi, per verificare la fattibilità e per costituire le squadre comunali ANA di protezione civile.
- Tre giorni di esercitazione triveneta si sono tenuti a Feltre in Aprile: la partecipazione è stata grande, eravamo presenti con 62 volontari, alpini e amici degli alpini, tra cui 3 donne inserite nella squadra sanitaria.
Per l'occasione ci eravamo tutti proposti di arrivare a Feltre con le squadre già composte: su 25 sezioni presenti, le uniche due arrivate a Feltre con le squadre già fatte sono risultate essere quelle di Vicenza e Conegliano.
- Sempre in Aprile, a Gaiarine, siamo stati presenti con una ventina di volontari.
- Al triveneto di San Donà in settembre, ci siamo presentati con 20 volontari; l'unico rammarico è stato quello di non aver potuto sfilare con la sezione, ma ci è stato imposto di sfilare con il blocco della protezione civile.
- Nel corso dello scorso anno, a Santa Lucia di Piave, è stata organizzata da altre associazioni di volontariato, un'esercitazione di protezione civile: noi però, non siamo stati invitati.
Oltre a non comprenderne i motivi, il fatto di non invitare la più grande organizzazione di volontariato presente sul territorio, riconosciuta da Stato e Regione, è da considerare come un atto di pura scortesia.
- Il gruppo di Susegana ha ospitato, in ottobre, la riunione bimestrale dei responsabili sezionali del terzo raggruppamento del Veneto e Trentino Alto Adige.Riunione presieduta dal nostro bravo responsabile di raggruppamento Gen. Maurizio Gorza. Doveva partecipare anche il coordinatore nazionale Antonio Sarti, ma, lo stesso giorno a Milano si riuniva il CDN, appuntamento al quale non poteva mancare. Non ha potuto partecipare ai lavori, a causa di impegni assunti in precedenza, anche il sindaco di Conegliano Floriano Zambon; nonostante tutto però, ha raggiunto il luogo della riunione intrattenendosi con i convenuti.
Presente per tutta la durata della riunione il vicesindaco di Susegana Gianpietro Rossetto.
- Piemonte e Valle D'Aosta: fin dal primo momento dell'emergenza, 20 volontari del nucleo erano pronti per partire per il Piemonte. Tutti i volontari delle sezioni ANA del Veneto, però, sono stati trattenuti, a disposizione della Regione Veneto. L'onda di piena del fiume Po poteva essere un pericolo per gli abitanti del delta, pertanto, i volontari sono rimasti sempre allertati per tutto il periodo d'emergenza ed erano pronti a partire qualora il fiume avesse rotto gli argini. Terminata l'emergenza Polesine, 21 volontari, in tre turni settimanali, hanno prestato la loro opera in Valle d'Aosta.
Un particolare importante:grazie all'interessamento di Toni Speranza e Domenico Sanson, gli operai della TMCI Padovan hanno donato alla Protezione civile una tenda Ferrino con pavimento di sei metri, che sarà presentata alla Sezione in occasione dell'inaugurazione della sede del Gruppo Maset, a fine aprile. Per questa iniziativa i nostri più sentiti ringraziamenti.
COSA FAREMO QUEST'ANNO
Di primaria importanza, laddove possibile, sarà la costituzione delle squadre comunali ANA di Protezione civile e la stipula delle convenzioni con i Comuni. Solo in questo modo potremo operare subito nel territorio, altrimenti il nucleo non potrà intervenire senza una precedente chiamata del Prefetto o della Regione Veneto.
Oltre alle normali attività, quest'anno, il nucleo, unito all'intera sezione, sarà impegnato per organizzare nel territorio, un'esercitazione triveneta di Protezione civile, manifestazione annuale che viene organizzata a rotazione tra le 25 Sezioni del Triveneto.
Il progetto è stato presentato ai capigruppo nello scorso autunno a Santa Lucia di Piave ed attualmente, ne è stata inviata comunicazione scritta a tutti i sindaci dei 17 comuni presenti nel territorio della Sezione.
La manifestazione, qualora recepita dalle amministrazioni locali, si terrà nella primavera del prossimo anno. Normalmente vi partecipano più di 1500 volontari ANA, provenienti dal Veneto, Friuli V.G. e Trentino A.A., appartenenti al terzo raggruppamento.
L'esercitazione sarà improntata sui temi della prevenzione e del soccorso.
La prevenzione riguarderà la pulizia dell'alveo di fiumi, torrenti e fossi (attenzione:per pulizia non si intende la raccolta di immondizie, bensì significa togliere i detriti che si sono depositati nelle anse dei fiumi nel corso degli anni,in modo di permettere il normale deflusso delle acque).
Liberare gli argini dei corsi d'acqua dalla vegetazione cresciuta spontaneamente, bonificare aree boschive, tutelare e salvaguardare l'ambiente, ripristinare strade, etc, rientreranno nei compiti di prevenzione.
Validi sono i motivi che dovrebbero convincere le amministrazioni locali ad aderire alla nostra proposta, fornendoci i supporti necessari: riceverebbero, infatti, come contropartita, prestazioni con manodopera a costo zero, in strutture di pubblica utilità.
Per quanto attinente al soccorso, saranno organizzate, durante la giornata di sabato, alcune specifiche prove tecniche di soccorso a persone, quali l'evacuazione di un edificio, la ricerca di persone scomparse con l'ausilio di unità cinofile, la simulazione di interventi a vittime di crolli o altre tipologie di incidenti ed il recupero di persone alluvionate.
All'esercitazione sarà abbinata anche la giornata nazionale di protezione civile.
Oltre alle istituzioni, saranno invitate a partecipare anche le associazioni di volontariato presenti sul territorio; a tutte quelle che aderiranno saranno affidati compiti specifici, quali la viabilità, i collegamenti radio ed il settore sanitario.
L' esercitazione triveneta, come quella in cantiere, comporterà per i tre giorni di manifestazione, una grossa mole di lavoro.
Per dare l'idea della portata, elenco le cifre dell'esercitazione di Feltre: 1970 volontari per otto ore di lavoro, oneri a carico dell'organizzazione 70 milioni,
macchine operatrici private o dei volontari.
La sezione di Feltre può orgogliosamente dire di aver donato gratuitamente alla comunità feltrina opere di pubblica utilità per oltre 700 milioni.
Concludo questa relazione affermando che, con lo spirito alpino che ci contraddistingue, con il contributo e la collaborazione di tutti i gruppi della Sezione, sono convinto che la nostra esercitazione "comunque vada sarà un successo".
10. Determinazione della quota associativa per il 2001.
Il tesoriere comunica che, data l'attuale situazione finanziaria della nostra sezione il consiglio direttivo del 28/2 ha deciso di lasciare invariata la quota sociale, fermo restando le decisioni di Milano.
Chiede la parola il delegato, capogruppo Mario Luca, che invita l'assemblea ad esprimersi contro eventuali aumenti della quota associativa nazionale, e di votare un ordine del giorno che impegni di delegati della sezione di Conegliano a votare contro un eventuale aumento. L'Assemblea fa propria la proposta ed approva all'unanimità
11. Nomina di 10 delegati all'Assemblea Nazionale.
Oltre al presidente Paolo Gai di diritto, vengono nominati: Nino Geronazzo, Pietro Masutti, Luciano Camerotto, Federico Camerotto, Antonio Speranza, Oliviero Chiesurin, Vittorino Fantuz, Ezio Marchioni, Lino Chies, ris: Stefano Stefani, Gildo Trivellato.
12. Discussione ed approvazione delle relazioni.
Floriano Zambon sindaco di Conegliano: come ha detto Brunello siamo un'associazione d'arma che lavora per la pace, in funzione di una crescita della nostra comunità: lo testimonia la presenza degli amministratori in sala. 75 anni non sono pochi. Quanto detto da Bozzoli sulla sua lunga militanza è riconducibile a tanti soci. Nel 2000 Conegliano ha avuto modo di usufruire dell'opera degli alpini per le Mura del Castello. E' stato un piacere vederli al lavoro, quello che è stato fatto è a dir poco emblematico. Anche quanto il GSA fa per i ragazzi è molto apprezza dalla Amministrazione comunale. Per quanto riguarda la salvaguardia del territorio la P.C. ANA è un punto di riferimento. L'apertura dei CASTA a Dobbiaco, i giuramenti mensili fuori dalla caserma, sono un modo, per l'esercito, per fare presentazione all'esterno, per fare proselitismo, per mantenere il collegamento con l'ANA. Ho l'impressione che con la nuova concezione dell'esercito si possa tranciare il filo di congiunzione tra società civile ed esercito. L'ANA perseveri nel tentativo di mantenere questo collegamento: come per la festa delle associazione, quando allestite lo stand con il gr.a.mon. Conegliano. Abbiamo bisogno delle manifestazioni nazionalpopolari. I valori di cui gli alpini sono portatori siano valori genuini e ai suoi valori ci si debba riferire nell'azione quotidiana. Voi alpini dovete continuare a vivere. Le amministrazioni vi saranno accanto. Via auguro di raggiungere presto i 6.000 iscritti perché siete una valida rappresentativa ne territorio.
Sindaco di Gaiarine: La mia presenza testimonia la stima e la fiducia per la Sezione di Conegliano ed in particolare per il Gruppo di Gaiarine di cui sono il primo cittadino. Condivido quanto appena espresso dal sindaco di Conegliano. Registro l'importanza della presenza degli alpini nella vita sociale. La proposta che la P.C. fa per il 2002 è stata vista subito con estremo favore e abbiamo già dato il nostro consenso. Ci uniscono la volontà di fare, l'impegno nella solidarietà: anche se negli anni gli obiettivi sono cambiati, abbiamo sempre dei fronti comuni nei quali ci dobbiamo impegnare anche maggiormente rispetto ad anni fa. Al di là dei momenti di amarezza e incomprensione con le forze politiche, andate avanti! Molte delle nostre energie sono disperse in discussioni. Siate Voi motivo di sollecito, di pungolo e di stimolo agli amministratori.
Sindaco di Vazzola: Aspetto volontariato e gratuità della vostra opera. Il mio grazie va a voi alpini per quello che fate quotidianamente senza porvi in primo piano. Il recupero del torrente Favero a Vazzola è stata un'opera che ha riqualificato il gruppo alpini. Recupero voluto a significare il recupero della nostra tradizione. Adesso gli alpini del gruppo di Vazzola gestiscono le isole ecologiche del comune: è un impegno gravoso e difficile da portare avanti in modo costante. Di solito siamo portati a mettere in evidenza i lati negativi, è ora che evidenziamo i positivi.
Sindaco di Pieve di Soligo: E' importante avere dei luoghi della memoria, luoghi di giochi, di passatempo, di baraccate. Fra i tanti impegni degli alpini, gli interventi sono rivolti anche a questo: mantenere questi luoghi pensando alla manutenzione, a riparare le staccionate, ecc. L'intervento programmato sul territorio è stato accolto con entusiasmo, ringrazio gli alpini per questo. La mia presenza è voluta essere momento significativo, un atto di omaggio per i meriti che avete nel volontariato e nella cura del territorio.
E' intervenuto anche un rappresentante del Comune di San Vendemiano.
Nino Geronazzo: a proposito di manifestazione e attività promozionali. Quest'anno 2001 l'unica manifestazione a carattere sezionale è l'inaugurazione delle sede del Gruppo M.O. cap. Pietro Maset. In quest'occasione dobbiamo esprimere la consistenza, la partecipazione della nostra sezione: partecipazione attenta, corretta formalmente, sentita.
Tramite la sede nazione, il comando TTAA, la Brigata Julia, si è richiesta la partecipazione della fanfara, per quel famoso concerto di cui eravamo creditori. A tutt'oggi non c'è conferma ufficiale ma solo ufficiosa. Per il sabato dovrebbe intervenire il coro in armi che sarà coinvolto nella serata del sabato e nella celebrazione della S. Messa. A Bolzano, Raduno Triveneto. C'è bisogno di una partecipazione significativa.
Attività promozionali: partecipiamo nell'ambito di manifestazioni locali, come già si fa nella giornata delle Associazioni, che ripeteremo anche quest'anno, per dare esempio al visitatore di quali siano le nostre attività.
Intitolazione sede Sottufficiali alla nostra M.O. Spellanzon, domenica 18/3/2001. Dobbiamo esserci numerosi.
Sito internet curato dal nostro segretario: nuovo modo di promozione delle nostre attività.
Progetto "Santa Caterina": abbiamo l'opportunità di usufruire di questi locali attigui alla chiesetta di Santa Caterina per le nostre attività. E' una opportunità da non perdere. Poter creare una minibiblioteca di storia alpina, un museo degli alpini. A Conegliano sono nati 3 reggimenti alpini.
E' attività promozionale anche invitare eminenti oratori a tenere delle conferenze. Il Gen. Federici già comandate delle TTAA e comandante dell'Arma dei Carabinieri è già stato contattato per una conferenza a Pieve ed una a Vazzola come già fatto l'anno scorso ad Orsago sul tema riguardante la sicurezza.
Claudio Perencin, gruppo Sernaglia: bisogna stare attenti quando parliamo di sistemazione degli alvei dei fiumi, contro le inondazioni. Molte volte possono essere motivo di speculazione e luoghi comuni.
Avv. Stefani: quanto fatto dai gruppi di P.C. rientra in una cornice di legittimità, tanto che viene fatto in collaborazione con le amministrazioni comunali, provinciali, genio civile magistrato delle acque. I nostri interventi sono caratterizzati da serietà e specialità. E' triste la vicenda di Belluno, con la polemica sui costi e ricavi dell'intervento sul Piave, dove si era paventata una denuncia per furto di materiale sottoposto a vincolo.
Fabio Bulfoni, gruppo città: Faccio parte di più associazioni d'arma. Gli alpini vengono visti come una associazione egemone, che vuole fare un po' tutto. Sono anche gli unici ramificati nel territorio. Sarebbe bello se noi collaborassimo di più con le altre Ass. d'arma, non solo per le cerimonie e le corone. I volontari non si iscriveranno più, noi alpini ne soffriremo meno. Chiuderà la Tridentina, la Folgore. Fra 3/5 anni soffriremo di un crollo delle iscrizioni, già poche adesso. Dobbiamo creare un'aggregazione diversa che abbia in comune il fatto di essere stati un giorno dei soldati.
Nino Geronazzo: E' vero che noi siamo molto legati alla nostra Associazione. Chi era ghettizzato a Piazza Navona ? Dove erano le altre associazioni le cui presidenze sono occupate solo da generali che approdano lì a fine carriera? Da quelle sedi nazionali non possiamo aspettarci niente. Possiamo fare qualcosa a livello locale. In alcuni comuni è cresciuta la consulta delle Associazioni. Il nostro motto è onorare i morti aiutando i vivi.
13. Approvazione relazioni
Si passa all'approvazione delle relazioni: tutte approvate all'unanimità.
14. Elezione di n. 7 consiglieri
Si procede alla votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti: Tarcisio Bottecchia, Giovanni Carlet, Francesco Tuan, Renato Perenzin, Silvestro Barro rieleggibili; G.Battista Bozzoli, Silvano De Luca non rieleggibili.
Risultato della votazione a scrutinio segreto.
Aventi diritto 194, votanti 194, schede valide 193, bianche 1.
Hanno ricevuto voti:
Luciano GIORDAN " 166
Antonio SPERANZA " 166
Francesco TUAN " 163
Gianni DAL CIN " 158
Renato PERENZIN " 154
Gianfranco DAL MAS " 145
Giovanni CARLET " 132
Silvestro BARRO " 119
Tarcisio BOTTECCHIA " 18
Valter PIOVESAN " 3
L'assemblea è sciolta alle ore 11,30.
Conegliano, 4 marzo 2001
Claudio Lorenzet