2004 Colletta alimentare
Attività > Attività 2004
INIZIATIVE UMANITARIE
Colletta Alimentare 2004: un'altra raccolta da record
Fiamme Verdi Aprile 2005
La Sezione di Conegliano, coinvolgendo 21 gruppi su 30 ha realizzato un nuovo record: 27.070 kg raccolti!
Giornata della Colletta Alimentare
Con una circolare indirizzata a tutte le Sezioni dell’A.N.A. in data 29 settembre 1999, il Presidente Nazionale Parazzini che precedentemente aveva avuto un incontro informativo con Don Luigi Giussani, comunicò che il Consiglio Direttivo Nazionale aveva deliberato unanime alla richiesta di partecipare con la “Compagnia delle Opere non-profit” e la “Società San Vincenzo De Paoli”, alla “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare”, organizzata dalla “Fondazione Banco Alimentare”.
Le Sezioni venivano invitate ad organizzarsi secondo precise disposizioni, raccomandando ai volontari di portare il cappello alpino. Lo scopo è quello di raccogliere le eccedenze di produzione Agricola e della Industria specialmente Alimentare. Nella giornata dedicata alla “Colletta Alimentare” le persone che si recano presso i Supermercati, troveranno dei volontari – nel caso nostro con cappello alpino – che consegneranno delle borsette particolari per la raccolta della Solidarietà (generi alimentari ed altro).Quanto raccolto, verrà depositato presso un predisposto “centro di raccolta” territoriale, che per noi è quello di Udine. Alla fine, la merce verrà consegnata a Enti Sociali convenzionati, che attraverso le molteplici Associazioni di Assistenza, provvederanno per la distribuzione alle persone e alle famiglie bisognose di quanto integralmente raccolto.
La nostra Sezione, allora presidente il Commendator Paolo Gai al quale avevo avuto l’opportunità di parlarne, accolse la proposta della Sede Nazionale e mi incaricò di curare l’organizzazione. Con tanta preoccupazione ma con entusiasmo accettai l’incarico.
La prima Giornata Nazionale della “Colletta Alimentare” fu organizzata il 27 novembre 1999. Questi i risultati ottenuti: aderirono il Gruppo Città, il Gruppo Maset, il Gruppo Collalbrigo; 15 gli alpini volontari; 3 Supermercati che volentieri aderirono; kg. 1950 la merce varia raccolta.
L’accoglienza ricevuta dal Supermercato e la generosa disponibilità delle persone offerenti, ci furono di grande soddisfazione e di stimolo per decidere di continuare nel tempo l’iniziativa. In seguito aumentarono i Gruppi Alpini aderenti, il numero dei volontari, i Supermercati disponibili e quindi la quantità della merce raccolta, ma aumentò soprattutto l’entusiasmo di noi Alpini e la voglia di fare. Questi i risultati ottenuti nell’ultima giornata, quella del 2004: 21 i Gruppi Alpini aderenti all’iniziativa; 181 gli Alpini volontari impegnati; 22 i Supermercati aderenti; kg. 27.070 la quantità della merce raccolta. Con noi hanno attivamente collaborato anche altri 30 volontari provenienti da varie associazioni.
Attualmente i componenti del Comitato Responsabile dalla Organizzazione sono: Lauro Piaia Responsabile Sezionale; collaboratori: Piero Masutti, Andrea Todeschini, Piereugenio Lucchetta, , Silvano Miraval, Manuele Cadorin e il Responsabile Provinciale Giampiero Pegoraro.
Prima di concludere, doverosamente desidero ricordare che in questi giorni è andato avanti Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Dobbiamo a Lui tanta riconoscenza e rendergli merito di essere stato convinto protagonista, a livello nazionale, di questa grande opera assistenziale: la Colletta Alimentare. Un invito convinto alla solidarietà che ha trovato in noi Alpini una generosa risposta. Questo fa parte dello spirito che anima la nostra alpinità. Infine, e anche questo fa parte della alpinità di casa nostra, è bene si sappia che, terminato il lavoro della mattinata dedicata alla colletta alimentare, il Gruppo di San Vendemiano offre agli operatori, prima di riprendere l’attività nel pomeriggio, il rancio, che diventa motivo cordiale di fraterna aggregazione.
Alla crescente buona riuscita della partecipazione dei nostri Gruppi Alpini ci è stato di grande stimolo l’interesse dimostratoci dal nostro Presidente Sezionale
Il sorridente cordiale invito dei nostri alpini, rivolto alle persone offerenti nei Supermercati, ha certamente contribuito in questi anni alla buona riuscita del nostro lavoro.
Tenuto conto dei risultati finora ottenuti con un meraviglioso crescente risultato, mi permetto di esprimere una auspicabile considerazione: se nella prossima giornata della Colletta Alimentare del 2005, avremo una partecipazione di tutti i nostri Gruppi Alpini ritengo questo atto di solidarietà, una grande riconoscente attestazione di omaggio all’ottantesimo anno della nostra Sezione. L’entusiasmo dimostrato in questi anni dai nostri alpini va ritenuto un concreto stimolo operativo.
Lauro Piaia
Condividere i bisogni per condividere il senso della vita
Il gesto della colletta alimentare che ogni anno si tiene anche a Conegliano, coinvolge non solo gli alpini, ma anche chi non lo è e proviene dal mondo dei movimenti e delle associazioni, o anche da persone, che semplicemente vi aderiscono. E’ un’iniziativa che prima ancora di essere nota per il suo successo in termini di risultato economico, penetra nel cuore di chi la compie.
E’ un gesto a cui ci si affeziona e che per più di qualcuno diventa irrinunciabile. Perché? Riflettendo sull’esperienza e sulla storia di questi anni, l’accento non cade tanto sul risultato, che pure c’è stato e notevole, ma sull’amicizia. La colletta è, innanzitutto, una storia di coinvolgimento in un’amicizia semplice, con Lauro, Silvano, Piero, Manuele e tanti altri, fatta di cose concrete, come pranzare insieme, come condividere momenti di gioia o di dolore. Anche per noi il “cuore” della colletta è un’amicizia, come lo è stato per don Giussani e il cavalier Fossati che per primi hanno intuito la fecondità di un simile gesto.
Perché l’amicizia ha questa forza? Perché nell’amicizia si sperimenta di essere amati. In essa si sperimenta quella gratuità che, sola, ci permette di accorgerci che gli altri esistono ed esistono con i loro bisogni, anche alimentari. Da questa esperienza prende forma una risposta come quella del Banco Alimentare.
In questo è forte l’esempio e l’analogia ricevuti dagli alpini: essi sono protagonisti di molte iniziative, ma in tutto ciò che fanno, il cuore che genera tanta solidarietà è quello di essere una “famiglia”, di essere partecipi di un comune abbraccio di solidarietà che così potentemente trova espressione nei loro canti.
E’ un gesto a cui ci si affeziona e che per più di qualcuno diventa irrinunciabile. Perché? Riflettendo sull’esperienza e sulla storia di questi anni, l’accento non cade tanto sul risultato, che pure c’è stato e notevole, ma sull’amicizia. La colletta è, innanzitutto, una storia di coinvolgimento in un’amicizia semplice, con Lauro, Silvano, Piero, Manuele e tanti altri, fatta di cose concrete, come pranzare insieme, come condividere momenti di gioia o di dolore. Anche per noi il “cuore” della colletta è un’amicizia, come lo è stato per don Giussani e il cavalier Fossati che per primi hanno intuito la fecondità di un simile gesto.
Perché l’amicizia ha questa forza? Perché nell’amicizia si sperimenta di essere amati. In essa si sperimenta quella gratuità che, sola, ci permette di accorgerci che gli altri esistono ed esistono con i loro bisogni, anche alimentari. Da questa esperienza prende forma una risposta come quella del Banco Alimentare.
In questo è forte l’esempio e l’analogia ricevuti dagli alpini: essi sono protagonisti di molte iniziative, ma in tutto ciò che fanno, il cuore che genera tanta solidarietà è quello di essere una “famiglia”, di essere partecipi di un comune abbraccio di solidarietà che così potentemente trova espressione nei loro canti.
Pier Eugenio Lucchetta