2004 Fiamme Verdi: Antonio Menegon nuovo direttore
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FIAMME VERDI
Fiamme Verdi Maggio 2004
CAMBIO DELLA GUARDIA ALLA DIREZIONE DEL GIORNALE
FIAMME VERDI SUL PODIO
Carissimi Alpini, dopo 27 anni percorsi in vostra compagnia e nel lavoro e nelle belle serate trascorse insieme, è giunto il momento che io lasci la direzione e la redazione del periodico sezionale FIAMME VERDI. Ho avuto la grande soddisfazione, dopo il serio impegno profuso, di vederlo salire sul "PODIO" del Concorso nazionale della Stampa Alpina tra i primi tre su 140 testate. Questo a conferma di un buon lavoro svolto in una realtà redazionale ampia e diversificata, attenta ai quesiti, alle iniziative associative di avvenimenti importanti, significativi nell'ambito nazionale, sezionale, dei vari Gruppi, della Protezione Civile, nonché del notiziario anagrafico familiare.
Un grazie alla Commissione giudicante, la quale, ritengo, abbia riconosciuto il mio impegno e quello di tutti coloro che con interessanti e diligenti articoli, con la raccolta ed invio di notizie, e quello della Sezione, di una "semplicità alpina", durante il quale mi sono arricchito di nuove esperienze, ampliando certamente la mia cultura alpina e giornalistica. Vorrei dedicare questo riconoscimento alle "Penne Mozze" della nostra Sezione e, in particolare al redattore di un tempo col. Alberto Piasenti ed all'amico e commilitone e mio predecessore nonché fondatore prof Mario Altarui, il quale nel suo editoriale del primo numero (Maggio 1961) tra l'altro scrisse "parlandoci a mezzo del giornale non possiamo contemporaneamente brindare con il consueto buon gotto di nettare alpino, ma ciò servirà ugualmente ad intenderci, a sentirci più vicini con la conoscenza comune dei problemi organizzativi e sociali e avvenimenti che allietano e amareggiano le nostre famiglie. Buon lavoro al Comitato di Redazione - ben fornito non certo di "teste di legno" ma di "cervelli preziosi e colti" - che avrà ottima guida in Toni Menegon; ed auguri affettuosi per un costante, brillante avvenire di FIAMME VERDI.
Renato Brunello
Direttore Responsabile Fiamme Verdi
FIAMME VERDI CONTINUITA' NELLA TRADIZIONE
Per la verità non ho risposto istantaneamente con il canonico "obbedisco" al cortese invito del Presidente Daminato che mi proponeva di assumere la direzione di Fiamme Verdi, ma poi, alla fine, ho detto sì ed è stato un sì convinto. Doversi far carico di un lavoro così importante, portato avanti per tanti anni con bravura e passione dall'amico Renato Brunello, non è un'impresa da prendere sottogamba e allora ti vengono in mente tutte le scuse per dire di no. Poi il Direttore Brunello mi conferma che vorrebbe lavorare con meno responsabilità, ma che comunque non gli è passata la voglia di scrivere. E allora basta un sera in sede per una chiacchierata con la redazione, capire a pelle che hai a che fare con persone motivate e avere subito la sensazione che ci sono le condizioni per poter continuare ad offrire un servizio bello, utile e doveroso verso tutti i Soci della nostra Sezione. Nella stessa sera in via Beccaruzzi i discorsi continuano, emergono nuove idee grafiche, ritornano le lamentele sul fatto che dai Gruppi arrivano poche notizie, che le foto trasmesse a volte sono di scarsa qualità, che bisognerebbe fare così o fare colà. Insomma il clima giusto per cominciare a lavorare.
Sì, perché per fare un giornale che comunichi veramente non servono bravi giornalisti o famosi linguisti, ma persone motivate ed entusiaste del loro compito. Fiamme Verdi continuerà sul solco tracciato da Renato Brunello. Il giornale dei Gruppi per tutti gli Alpini della Sezione, cercando anche di apportare di volta in volta qualche miglioramento grafico, qualche nuovo argomento, in modo da rendere la pubblicazione sempre più comunicativa, sempre più appetibile alla lettura, sempre più interessante. Ma allora cosa troveremo in futuro dentro Fiamme Verdi? Molto dipende da tutti noi Alpini, perché soprattutto dai Gruppi dovrebbero venire le sollecitazioni, le notizie e anche le critiche. Chiudo invitando espressamente tutti i Capigruppo a fare in modo che anche le iniziative più piccole vengano segnalate, magari scrivendo di getto subito dopo l'incontro, l'inaugurazione, la gita, la cerimonia... Così facendo contribuiremo tutti a fare un giornale più ricco e più vivo: più nostro. Buon lavoro!
Antonio Menegon
Gruppo di Collalto
Caro Renato
Ti ho visto fotoreporter
su di un sperone abbarbicato,
in un equilibrio improbabile
alla faccia dei settant’anni
degli acciacchi
dei malanni.
Con quella tua gamba
un po’ storta,
retaggio di un passato calcistico,
sembravi la vedetta di una nave
intento ad illuminarne la rotta.
Per decenni
hai raccolto gelosamente
testimonianze e vicende
di vita alpina,
descrivendole imparzialmente.
Hai dedicato
una parte cospicua
della tua esistenza
perché rimanesse
ben nitida la presenza
delle penne nere nel coneglianese.
Non hai mai lesinato
impegno e disponibilità
rimanendo semplice
amante del sorriso,
della compagnia,
gaudente suonatore
di spinetta,
fra un’ombra e una sigaretta.
Inossidabile ti ha definito
il nostro caro Floriano
aggiungo sinceramente alpino,
profondamente umano.
Così come il vino Brunello
migliora invecchiando
aggiungendo raffinate sfumature
sono convinto che anche
tu Cav. Ufficiale Renato Brunello
abbia molte cose ancora
da carpire alla vita,
per mantenere vivo e rigoglioso
quel tuo pozzo di saggezza
da cui poter modestamente attingere.
Arrivederci a presto.
Santa Lucia di Piave
27/04/2004 Renzo Sossai
CAMBIO DI TESTIMONE
Fiamme Verdi Ottobre 2004
Fiamme Verdi: Renato Brunello passa il testimone ad Antonio Menegon
La breve cerimonia è avvenuta presso la sede sezionale sabato 12 giugno. Presenti per l’importante avvenimento: Giorgio Visentin Vice Presidente, in rappresentanza del Presidente Daminato assente per impegni professionali, il Comitato di Redazione di Fiamme Verdi al completo, le colleghe giornaliste de “Il Gazzettino” e “Radioconegliano” Angela Pederiva e de “La Tribuna di Treviso” Elisa Giraud.
Da sinistra: Menegon, Visentin, Brunello e Tuan
Renato Brunello, un’istituzione per la Sezione ANA di Conegliano, per ben 27 anni è rimasto alla guida della Redazione raccogliendo l’eredità del prof. Mario Altarui nel lontano 1977, ha passato il testimone ad Antonio Menegon, giornalista di provata esperienza, fede alpina e concreta volontà operativa.
Per il giornale, l’avvento della direzione Brunello, ha rappresentato un cambiamento radicale in quanto ha assunto una veste di periodico qualificato con una copertina che per noi è diventata famigliare: è stata un’idea brillante quella di condensare l’essenza dei simboli di Conegliano quali il Castello e la Gradinata degli Alpini con lo sfondo delle nostre montagne e le mostrine tanto care a noi Alpini: le Fiamme Verdi appunto. Spesso è uscito con 64 pagine e per molti di noi ha rappresentato e rappresenta un filo diretto con la vita della Comunità alpina sezionale, con i Gruppi, con i compagni d’arme, con i ricordi di gioventù, con le speranze e i progetti per il futuro.
E’ noto che il periodico ad ogni uscita è stato inviato alla sede centrale dell’ANA a Milano a quasi tutte le Sezioni italiane, a tutte le Sezioni europee ma anche a quelle del Canada, Stati Uniti e Australia; questa attività divulgativa oltre al pregio di mantenere vivi e vitali i collegamenti con le altre Sezioni italiane , ha anche il merito di portare la freschezza e la genuinità del pensiero alpino e un messaggio socio culturale attraverso notizie quasi sempre positive. Questo dimostra che per noi Alpini anche le notizie positive fanno notizia!
E’ Certo che per tutti gli Emigranti e Alpini, l’unione con la Madre Patria, passa anche attraverso i mezzi di comunicazione in grado di trasferire il calore dell’amicizia di chi è rimasto a casa e la consapevolezza del non essere mai soli in terra straniera, per coloro che hanno avuto il coraggio della scelta: lasciare il certo per l’ignoto.
Per Renato sono stati 27 anni vissuti con grande intensità, con grande impegno, ma anche con grandi risultati: 5000 copie per uscita, per tre uscite all’anno. Trovare il materiale, correggere le bozze, impaginare, le fotografie, la tipografia e….
Forse qualche volta era solo e il lavoro da fare veramente tanto, ma la meta è stata raggiunta con onore e con merito!
La nostra Testata è ritenuta dai dirigenti ANA di Milano, una fra le migliori testate sezionali e di essa se ne è parlato ai Convegni Itineranti della Stampa Alpina degli ultimi anni per i contenuti culturali, soggetti trattati, capacità di divulgazione dei principi e della cultura alpina e, non ultima, la veste tipografica.
Per eccesso di riservatezza e forse per eccesso di modestia, non sono stati presentati alla commissione giudicatrice del Premio biennale nazionale “Vittorio Piotti”, le edizioni “ 60 anni di vita alpina a Conegliano” del 1985 e “Vita Alpina – Conegliano Decennio 1985 – 1995” stampato in occasione del 70° di fondazione della Sezione, opere che hanno visto protagonista principale, senza nulla togliere ai generosi collaboratori di sempre, Renato Brunello e che certamente se esaminate, con le copie del nostro periodico, ci avrebbero ottenuto l’aggiudicazione del Premio 2004. Un’occasione solamente rinviata.
Il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, intervenuto a sorpresa, sottolineando l’importanza dell’evento e la sensibilità per l’attività della Sezione, ha voluto testimoniare la sua presenza parlando al telefono in viva voce dall’ospedale. Ha avuto espressioni di sentito apprezzamento per l’opera del direttore uscente Renato Brunello e di caldi auguri per il nuovo direttore Antonio Menegon; ha inoltre auspicato che il nostro periodico diventi un organo di informazione anche per la Comunità del coneglianese, cominciando magari dalle scuole.
Il Comitato di direzione, del quale Brunello continuerà a far parte, ha accolto la proposta del Sindaco, ribadita dall’intervento di Menegon che ha confermato una direzione nella continuità ma all’insegna del cambiamento; tra l’altro sarà oggetto di considerazione l’apertura verso coloro che condividono i principi e i valori alpini anche senza aver svolto il servizio militare.
Il linguaggio, l’impaginazione e la veste tipografica della testata, saranno adeguati alle esigenze di una nuova immagine per una costante uscita quadrimestrale con una tiratura di 6000 copie.
Una nuova sfida anche per la Sezione che nel 2005 festeggerà l’80° di fondazione con la realizzazione della passerella tra il ponte di San Martino e il ponte della Madonna e di un Museo alpino nell’ex caserma Marras, come sottolineato dal vice presidente Giorgio Visentin.
Enzo. Faidutti
L’intervento del Sindaco Zambon
Alla presentazione alla stampa del nuovo Direttore di Fiamme Verdi, è intervenuto in audioconferenza il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon.
Il Sindaco ha avuto parole di ringraziamento per il lavoro svolto dal Direttore Renato Brunello ed ha fatto gli auguri di buon lavoro ad Antonio Menegon. Ha poi sottolineato la funzione che ha fin qui avuto e che deve continuare ad avere il periodico degli Alpini della Sezione di Conegliano.
“Fiamme Verdi è fin qui stato il portavoce delle attività degli Alpini – ha detto Zambon – ma ha avuto anche una importante funzione di carattere storico, raccogliendo testi di grande valore che hanno accresciuto la nostra cultura. Accanto a testi importanti anche tante piccole e grandi cose, tante iniziative dei gruppi che hanno contribuito a formare l’immagine della nostra Associazione. La nuova direzione dovrà, a mio avviso, dare ulteriore impulso alla diffusione di Fiamme Verdi, coinvolgendo persone ed Enti che vanno al di là del numero degli iscritti all’A.N.A., penso ad esempio alle scuole, alle biblioteche, alle associazioni che rappresentano le risorse spontanee e inesauribili di questo territorio”.
da Il Gazzettino - Articolo di Angela Pederiva - Domenica 13 giugno 2004
Presentato il nuovo responsabile di "Fiamme verdi" Menegon. Intervento telefonico del sindaco: «Coinvolgete coloro che condividono gli ideali delle penne nere»
L'appello di Zambon: «Alpini, aprite le porte»
Il grazie a Renato Brunello, direttore per 27 anni. Mobilitazione per celebrare nel 2005 gli "80" della sezione
Chi l'ha detto che per sentirsi un alpini bisogna per forza aver indossato il cappello? L'annuncio del cambio al vertice di "Fiamme verdi", il periodico della sezione Ana di Conegliano che dopo 27 anni ha cambiato direttore, ha dato ieri l'opportunità di affrontare anche in chiave locale le conseguenze dell'abolizione della leva per il futuro del corpo. Una svolta a cui pure le Penne Nere comprensoriali devono prepararsi aprendosi all'esterno, secondo il sindaco (e socio) Floriano Zambon, intervenuto alla presentazione in teleconferenza. Parlando al telefono in vivavoce dall'ospedale, il primo cittadino ha salutato con favore il nuovo numero della pubblicazione ultraquarantennale, firmata a due mani dall'uscente Renato Brunello e dal nuovo responsabile Antonio Menegon. «Mi piacerebbe - spiega Zambon - che questa rivista non rimanesse un organo di informazione interna, ma venisse diffusa anche al di fuori dell'associazione, cominciando magari dalle scuole». Una proposta subito accolta dal nuovo comitato di redazione, del quale Brunello continuerà a far parte come collaboratore di punta. «La mia sarà una direzione nella continuità ma al tempo stesso all'insegna del cambiamento - ha affermato Menegon - perché la nostra forza consisterà nel far entrare nei nostri ranghi anche chi non ha svolto o non svolgerà il servizio militare nelle nostre file, eppure condivide i nostri ideali. Per questo ci sforzeremo di ammodernare il linguaggio e l'impaginazione, facendo diventare "Fiamme verdi" un quadrimestrale e aumentando le attuali 6 mila copie». Una nuova sfida dunque per la sezione, che nel 2005 festeggerà l'80° di fondazione con la realizzazione di una passerella fra i ponti di San Martino e della Madonna e di un museo alpino nell'ex Marras, come ha sottolineato uno dei vicepresidenti Giorgio Visentin.
Angela Pederiva