2005 Una giornata a fuoco
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3° ART. CONEGLIANO
Fiamme Verdi Maggio 2006
Una giornata a fuoco con gli Artiglieri della 15^ Batteria
CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI PRINCIPALI
Calibro: 120 mm
Peso: 627 Kg
Distanza massima di impiego: 13 Km
Celerità di tiro: 11 colpi/min
Velocità al traino: 60 Km/h
Tempo messa in btr.: 2' circa.
Martedì 19 ottobre 2005, una delegazione della Sezione di Conegliano si è recata a far visita agli Artiglieri della 15^ Batteria del Cap. Andrea Barzotto, impegnati presso il tradizionale poligono della Brigata Alpina Julia del Monte Bivera con il nuovo mortaio da 120mm rigato.
Ne facevano parte il Presidente Antonio Daminato, il Magg. Geronazzo e Luciano Barzotto.
La visita è stata voluta dal Cap. Barzotto per rinsaldare lo storico legame che da sempre esiste tra la nostra Sezione ed il Gruppo “Conegliano”. Sentimenti ed affetti radicati nella storia e nella memoria, non solo perché nel “Conegliano” si svolse per molti lettori il servizio militare, ma soprattutto perché proprio nella città di Conegliano il Gruppo ebbe origine e per questo si fregia della cittadinanza onoraria.
Dopo un turno di vigilanza (giugno-agosto 2005) alle aree sensibili nel Nord Ovest del Paese (Operazione “Domino”), la 15^ Batteria è tornata “dura al pezzo” svolgendo il suo peculiare addestramento di specialità conclusosi con l'esercitazione a fuoco (scuola tiri) del Gruppo Conegliano in un ambiente tipicamente alpino. Salutato il vecchio 105/14, ritirato dalle linee pezzo dei reggimenti di artiglieria da montagna nel febbraio 2005, gli Artiglieri del 3° hanno effettuato la prima scuola di tiro impiegando il mortaio da 120 mm ad anima rigata “Thompson”. L’esercitazione, che ha rivestito fondamentale importanza per il mantenimento dell’efficienza operativa del Reggimento, è stata svolta a conclusione dell'addestramento sul nuovo materiale, che costituisce la 2^ linea di armamento dei reggimenti di artiglieria da montagna dotati anche dei più potenti e pesanti FH 70 (155/39).
Con l'attività a fuoco sul Monte Bivera, che è stata occasione anche di una graditissima visita da parte delle rappresentanze delle sezioni ANA di Carnia, Gemona e Udine, non sono finiti gli impegni del Reggimento che, dal 29 ottobre al 14 novembre, si è rischierato in Sardegna per effettuare un’ulteriore scuola di tiro; questa volta con l’obice FH-70.
Al termine di queste attività, prettamente “artiglieresche”, la 15^ Batteria è rientrata a Tolmezzo per affrontare l’addestramento di specialità in montagna.
L'esercitazione alpinistica, che ha visto ascensioni e vie ferrate in Alta Val Pusteria, nel gruppo del Sella e in Carnia, ha costituito l'ultimo impegno esterno per il 2005 del 3° Reggimento.
- BRIGATA ALPINA JULIA -
- 3° REGGIMENTO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA -
- COMANDO -
CUORE DI MONTAGNINO
Fiamme Verdi Aprile 2006
Il 2 dicembre 2005 al Poligono del Bivera per il battesino dei nuovi mortai da 120. Tre Alpini della nostra Sezione (Daminato, Geronazzo e Barzotto) tra le penne nere che hanno collaudato le nuove armi di produzione francese
Tre vecchi montanini della nostra sezione hanno avuto l’onore ed il piacere di tenere a battesimo i nuovi mortai da 120 con canna rigata di produzione francese.
Tre vecchi montanini della nostra sezione hanno avuto l’onore ed il piacere di tenere a battesimo i nuovi mortai da 120 con canna rigata di produzione francese.
Foto di gruppo per le rappresentanze delle Sezioni ANA di Carnia, Gemona e Udine, che con Conegliano erano sul Bivera
Geronazzo, Barzotto e Daminato al Poligono del Bivera
La preparazione di un tiro
Il proietto solca il cielo
Me lo vedo il 75/13 con la sua parlata austroungarica apostrofare il 105/14: “Io ho percorso due guerre, contro e con i montanini italiani. Ho imparato a rispettarli come nemici e ad amarli come compagni. Tu, caro 105, che hai dovuto imparare l’inglese se stato molto fortunato, Ti hanno someggiato, trainato, portato a spalle, elitrasportato, paracadutato ma… non hai mai sentito il fuoco di controbatteria né le salve delle katiusce; non hai mai sentito i comandi concitati dei capipezzo impegnati nel tiro diretto. Tu sei un signorino, hai girato il mostro mostrando i tuoi muscoli e la tua agilità. A questo francesino impettito un po’ farfallone e un po’ ballerino auguro tante esercitazioni, tanti allarmi nella fortezza Bastiani, tante parate ma nessuna carica 7°”.
Il Ten.Col. Fronti ci accoglie alla linea pezzi, ci presenta il 120 con l’erre moscia e le artigliere al posto comando. Come sono cambiate in meglio le cose! Caffè corretto? Fuoco! Grappa? Secondo pezzo, fuoco!
Bellissima giornata, comandante, ma che freddo!
Seguiamo i tiri dell’altra batteria che subito cambia schieramento, ma… ho l’impressione che il 105 avesse un suono più pieno, più serio, più da artiglieri da montagna. Forse sono i ricordi che falsano la realtà, che filtrano i suoni come meglio conviene.
Alla D.E. tutti sono indaffarati e molto compresi nella parte (c’è il Comandante di Rgt Col. Maurizio Paissan) tutti si muovono con sicurezza dando l’immagine di efficienza e competenza. Sarà, ma la cortina non è in gran che (ma dai, è la prima volta che sparano con questo pezzo).
Colazione al tavolo del Comandante assieme ad altri artiglieri della Sezione Carnica. Si risentono i profumi e le sensazioni caratteristiche della scuola tiro, almeno questo non è cambiato.
La giornata e l’atmosfera sono quanto di più bello si possa chiedere e si indugia nel lasciare la tenda comando.
Un grazie affettuoso al Comandante Paissan, al Ten.Col. Fronti ed al Cap. Barzotto per averci fatto ringiovanire di 35 anni in un batter d’occhio
(A.D.)