2006 A Chions per la tragedia del Galilea
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A Chions (PN) per la tragedia del Galilea
Fiamme Verdi Aprile 2006
Domenica 12 marzo 2006 a Chions (PN), in una mattinata flagellata dal vento gelido e dal nevischio, è stato commemorato il 64° Anniversario del tragico affondamento del Piroscafo Galilea nel Canale d'Otranto a circa 5 miglia dalle coste di Corfù. Il 28 marzo 1942, alle ore 22.45, un siluro lanciato da un sommergibile inglese colpì il Galilea provocando una falla di 6 metri per 6. Il piroscafo assieme ad altre imbarcazioni stava riportando in Italia i reduci del fronte Greco/Albanese. Fra le infide acque del Mar Ionio perirono 1286 uomini sui 1532 imbarcati. Il tributo di sangue alpino, come in altre occasioni, fu immane. Venne quasi completamente annientato il Btg. Gemona, subirono consistenti perdite altri reparti dell'8° Rgt. Alpini e della stessa Divisione Julia. Una quindicina d'alpini originari di Chions facevano parte di quello sventurato ritorno. Morirono quasi tutti. I pochissimi superstiti, assieme alle autorità locali, nel secondo dopoguerra vollero ricordare questa tragedia organizzando una degna commemorazione annuale nella seconda domenica di marzo. Nonostante il maltempo la manifestazione ha avuto un'ottima partecipazione con il picchetto armato e la banda della Brigata di Cavalleria Meccanizzata "Pozzuolo del Friuli" ad impreziosire la cerimonia. Oltre ai gonfaloni di Chions e dei comuni limitrofi, sono brillati i vessilli sezionali di Pordenone, Udine e Conegliano, contornati da decine di gagliardetti alpini e da varie bandiere. Di ulteriore rilievo la presenza dello stendardo dell'U.N.I.R.R. friulana e del glorioso vessillo del Btg. Gemona. La sfilata per le vie di Chions ha previsto la sosta presso il monumento ai caduti in Via Roma, con l'alzabandiera e gli onori solenni ed infine l'arrivo all'interno del camposanto ove è posto il Monumento alla "Nave Galilea". Là, oltre agli interventi delle autorità presenti, è stata celebrata la Santa Messa dal vicario della Diocesi di Pordenone. A margine della cerimonia religiosa sono state consegnate, purtroppo alla memoria, le Croci di Guerra a quei sfortunati alpini cui lo Stato Italiano non aveva ancora riconosciuto l'estremo sacrificio alla Patria.
Per chi invece aveva già ricevuto il riconoscimento, l'Amministrazione Comunale di Chions ed il Gruppo A.N.A. hanno voluto consegnare una medaglia di bronzo. Infine particolarmente commoventi sono state le letture dei bambini della 4^ classe della scuola primaria di Chions inerenti ai ricordi dei superstiti di quel tragico evento.
Renzo Sossai