2006 Lettere al direttore dicembre
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LETTERE AL DIRETTORE
Fiamme Verdi Dicembre 2006
MA DOVE ANDREMO A FINIRE?
Ho appena ascoltato dalla televisione le notizie del telegiornale e scrivo d’impeto queste righe sotto l’indignazione e lo sgomento del personale per quello che ho appena visto e sentito.
In una manifestazione politica a Roma, sono state lanciate invettive e frasi sprezzanti contro i soldati “martiri” italiani caduti a Nassiryia od in missione in altre zone del mondo, alla presenza di ministri e parlamentari di un governo ed una maggioranza, tutt’ora in carica.
Non solo è stato gridato più volte da questi manifestanti delinquenti che “l’unico Tricolore che riconoscono è quello sopra le bare”, ma sono anche stati bruciati fantocci vestiti da militari italiani. Ma che paese (con la “p” minuscola) mai siamo diventati ?
Simo diventati l’unico paese al mondo che irride e disprezza i propri soldati morti in missione di pace !!!
Del resto che cosa possiamo aspettarci da governanti e parlamentari che appena saliti al potere dichiarano di voler abolire la parata militare del due giugno o addirittura le gloriose “Frecce Tricolori”, perché costano troppo?
Per non parlare poi dell’abolizione della leva …
Ah povera Italia !!!
Ma dove mai andremo a finire ?
Antonio Tarzariol - Gruppo Città
Caro Tarzariol, mi unisco totalmente alla tua profonda indignazione per quello che è successo alla manifestazione politica di Roma che hai citato. Si tratta di persone ignoranti e sconsiderate, che non hanno alcun valore di riferimento.
La storia recente dell’Italia è costellata di questi episodi o di episodi simili. Dove andremo a finire, ti chiedi? Difficile a dirsi. Per fortuna la stragrande maggioranza del Paese è formata da persone civili, ma può non essere sufficiente.
Poco tempo dopo l’episodio da te citato, ad un’altra manifestazione tenutasi sempre a Roma, in mezzo a centinaia di migliaia di persone che manifestavano civilmente, c’era un gruppo che protestava esibendo il saluto romano. Ho provato la stessa tristezza e la stessa indignazione.
(a.m.)
Una lettera dalla Francia
Caro Direttore, mi chiamo Pierre Gatto ho 62 anni sono figlio di Giuseppe Gatto (nato a Valdobbiadene il 25/12/1898) il quale fu chiamato alle armi dal 26/02/1917 al 20/04/1920.
Assegnato al battaglione "Feltre" l'8 marzo 1917 fu addestrato a Brescia, Mitragliere Fiat quindi nel 1918 al battaglione "Val Cordevole".
Grazie al vostro sito ho trovato molte informazioni. Vi ringrazio di averle messe a disposizioni degli "internautes".
Avrei voluto approfondire alcuni dettagli, avendo il suo foglio matricolare nelle mani, ma purtroppo scopro soltanto poco a poco i libri che trattano questo argomento.
Nonostante la lettura di libri come: "Con gli alpini sulla Marmolada", L. Viazzi & A. Andreoletti, non arrivo a fare tutti i riscontri storici che avrei desiderato, perchè i periodi non concordano. C’è qualche alpino che può consigliarmi qualche libro da leggere? Vi ringrazio per anticipo.
Il mio indirizzo di posta elettronica è: gattopi@wanadoo.fr.
Pierre Gatto
Alpini in Bolivia
Caro Direttore, ormai che il “ghiaccio è rotto” (leggi: vinto l’imbarazzo) mi è meno difficile scriverti ed illustrarti i risultati dell’ultima spedizione in Bolivia (17 agosto – 26 settembre).
Come programmato, nell’Ospedale di Sagrato Corazon, abbiamo costruito il padiglione per gli ammalati di TBC (mq 112), una lavanderia, ristrutturato 2 locali, con servizi per l’installazione delle apparecchiature radiologiche regalate dagli amici dell’OMG di Parma.
La concessione di un permesso di soggiorno di 60 giorni ad un volontario bresciano ci ha permesso di coordinare e gestire, dopo il nostro rientro, la costruzione di una casa in muratura di 50 mq (sostitutiva di una capanna di fango).
Inoltre c’è stata la costruzione di 3 aule da parte dei genitori degli studenti della scuola agraria fondata dal coneglianese mons. Pacifico Feletti ed a Lui intitolata (intonaci esterni e interni, porticato antistante, servizi); poi gli allacciamenti elettrici ed idrici di alcune capanne.
Ciò darà lavoro per due mesi ad una dozzina di Boliviani.
Ecco i numeri: volontari 13, giornate lavorate 334, medicinali raccolti 1/2 mc. Per il progetto Ospedale: materiali edili per 14.725 euro, attrezzature ospedaliere per 2.000 euro, paghe degli operai boliviani per 1.778 euro.
Altri interventi: materiali per costruzione casa 5.000 euro, completamento scuola e acquisto 150 banchi 7.000 euro, allacciamenti, farmaci e aiuti 5.072 euro. Alla fine sono stati spesi 35.575 euro e altri 7.000 euro sono stati raccolti prima della partenza.
Ringrazio anche a nome dei Boliviani gli amici di Conegliano e la Fondazione Cassamarca per i generosi contributi. Ci eravamo permessi di mettere sotto l’albero di Natale del 2006 il padiglione per gli ammalati di TBC: ci siamo riusciti abbondantemente. Con tanta cordialità e … buon Natale
Mario Pollastri
BERGAMO