2008 Adunata nazionale a Bassano del Grappa
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ADUNATA NAZIONALE BASSANO 2008
Sfila il Vessillo Sezionale col Presidente Bozzoli
Fiamme Verdi
INDIMENTICABILE BASSANO
Pochi disagi e tante emozioni a Bassano del Grappa per l’Adunata del 90° dalla fine della Grande Guerra e del 60° della prima Adunata dopo la seconda guerra mondiale, che rilanciò l’ANA come forza viva dell’Italia libera
C’è sempre un motivo fondamentale che condiziona la decisione da parte della dirigenza dell’ANA, nel concedere ad una città richiedente, lo svolgimento dell’annuale adunata nazionale.
Bassano del Grappa, quest’anno celebrava il 60° anniversario della ricostruzione del “Ponte Vecchio”; il ponte degli alpini ovvero il simbolo della città attraversata dal fiume Brenta.
Ed erano altrettanti gli anni della prima adunata nazionale del secondo dopoguerra che qui sancì la vera rifondazione dell’Associazione Nazionale Alpini, dopo il buio di oltre un decennio.
Sono argomenti importanti questi ma che perdono di rilevanza davanti alla storia che a tutti ricorda come il Monte Grappa sia stato il baluardo della resistenza al nemico durante la Grande Guerra novant’anni fa. Innegabilmente “l’adunata” è il momento clou della convivialità alpina e tale deve rimanere, ma non può venir meno il significato della nostra identità, non può venir meno soprattutto la nostra memoria che i veci dovettero scrivere con il loro sangue. Ed è per questo che il più importante evento deve talvolta toccare i luoghi in cui si è sviluppata, purtroppo non senza sofferenza, l’epopea alpina. Qualche volta bisognerebbe mettere in second’ordine ciò che egoisticamente vorremmo: grandi spazi e comodità alla mano per le nostre masse crescenti. Ci vorrebbe più spirito di adattamento quello tipicamente alpino. Fin dalla sua proclamazione “l’adunata a Bassano” ha subito critiche ed osservazioni da parte di molti associati anche illustri.
In effetti la città qualche carenza strutturale sembrava averla, ma non si era tenuto conto della determinazione dei bassanesi e dell’intera Sezione ANA Montegrappa che per circa due anni ha lavorato senza sosta per la riuscita della manifestazione. Ed è stata una splendida adunata baciata dal bel tempo a parte la “sfuriata” del sabato sera. Ci sono state alcune deficienze come i cali di tensione di energia elettrica e l’insufficienza di servizi igienici in certe parti della città, ma tutto ciò era già successo altre volte.
Sono ancora nel nostro cuore le immagini meravigliose della commemorazione di venerdì 9 maggio a Cima Grappa dove riposano circa 12.000 caduti.
Sulla “Via degli eroi” ancora lambita ai fianchi dalla neve caduta nelle settimane precedenti, si sono ritrovate quasi diecimila persone molte delle quali giunte ordinatamente su un’ottantina di pullman predisposti per l’occasione.
I “bocia” erano saliti invece a piedi, dopo tre/quattro ore di duro cammino, confermando nei fatti la voglia di immedesimarsi il più possibile nelle fatiche provate novant’anni fa dai veci che difesero il Grappa.
“Noi dopo di voi” non è solo uno spot, è una realtà e a Conegliano dobbiamo ringraziare soprattutto Emanuele Cadorin per l’impegno che dedica a tutto ciò.
Il colpo d’occhio era fantastico sopra il Sacrario. Tutti i vessilli sezionali erano presenti assieme al labaro nazionale e ad alcune centinaia di fiamme alpine, ai gonfaloni delle comunità pedemontane delle province di Treviso, Belluno e Vicenza.
La nostra sezione era presente con il vessillo e i trenta gagliardetti dei gruppi, con la presidenza al completo e diversi consiglieri. Il comandante delle truppe alpine gen. D. Bruno Petti presenziava la cerimonia con alcuni plotoni armati che ha avuto il suo apice quando i resti di due soldati italiani ed uno austriaco recentemente venuti alla luce sono stati onorati dai presenti.
La Santa Messa officiata dal Vescovo di Padova ed il successivo discorso del presidente Perona hanno concluso la celebrazione di questa che era la prima tappa degli “alpini sui sentieri della storia”.
Un’altra forte emozione l’ha data lo sfilamento per le vie cittadine della bandiera di guerra del 7° Rgt. Alpini giunta venerdì sera. Estremamente suggestivo il passaggio sul Ponte Vecchio.
Nel pomeriggio di sabato 10 si è tenuta la santa messa solenne al Tempio Ossario in ogni ordine gremito, celebrata dal vescovo di Vicenza mons. Cesare Nosiglia, il quale, figlio di un alpino ultranovantenne, ha voluto puntualizzare al riguardo del legame fra gli alpini e la nostra nazione, stimolando la nostra associazione ad impegnarsi ulteriormente perché c’è ancora bisogno di fatti ed esempi positivi. Infine domenica 11 la sfilata ha dimostrato quanto sia viscerale il rapporto tra Bassano e l’alpinità.
Ci sono persone che sono rimaste dalle ore 9 del mattino sino alle 20 della sera, spellandosi le mani nell’applaudire i circa 75 mila che hanno sfilato.
Abbiamo visto nei volti di queste genti la commozione più sincera e l’entusiasmo più genuino, anche per questo quella di Bassano rimarrà un’adunata indimenticabile.
Renzo Sossai
Omaggio ai resti dei soldati rinvenuti durante gli ultimi scavi (contenuti nelle tre urne)
Il saluto del Presidente Perona
I giovani a Cima Grappa
Bepo Benedetti, vice presidente vicario sezionale, alfiere d'eccezione
La grande partecipazione a Cima Grappa è memoria e speranza