2009 Il Gruppo Conegliano compie 100 anni - 2° Raduno - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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2009 Il Gruppo Conegliano compie 100 anni - 2° Raduno

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2° RADUNO GRUPPO CONEGLIANO

Il Gruppo CONEGLIANO festeggia 100 anni
Fiamme Verdi Dicembre 2009 di Renzo Sossai



Imponente cerimonia organizzata dalla Sezione ANA di Conegliano per il secolo di vita del Gruppo a cui la Città ha dato il nome. Grande partecipazione di alpini ed entusiasmo tra la cittadinanza assiepata per assistere allo sfilamento.
Il leggendario Gruppo Conegliano del 3° art. da Montagna, in assoluto fra le entità più gloriose del nostro esercito, ha compiuto proprio del luglio scorso i suoi primi cent’anni. La  Sezione ANA coneglianese, assieme all’Amministrazione comunale, con il benestare della Brigata alpina Julia e del 3° art. da Montagna ha voluto celebrare l’importante evento con alcune iniziative atte a rievocare il lungo percorso di questo reparto ancora oggi impiegato nell’adempimento delle operazioni di pace più importanti e rischiose. La manifestazione denominata “2° raduno del Gruppo Conegliano ed incontro di tutti gli artiglieri alpini” si è svolta nei giorni 12-13-14 giugno scorsi nei luoghi più belli e importanti della città del Cima.  Venerdì 12 alle ore 21 presso il Chiostro San Francesco il coro ANA di Gaiarine intitolato all’indimenticabile Giulio Bedeschi, Ufficiale medico del Gruppo Conegliano durante la campagna di Russia, ha proposto ai numerosi convenuti, in questo suggestivo angolo di Conegliano, la rappresentazione “Voci della grande guerra” connubio tra le cante alpine più popolari del primo conflitto mondiale collegate tra loro dalla mirabile lettura di testi curati dalla maestra Simonetta Mandis.
Piace a noi tutti cogliere, evento dopo evento, la maturità crescente di questa corale che da lustro alla nostra Sezione.
Nel mattino di sabato 13, presso il Piazzale San Martino, è stata allestita la mostra dei mezzi e materiali che hanno segnato la storia dell’artiglieria da montagna. I montagnini del 3° Rgt. si sono prodigati con zelo nel montaggio dei pezzi d’artiglieria e delle varie attrezzature di supporto all’attività militare specifica, rispondendo con paziente disponibilità ai quesiti dei molti visitatori più o meno competenti in questo ambito.
A fianco della “Cittadella dell’artiglieria da montagna” è stato predisposto l’annullo postale con una serie di 12 cartoline per lo più inedite che, epoca dopo epoca, hanno contraddistinto l’evoluzione del glorioso Gruppo Conegliano presente in tutte le operazioni di guerra e ora di pace più importanti.
Infine nell’ex caserma Marras, ora nostra sede museale, sono stati esposti i documenti più rari, le divise originali, gli oggetti ed i cimeli più preziosi del reparto ordinati con cura da Luciano Barzotto e dallo staff da lui diretto. La presenza di alcune medaglie d’oro originali concesse a quegli artiglieri che si immolarono per la Patria indossando la divisa di questo onorato Gruppo, hanno arricchito la mostra e hanno dato ulteriore dimostrazione di come il Museo degli alpini di Conegliano sia la perla rilucente della nostra Sezione.
Sabato sera al teatro Accademia si è tenuta la serata dell’artiglieria focalizzata attorno alla presentazione del libro documento: “Diario della 13^ batteria in Africa Orientale 1935-36” copia anastatica del resoconto giornaliero redatto dal comandante della 13^ Batt. Cap. Aleardo Bozza. Il testo è stato impreziosito da un notevole corredo di foto originali ed inedite che configurano fedelmente ciò che è stata la campagna di guerra in Etiopia e quale sia stato il contributo degli Artiglieri del Conegliano in quel momento prestati al Gruppo Lanzo della Divisione Pusteria da poco formata. La presentazione è stata curata da chi, sotto l’egida della Sezione di Conegliano, ha stampato l’opera: l’alpino Guido Aviani, indissolubilmente legato alla storiografia delle penne nere. Nella stessa serata sono stati proiettati gli eccezionali filmati del Tenente Uccelli nel secondo conflitto mondiale di proprietà del collezionista Giovanni Periz che egli stesso ha commentato.
La Sezione ANA di Conegliano e la Brigata Julia hanno avuto come graditissimo ospite il Gen. di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, attualmente comandante logistico dell’esercito e grande ufficiale d’artiglieria. Con modi semplici ed affabili ha spiegato il ruolo avuto da quest’arma dell’esercito nel corso degli anni seguendo i successivi cambiamenti succedutisi.  Degno di nota l’intervento del nostro caro Gen. Div. Franco Chiesa, presidente del comitato del Gruppo Conegliano. Egli con il trasporto ed il calore umano che può avere solamente chi questo Reparto lo ha comandato, ha raccontato le vicissitudini scritte in un fascicolo edito per questa importante ricorrenza. L’ANA era rappresentata dal vice pres. Vicario Marco Valditara e dal cons. Geronazzo. La Julia, con il comandante Gen. Gianfranco Rossi, era rappresentata dal comandante del 3° Rgt art. colonnello Michele Sandri, dal comandante del Gruppo Conegliano Ten. Col. Antonino Inturri e da altri ufficiali quali il col. Claudio Linda, il ten. Col. Paolo Fabbri ed il nostro Capitano Andrea Barzotto, già comandante della 15^ batt. e poi aiutante maggiore in prima del 3° Rgt.
Ma ciò cha ha colpito e commosso i presenti all’interno del Teatro Accademia è stato il saluto del ten. Pietro Marchisio già aiutante maggiore del Ten. Col. Rossotto in Russia che, impossibilitato a partecipare per problemi di salute causati dall’età non più verde, in collegamento telefonico ha trasmesso tutta la vicinanza e tutto il sentimento che egli prova per il suo Gruppo Conegliano e per le penne nere in genere.
La serata è stata bella e piena di significato, ha registrato però una partecipazione inferiore alle attese, un vero peccato per la unicità dell’evento.
Domenica 14 giugno una splendida giornata di sole come del resto le due precedenti, ha fatto da degna cornice all’epilogo del centesimo anniversario. Una Conegliano tricolore ha accolto la bandiera di guerra del 3° Rgt scortata dal picchetto della 13^ btr e dalla presenza delle altre batterie del reggimento. Era presente il Labaro nazionale dell’ANA scortato dal vice pres. Vicario Marco Valditara, dai cons. nazionali Sebastiano Favero, Nino Geronazzo, Onorio Miotto e dal direttore dell’Alpino Vittorio Brunello. Tanti, veramente tanti i radunisti che non hanno voluto mancare a questo incontro nonostante le molteplici manifestazioni alpine concomitanti. Fra loro, alcuni reduci trasportati su mezzi militari messi a disposizione dalla brigata e diversi comandanti come i gen. Mazzaroli, Collaone, Chiesa. Dopo l’Alzabandiera e l’Onore ai Caduti al monumento in Piazzale 4 Novembre, il corteo è sfilato fino in Piazza Cima. La fanfara della Julia assieme a quella di Conegliano ha scandito il passo degli sfilanti. Con il Labaro nazionale erano presenti centinaia di vessilli, gagliardetti e altri tricolori. Ai margini della strada una folla numerosa ha applaudito le migliaia di alpini. In piazza Cima davanti ai reparti in armi schierati, sono passati in rassegna, assieme ai comandanti del 3° Rgt e del Gruppo Conegliano, il comandante della Julia Gen. Brig. Gianfranco Rossi, il vice comandante delle TTAA Gen. Div. Claudio Mora ed il Gen di Corpo d’Armata Rocco Panunzi il quale, in segno di massimo rispetto, si è inchinato ed ha baciato la Bandiera di guerra del 3° Rgt. . Si sono susseguiti i vari discorsi delle autorità. Nelle parole del sindaco di Conegliano ing. Alberto Maniero, si è confermato l’attaccamento della Città nei confronti del Reparto che qui è nato e che porta con onore in tutto il mondo il nome di Conegliano. La Sezione ANA deve un ringraziamento al Sindaco e all’Amministrazione comunale per aver patrocinato e sostenuto questo importante evento. Il vice pres. Vicario Marco Valditara ha detto che è nella solidarietà fra alpini il senso per andare avanti molti anni ancora, superando gli ostacoli come sappiamo superare le asperità della montagna. Hanno inoltre parlato il Gen. Franco Chiesa, il Gen. Claudio Mora ed il nostro pres. G. Battista Bozzoli. Più tardi presso il campo sportivo di San Martino alpini in armi ed alpini in congedo hanno fraternizzato davanti ad un rancio degno dell’avvenimento. Un grazie va ai Gruppi che hanno collaborato per far sì che la giornata potesse finire in gloria. Coordinatore di tutto ciò, il mitico vice pres. Sezionale vicario Giuseppe Benedetti che come sempre non ha lesinato alcuno sforzo per la riuscita del pranzo con ben 1300 commensali. Un plauso sincero va ancora una volta al tesoriere Claudio Lorenzet infaticabile ed insostituibile nel dedicarsi per mesi, oltre alle già gravose attività normali, alla stesura di opuscoli, manifesti, lettere per la festa del 3°.  Un ultimo ringraziamento va la Gruppo Conegliano, al 3° art. montagna e alla Brigata Julia che hanno creduto nella capacità e nell’affetto che la Sezione ha per loro, facendo in modo che Conegliano avesse l’onore di aprire i festeggiamenti per il 60° anniversario della rinascita di questa entità alpina, unica e per sempre ineguagliabile.


14 giugno 2009
Le sezioni ANA presenti con il loro Vessillo:
Belluno, Cadore, Carnica, Gemona, Luino, Monte Grappa, Treviso, Palmanova, Cividale, Feltre, Udine, Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Vicenza, Venezia, Pordenone.

 
di Giovanni Lugaresi (Pubblicato sul numero di luglio-agosto 2009 de L'Alpino)

Un coro, una mostra, una sfilata: il ricordo del passato, i segni del presente, nel giro di tre giorni, per il centesimo compleanno del Gruppo artiglieria da montagna Conegliano, nella città che dà il nome al reparto che qui nacque nel 1909. Sono stati i montagnini in congedo, domenica 14 giugno, a fare gli accompagnatori dei veci nella manifestazione che ha visto ben cinquemila fra Penne nere e pubblico uniti nella celebrazione dell’anniversario.

C’era, fra gli altri reduci di guerra, Sigirfredo Masier, classe 1922, da San Michele di Piave (Treviso), che ha sfilato a bordo di uno degli automezzi riservati ai veci. Masier ha pochi, ma vivi ricordi: il freddo patito a 40 gradi sotto zero nella ritirata, il fuoco tremendo delle katiusce, e la Resistenza, dopo l’8 settembre. In Russia era nella 13ª batteria, resa famosa da Giulio Bedeschi in “Centomila gavette di ghiaccio”.

Proprio a Conegliano, fra l’altro, il ricordo del medico-scrittore è particolarmente sentito: i suoi “preziosi” valenki, donati dalla vedova, sono stati esposti nella mostra dell’Artiglieria allestita nel Museo degli Alpini; a pochi chilometri, in quel di San Fior, abita il suo ex attendente, Antonio Covre (la sua intervista è apparsa su “L’Alpino” del mese di giugno). Non poteva mancare, nel ricordo storico, un altro personaggio: Pietro Marchisio, aiutante maggiore del Gruppo nella campagna di Russia, la cui voce è giunta al telefono dal Piemonte, la sera del sabato, nell’incontro organizzato al Teatro Accademia.

Tanti uomini, tante storie… Come quella di Arturo Virulli, di Gemona del Friuli, in servizio nella Caserma Goi nel maggio 1976. Era appena uscito di casa quando scoppiò il finimondo. Perse padre, madre, sorella e nipote. In caserma, al colonnello che voleva congedarlo rispose col rifiuto. Avrebbe trascorso l’estate lavorando fra le macerie del Friuli distrutto. Il centenario del Gruppo ha visto lo spiegamento del 3° Reggimento artiglieria da montagna della Julia, con la fanfara in testa e la bandiera di guerra, e, a sfilata conclusa, i discorsi celebrativi nella cornice impareggiabile di piazza Cima.

C’erano, a portare il saluto affettuoso ai montagnini di ieri e a quelli di oggi, il vicecomandante delle Truppe Alpine gen. Claudio Mora, il comandante della Julia gen. Gianfranco Rossi, il sindaco della città Alberto Maniero, il presidente del Comitato Gruppo Conegliano gen. Gianfranco Chiesa. L’ANA era rappresentata dal Labaro scortato dal vice presidente nazionale vicario Marco Valditara, dai consiglieri Sebastiano Favero, Nino Geronazzo, Onorio Miotto, il direttore de “L’Alpino” Vittorio Brunello e il presidente della sezione Gian Battista Bozzoli.

Sottolineando un parallelo di anniversari: il secolo del Gruppo e i 90 anni dell’ANA, Valditara ha fra l’altro svelato il segreto di queste continuità: “Individualità di uomini che sanno fare squadra; e poi, la lezione della montagna”.


I nostri Reduci orgogliosi di esserci

Onore ai Caduti



Sfilano le autorità



La fanfara alpina di Conegliano




















Il Labaro nazionale entra in Piazza Cima




Parla il Presidente Bozzoli
 

I Reduci



La Bandiera di Guerra del 3° Art. mon.
 



L'ammainabandiera


è domenica, la cittadella è smontata, la bandiera ammainata, adesso possiamo anche brindare
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