2009 Incontro natalizio con i giovani della Nostra Famiglia - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

Fiamme Verdi Marzo 2010

Torna il Natale di Gesù Cristo e della grotta di Betlemme: un Bambino sottratto alla storia del suo popolo per essere consegnato all’umanità intera ci dice che Dio è nell’uomo, e solo per questo l’amore di Dio è paterno e materno come dovrebbe essere ogni amore.

Il Vangelo,uno dei più alti testi sull’amore mai scritto, esorta ad amare tutto il prossimo, nemici compresi, ma aggiunge subito “come te stesso” , implicitamente legittimando tale indispensabile forma di amore; indispensabile proprio perché  se uno non è capace di amare nemmeno se stesso, quando mai potrà realmente amare qualche altro?

E’ forse egoismo volere e volersi bene?

Amare è una disposizione generale dell’animo che non può avere direzione unica, chi ama uno o poche cose soltanto, in realtà non ne ama alcuno. Per questo l’amore di Dio è tenero, misericordioso, ma anche luminoso perché ci conduce ad accettare la verità su noi stessi, ed è appunto per questo e con questo amore che ogni anno a Natale, com’è decennale consuetudine, una rappresentanza di Penne Nere della Sezione, con il presidente G.Battista Bozzoli, fanno visita ai giovani disabili de “La Nostra Famiglia” che operano nel Laboratorio guidato di Mareno, per esprimere loro l’amore e gli auguri di Natale con un motto di allegria.

Espressioni di auguri sono stati rivolte da Sergio Dugone, che sostituiva la direttrice Gigliola Casati, dal Presidente della Sezione e dal vice presidente della Provincia Floriano Zambon.

Di contro il coordinatore Eros Donati ha ringraziato gli alpini ed augurato loro ogni bene a nome dei piccoli ospiti dopo di che una giovane ospite ha donato al presidente Bozzoli un piatto in ceramica raffigurante la chiesetta Lozze del Monte Ortigara, pregiato lavoro delle operatrici del Laboratorio. Nei doni s’è unito il consigliere nazionale Nino Geronazzo che, contraccambiando gli auguri, ha consegnato loro il crest della Sede Nazionale.

Dopo lo scambio dei doni non è mancata la “cantada” finale con il simpatico Endries.

STENO