2010 Natale alla Nostra Famiglia
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ALPINI e GIOVANI DE LA NOSTRA FAMIGLIA
2011
Gli alpini all’Istituto “La Nostra Famiglia”
GLI AUGURI DEL S. NATALE AI GIOVANI DE “LA NOSTRA FAMIGLIA”
Sono alcuni decenni che tra gli Alpini della sezione di coneglianese, i dirigenti e i giovani disabili dell’Istituto “La Nostra Famiglia” è nato uno straordinario rapporto di solidale amicizia, tale da promuovere, da parte della Penne Nere, iniziative dettate dallo spirito evangelico cristiano, rivolte in particolare ai più sfortunati. Su terreno generosamente offerto dai coniugi Vendrame, la sezione Alpini, in occasione del 60° anniversario della fondazione – 1985 – costruì un laboratorio guidato, con annesso forno per la ceramica. Da allora la struttura è stata più volte ampliata. Alla vigilia del S. Natale, come di consuetudine, una numerosa rappresentanza di Penne Nere della Sezione ha fatto visita ai giovani disabili de “La Nostra Famiglia” di Mareno di Piave, per esprimere con affetto gli auguri del S. Natale de Nuovo anno, ed offrire ad ognuno il tradizionale panettone; mentre loro hanno donato alla Sezione una campanella in ceramica, e a tutti i presenti una boccaletta – sempre in ceramica – con annesso un cartoncino di auguri, opere del loro ingegno e della loro paziente dedizione. Espressioni di auguri sono state rivolte dal Presidente sezionale G.Battista Bozzoli e dal consigliere nazionale ANA Nino Geronazzo, che ha presentato e donato all’Istituto il calendario ANA. A nome della direttrice Gigliola Casati, il coordinatore Eros Donati e il responsabile regionale Renzo Baldo hanno ringraziato gli Alpini per la loro generosa disponibilità, ricambiando gli auguri per le festività. In un clima gioviale è stato consumato il proverbiale brindisi accompagnato dai canti dell’improvvisato coro, diretto dal giovane Endries. Ricordiamo che i giovani eseguono alcuni lavoretti per qualche ditta, ed in qualche giorno con l’aiuto di giovani esterni e di alpini come Toni Cais. “La vera felicità dà un senso di pace ed appagamento interiore, che a sua volta si ottiene coltivando altruismo, amore, compassione e grazie all’eliminazione di rancore, egoismo e avidità”.
Renato Brunello