2010 Natale negato
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Natale negato ai nostri ragazzi caduti in missione
Fiamme Verdi Dicembre 2010 di Antonio Menegon.
Francesco Vannozzi, Gianmarco Manca, Marco Pedone, Sebastiano Ville
Buon Natale, buon Natale alpini.
Ma il pensiero ed il più sincero buon Natale vanno ai tanti che il Natale non lo festeggiano nella gioia della famiglia, nel conforto della fede, nei gesti che escono dalla ritualità e diventano solidarietà concreta.
Sono tante le persone che non festeggiano il Natale come si dovrebbe, insieme ai propri cari, in famiglia, con gli amici. Tra queste, di sicuro, ci sono le mogli, i figli, i genitori dei soldati italiani, dei tanti alpini impegnati in questo momento nelle missioni all'estero.
E ancor meno Natale nelle case e nelle famiglie degli alpini che hanno perso la vita in queste missioni. E' a questi alpini che non ci sono più che a queste famiglie che auguriamo un sincero buon Natale nel Paradiso dei giusti dove si trovano; alle loro famiglie che auguriamo un sereno Natale e diciamo loro: "fatevi forza, gli alpini sono con voi!".
Si tratta solo di un pensiero che forse serve a poco e che forse non arriverà nemmeno a destinazione, ma è il nostro pensiero che vogliamo condividere con tutti gli alpini della Sezione.
E allora ricordiamoli i nostri soldati caduti sotto la Bandiera italiana. Ci serva come riflessione, ci serva come monito contro ogni tentazione di guerra, ci serva per cercare di trascorrere, noi che lo possiamo, un Natale di solidarietà alpina. Ricordiamo gli ultimi 4 alpini caduti ad ottobre in un'imboscata lontano dalla Patria: sono il caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, il caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni, il caporalmaggiore Sebastiano Ville, 27 anni, il caporalmaggiore Francesco vannozzi, 26 anni.
Un pensiero e un augurio vanno a Luca Cornacchia, che nell'attentato è rimasto ferito e che, come i suoi 4 commilitoni, fa parte del Settimo Reggimento Alpini di Belluno, inquadrato nella Brigata Julia. Anno duro il 2010 per i "nostri ragazzi": il 17 settembre scorso muore in una sparatoria nella provincia di Farah il tenente Alessandro Romani; il 28 luglio perdono la vita, a seguito dell'esplosione di un ordigno, Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis. Il 23 giugno muore il caporalmaggiore scelto Francesco Saverio Postano; il 17 maggio, un veicolo blindato salta in aria per l'esplosione di un ordigno nella provincia di Herat. Muoiono il sergente Massimiliano Ramadù e il caporal maggiore Luigi Pascazio; il 26 febbraio viene ucciso Pietro Antonio Colazzo, un funzionario dell'Agenzia di informazione e sicurezza esterna. Il 15 ottobre 2009 un alpino paracadutista muore in un incidente stradale; il17 settembre 2009 sei militari muoiono in un attentato suicida a Kabul: sono Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, Roberto valente e Gian Domenico Pistonami. Il 14 luglio 2009 muore in un attentato il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio;il 15 gennaio 2009 muore Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica, il 21 settembre 2008 muore per un malore a Herat il caporalmaggiore Alessandro Caroppo di 23 anni. Il 13 febbraio 2008 perde la vita in un attacco il maresciallo Giovanni Pezzullo di 44 anni. Il 24 novembre 2007 muore in un attentato suicida nei pressi di Kabul il maresciallo capo Daniele paladini, 35 anni. Il 4 ottobre 2007 muore al policlinico militare del Celio l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria, ferito il 24 settembre 2007 durante un'operazione delle forze speciali britanniche per cercare di liberarlo da un sequestro di persona. Il 26 settembre 2006 perdono la vita in un attentato i caporalmaggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella; il 20 settembre 2006 muore in un incidente stradale, a sud di Kabul, il caporalmaggiore Giuseppe Orlando di 28 anni; il 2 luglio 2006 il tenente colonnello Carlo Liguori, 41 anni, è stroncato da un attacco cardiaco; il 5 maggio 2006, in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato lungo una strada nei pressi di Kabul, muoiono il tenente Manuel Fiorito, 27 anni e il maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni. L'11 ottobre 2005 muore il caporalmaggiore capo Michele Sanfilippo; il 3 febbraio 2005 l'ufficiale di Marina Bruno Vianini perde la vita nello schianto di un aereo civile sul quale viaggiava, tra Herat e Kabul; il 3 ottobre 2004, il caporalmaggiore Giovanni Bruno, 23 anni, è vittima di un incidente stradale mentre si trova a bordo di un mezzo dell'esercito a 70 chilometri da Kabul.
Ma il pensiero ed il più sincero buon Natale vanno ai tanti che il Natale non lo festeggiano nella gioia della famiglia, nel conforto della fede, nei gesti che escono dalla ritualità e diventano solidarietà concreta.
Sono tante le persone che non festeggiano il Natale come si dovrebbe, insieme ai propri cari, in famiglia, con gli amici. Tra queste, di sicuro, ci sono le mogli, i figli, i genitori dei soldati italiani, dei tanti alpini impegnati in questo momento nelle missioni all'estero.
E ancor meno Natale nelle case e nelle famiglie degli alpini che hanno perso la vita in queste missioni. E' a questi alpini che non ci sono più che a queste famiglie che auguriamo un sincero buon Natale nel Paradiso dei giusti dove si trovano; alle loro famiglie che auguriamo un sereno Natale e diciamo loro: "fatevi forza, gli alpini sono con voi!".
Si tratta solo di un pensiero che forse serve a poco e che forse non arriverà nemmeno a destinazione, ma è il nostro pensiero che vogliamo condividere con tutti gli alpini della Sezione.
E allora ricordiamoli i nostri soldati caduti sotto la Bandiera italiana. Ci serva come riflessione, ci serva come monito contro ogni tentazione di guerra, ci serva per cercare di trascorrere, noi che lo possiamo, un Natale di solidarietà alpina. Ricordiamo gli ultimi 4 alpini caduti ad ottobre in un'imboscata lontano dalla Patria: sono il caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, il caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni, il caporalmaggiore Sebastiano Ville, 27 anni, il caporalmaggiore Francesco vannozzi, 26 anni.
Un pensiero e un augurio vanno a Luca Cornacchia, che nell'attentato è rimasto ferito e che, come i suoi 4 commilitoni, fa parte del Settimo Reggimento Alpini di Belluno, inquadrato nella Brigata Julia. Anno duro il 2010 per i "nostri ragazzi": il 17 settembre scorso muore in una sparatoria nella provincia di Farah il tenente Alessandro Romani; il 28 luglio perdono la vita, a seguito dell'esplosione di un ordigno, Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis. Il 23 giugno muore il caporalmaggiore scelto Francesco Saverio Postano; il 17 maggio, un veicolo blindato salta in aria per l'esplosione di un ordigno nella provincia di Herat. Muoiono il sergente Massimiliano Ramadù e il caporal maggiore Luigi Pascazio; il 26 febbraio viene ucciso Pietro Antonio Colazzo, un funzionario dell'Agenzia di informazione e sicurezza esterna. Il 15 ottobre 2009 un alpino paracadutista muore in un incidente stradale; il17 settembre 2009 sei militari muoiono in un attentato suicida a Kabul: sono Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, Roberto valente e Gian Domenico Pistonami. Il 14 luglio 2009 muore in un attentato il caporalmaggiore Alessandro Di Lisio;il 15 gennaio 2009 muore Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica, il 21 settembre 2008 muore per un malore a Herat il caporalmaggiore Alessandro Caroppo di 23 anni. Il 13 febbraio 2008 perde la vita in un attacco il maresciallo Giovanni Pezzullo di 44 anni. Il 24 novembre 2007 muore in un attentato suicida nei pressi di Kabul il maresciallo capo Daniele paladini, 35 anni. Il 4 ottobre 2007 muore al policlinico militare del Celio l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria, ferito il 24 settembre 2007 durante un'operazione delle forze speciali britanniche per cercare di liberarlo da un sequestro di persona. Il 26 settembre 2006 perdono la vita in un attentato i caporalmaggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella; il 20 settembre 2006 muore in un incidente stradale, a sud di Kabul, il caporalmaggiore Giuseppe Orlando di 28 anni; il 2 luglio 2006 il tenente colonnello Carlo Liguori, 41 anni, è stroncato da un attacco cardiaco; il 5 maggio 2006, in seguito all'esplosione di un ordigno lasciato lungo una strada nei pressi di Kabul, muoiono il tenente Manuel Fiorito, 27 anni e il maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni. L'11 ottobre 2005 muore il caporalmaggiore capo Michele Sanfilippo; il 3 febbraio 2005 l'ufficiale di Marina Bruno Vianini perde la vita nello schianto di un aereo civile sul quale viaggiava, tra Herat e Kabul; il 3 ottobre 2004, il caporalmaggiore Giovanni Bruno, 23 anni, è vittima di un incidente stradale mentre si trova a bordo di un mezzo dell'esercito a 70 chilometri da Kabul.