2010 Pellegrinaggio sul Monte Pasubio
Attività > Attività 2010
Pellegrinaggio sul Monte PASUBIO
Fiamme Verdi Dicembre 2010 di Matteo Villanova
Sabato 4 e domenica 5 settembre sono i giorni in cui si è svolto il Pellegrinaggio Solenne sul Monte Pasubio, ad organizzazione della Sezione di Vicenza.
Le celebrazioni come da programma sono iniziate il sabato mattina con la deposizione della corona d’alloro presso l’Ossario del Pasubio a Colle Bellavista per poi proseguire nel pomeriggio, dopo essere saliti sulla cima del Monte Pasubio, con la deposizione delle corone di alloro ai Denti Italiano e Austriaco alla presenza di autorità di entrambe le nazioni e raggiungibili attraverso delle trincee che sono state ripristinate da volontari della sezione di Vicenza.
Nella giornata di domenica una rappresentanza costituita da giovani della nostra sezione, percorrendo il noto Sentiero delle 52 Gallerie, è salita anch’essa fino alla cima raggiungendo il Rifugio Gen. Papa e proseguendo fino alla Chiesetta di Santa Maria del Pasubio dove sarebbero proseguite le celebrazioni e recitata la Santa Messa per presenziare con il nostro Vessillo e alcuni gagliardetti della nostra sezione.
Le cerimonie hanno avuto inizio con l’ingresso nello schieramento, costituito da Vessilli e Gagliardetti provenienti da tutta Italia, dei Gonfaloni dei comuni della Valle del Pasubio, del Vessillo della Sezione di Vicenza e del Labaro Nazionale scortato dal Presidente Corrado Perona e seguito dal Consiglio Direttivo Nazionale. A seguire l’Alzabandiera e gli Onori ai Caduti.
Prima della Santa Messa, introdotta dal coro che stava intonando ‘Monte Pasubio’, le parole delle autorità, del presidente della Sezione di Vicenza e per ultimo il nostro Presidente Nazionale.
Essere alpino significa sposare un ideale.
Questo il passaggio fondamentale del suo discorso, dove ha ribadito anche che dobbiamo essere vicini agli alpini in armi, che i giovani devono essere orgogliosi di ciò che significa essere alpino soprattutto per quello che ha rappresentato nella storia, che dobbiamo essere felici pure noi che tanti giovani richiedano di partecipare alla mini-naja e non pensare solamente che duri troppo poco ma essere felici che dei giovani scelgano volontariamente di seguire questa strada e di sposare a loro volta i nostri ideali, ricordando che chi è alpino oggi a differenza loro non lo ha fatto per scelta ma un po’ per obbligo ed un po’ per tradizione familiare.
La giornata era fredda e l’umidità entrava nei nostri corpi, ma lo hanno fatto anche le parole del Presidente Perona che con il suo entusiasmo ed il suo emozionarsi ci ha trasmesso energia, voglia di proseguire questo cammino e l’orgoglio di appartenere a questa grande famiglia.