2011 Assemblea dei delegati
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ASSEMBLEA SEZIONALE 2011
Fiamme Verdi Maggio 2011
Il giorno 6 marzo 2011, presso il Collegio Immacolata, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.
ORDINE DEL GIORNO
1. Verifica poteri.
2. Nomina del Presidente dell’assemblea, del segretario e di 4 scrutatori
3. Lettura del verbale della precedente assemblea
4. Relazione morale
5. Relazione finanziaria 2010 e Bilancio di previsione 2011
6. Relazione dei revisori dei conti
7. Determinazione della quota associativa per il 2012
8. Nomina di n° 9 delegati all’Assemblea Nazionale
9. Approvazione Regolamento sezionale
10. Discussione ed approvazione delle relazioni
11. Elezione del Presidente Sezionale
12, Elezione di n° 7 consiglieri scaduti:
Scaduti non rieleggibili: Renzo Sossai, Fiorenzo Carniel;
Rieleggibili: Mirko De Nardi, Giuseppe Lot, Lucio Sossai, Vittorino Zanetti, Andrea Danieli.
13. Elezione del Collegio dei Revisori dei Conti
Scaduti non rieleggibili: Franco Tomasi e Claudio Breda
Rieleggibili: Gianantonio Dal Cin, Fabio Soneghet, Marco Giacomini
14. Elezione della Giunta di Scrutinio
Scaduti rieleggibili: Davide De Nardo, Francesco Botteon, Franco Zanardo, Mario Casagrande, Oliviero Chiesurin
15. Nomina della Commissione Verifica Poteri
1. Verifica Poteri.
Il giorno 15 febbraio 2011, presso la sede della sezione A.N.A. di Conegliano, si riunisce la Commissione verifica poteri. Presenti Bruno DANIELI, Claudio BERNARDI, Pietro MASUTTI, Michele PILLA, Emilio MASCHIETTO. Presiede la riunione Claudio BERNARDI.
Si procede alla verifica delle nomine dei delegati, pervenute in segreteria dai Gruppi della Sezione. L'esame dei verbali delle Assemblee Ordinarie dei soci dei Gruppi, evidenziano quanto segue:
1- che la sezione conta di 4.709 soci, pertanto i delegati in rappresentanza sono 188.
2 - tutti i gruppi hanno presentato i nomi dei delegati.
Si decide che le schede per il voto possono essere ritirate da parte di un responsabile del gruppo.
La commissione ha inoltre accertato che:
1 - La convocazione di questa assemblea è stata fatta in rispetto delle norme dello Statuto dell’Associazione e del Regolamento della Sezione.
2 - Il numero dei delegati ammessi e che costituiranno l'Assemblea è di n° 188.
Prende visione della lista dei candidati presentati dai capigruppo e di quelli presentati da altre componenti della sezione.
2. Nomina del Presidente dell’assemblea, segretario, scrutatori.
Il gen. Primo Gadia viene proposto e confermato con votazione palese quale Presidente dell’assemblea; segretario Claudio Lorenzet; scrutatori: Ivan Bardini, Gianni Altoè, Lanfranco Sanson, Fabio Lorenzet.
L’assemblea approva.
Dopo aver reso gli onori al vessillo sezionale e al Tricolore, il presidente dell'assemblea dà inizio ai lavori assembleari.
3. Lettura ed approvazione verbale assemblea precedente.
Si prende atto che il verbale della precedente assemblea è già stato pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi e si dà quindi per letto. L’assemblea approva all’unanimità.
4. Relazione morale per l'anno 2010 a cura del Presidente Giovanni Battista Bozzoli.
Signori Delegati che rappresentate gli Alpini della nostra meravigliosa Sezione, signori Capigruppo, Alpini !
Questo è il momento, previsto dello Statuto, perché, insieme ai componenti il Consiglio Direttivo e gli altri organi statutari, renda conto della situazione morale, numerica e finanziaria della nostra Sezione dell’anno 2010.
Oggi termina il periodo dell’incarico che tre anni fa mi avete affidato, perciò, alla fine della relazione riferita all’anno appena trascorso, farò qualche considerazione anche sull’intero triennio.
La Sezione contava al 31 dicembre n° 5.861 Soci di cui 4.709 alpini, 1.143 aggregati e 9 aiutanti.
Ora chiedo all’Assemblea un momento di raccoglimento ... Ci alziamo in piedi … Nel corso del 2010 ci hanno lasciato tanti … troppi amici.
I Reduci Evaristo Paladin, Francesco Giacuz, Pietro Minet, Zirio Libero Sacco, Armando Mazzer, Vito Biz, Rino Piai, Giovanni Capra, i Consiglieri Gilberto Loschi e Eusebio Tomasi, il Capogruppo Francesco Salvador, il capogruppo in carica di Pianzano Ronald Da Ros, le cui esequie si terranno domani alle 15.
Gli alpini caduti in missione: Francesco Vannozzi, Gianmarco Manca, Marco Pedone, Sebastiano Ville, Matteo Miotto, Luca Sanna, Massimo Ranzani.
I nostri soci (vedi elenco) Ci uniamo anche al dolore di quei soci che hanno perso dei loro familiari. A tutti coloro che non ci sono più, va il nostro pensiero ed il nostro ricordo. Siano in pace e sicuri che il patrimonio di valori che ci hanno lasciato, non andrà disperso.
Ripercorriamo ora, insieme, i momenti salienti dell’attività sezionale.
Il 2010 è stato l’anno in cui la nostra Sezione ha ospitato il CISA Convegno itinerante della stampa alpina e l’anno in cui la Sezione è stata più rappresentata in diverse occasioni.
Nel 2010, il nostro Vessillo, emblema che rappresenta l’intera Sezione, scortato dal Presidente, i Vicepresidenti o da Consiglieri, in quattro occasioni da Capigruppo ed in due da soci delegati per l’occasione, si è mosso dalla sua sede ben 119 volte, rappresentando tutti noi in diverse cerimonie e manifestazioni in varie parti d’Italia ed anche all’estero a Milovice. E’ stato presente otto volte ad esequie di Reduci.
La prima manifestazione del 2010 alla quale abbiamo partecipato è stato il raduno del Btg Cividale il 10 gennaio. Il 23 eravamo a Brescia per la commemorazione di Nikolajewka ed il giorno dopo domenica 24 alla nostra ben collaudata cerimonia a Solighetto. Il 28 la Sezione era presente a Cargnacco.
Il 6 febbraio, accompagnato dal Vicepresidente Danieli e da giovani Consiglieri, ho partecipato a Limena al periodico incontro dei Presidenti del Triveneto. Mercoledì 10, con la cornice di un tempo da bufera di neve, abbiamo partecipato alla solenne cerimonia presso la foiba di Basovizza. Sabato 13 i nostri giovani hanno collaborato in diverse farmacie della zona, alla raccolta farmaceutica. Lo stesso giorno altri giovani e non, hanno preso parte al campionato di sci di fondo in Val di Fiemme, e una delegazione sezionale era presente ad Isola del Gran Sasso.
Il 6 marzo, come da diversi anni, il GSA ha organizzato la gara di orienteering per le scuole medie. Il 7 marzo, l’appuntamento più significativo della nostra vita associativa, l’Assemblea di Sezione. Il verbale integrale è stato pubblicato su Fiamme Verdi.
Il 14 marzo, la Sezione è presente a Chions per la cerimonia dei Caduti del Galilea. Il 19-20-21 marzo la nostra Sezione ha ospitato il Convegno itinerante della stampa alpina. Grazie a tanti volonterosi ed in modo del tutto particolare a Claudio Lorenzet, l’organizzazione dell’evento è stata perfetta ed ha avuto unanime consenso ed il ringraziamento di tutti i partecipanti.
Il 28 alla commemorazione dei Caduti del Galilea a Muris di Ragogna, la Sezione rappresentata da nostri alpini e dal Vicepresidente Padoin. Il 27-28 Campionato di slalom a Cole(BG). Anche in questa occasione la nostra Sezione che, da decenni non partecipava, era rappresentata.
Sabato 10 aprile ricorreva il 25° anniversario del nostro impegno alla Nostra Famiglia e l’abbiamo ricordato con una sobria ma significativa cerimonia a Mareno. Il 16 eravamo presenti al cambio di comando alla Julia, mentre sabato 17 Italo De Candido presentava il suo ultimo libro “I primi alpini”. Domenica 18 il Vessillo era a Paganica.
Il primo maggio, la consueta marcia di primavera della Nostra Famiglia, con tre diversi itinerari ed il coinvolgimento di dieci nostri Gruppi. Il 2 maggio a Gemona cerimonia in ricordo degli alpini morti nella caserma Goi a causa del terremoto. Il 7-8-9 Adunata nazionale a Bergamo. Il 13 a Tolmezzo per il cambio del comandante, con una nutrita rappresentanza sezionale. Analoga cerimonia il giorno dopo a Belluno e il 20 a Vipiteno. Il 16 a Mansuè, gli alpini di Mareno si sono stretti attorno al Vicecapogruppo Angelo Lunardi che ha ricevuto l’ordinazione a Diacono con la presenza del Presidente e del Consigliere nazionale Geronazzo. Il 23 l’Assemblea Nazionale a Milano dove è stato riconfermato Presidente Corrado Perona. Lo stesso giorno a San Pietro di Feletto l’adunata sezionale. Cronaca ed immagini pubblicate sul nostro giornale. Per il futuro si dovrà fare maggior attenzione affinché le nostre cerimonie non coincidano con importanti appuntamenti nazionali. Il 29 maggio, all’Istituto Tecnico Industriale di Conegliano si è tenuta una cerimonia per intitolare la biblioteca al nostro vecchio Presidente Vallomj. Numerosi ex allievi presenti tra i quali il presidente emerito Basso.
Il 10 giugno un gruppo di giovani è presente con il vessillo sezionale alla cerimonia all’Ortigara con gli alpini in armi del 6° Alpini. Nei primi giorni di giugno, dando seguito alla richiesta delle suore clarisse di Gubbio, alcuni soci vi si sono recati a sistemare del materiale franato. A dir il vero, il luogo avrebbe avuto necessità di un intervento molto più consistente che però non era, per motivi diversi, alla nostra portata di volontari. E’ stato rimosso il materiale franato e ripristinato un muro. Ringrazio chi si è prodigato per questo intervento e tutti i Gruppi che ne hanno sostenuto le spese. Il 13 presenti alla cerimonia della sezione di Belluno dei gruppi dell’Alpago. Il 20 a Montaner - Acqui Terme - Sacile. Il 27 al Pramollo , al Contrin. Lo stesso giorno la Sezione era rappresentata a Piancavallo. Sempre il 27 alcuni soci di Sernaglia hanno partecipato, ben figurando, ad una gara di tiro.
L’11 luglio ecco sull’Ortigara, il 24 sui luoghi della memoria della Grande guerra a Collalto, il 25 in Adamello, il 30 a San Candido per la cerimonia di chiusura del corso della mininaia
Il 1 agosto Col di Lana.
Il 5 settembre al Bosco delle Penne Mozze e al Pasubio, il 12 al Premio fedeltà alla montagna e il 16 a Udine per la cerimonia della partenza della Julia per l’Afghanistan. La nostra Sezione era presente al completo, tutti i gagliardetti dei Gruppi, tanti Capigruppo e Consiglieri. Al termine della cerimonia, 3° Reggimento a.mon. e Sezione schierati, alla presenza del Presidente nazionale Corrado Perona e di molti Consiglieri nazionali, ho avuto l’onore di consegnare al col. Inturri la bandiera custodita dalla nostra sezione che era già stata in Afghanistan. Il 18 i giovani con il Vessillo sono sul Grappa ed il giorno dopo la nostra sezione fa la sua bella figura a Bassano al Raduno Triveneto. Il 22 abbiamo ricordato il nostro patrono San Maurizio a Falzè di Piave. Il 25 e 26 al Raduno del 4° raggruppamento ad Amandola. La trasferta organizzata dal responsabile della logistica Benedetti ha fatto sì che la nostra sezione fosse rappresentata in maniera consistente. Negli stessi giorni i nostri giovani sportivi partecipavano a Chiavenna al campionato di corsa in montagna facendosi onore. Il giorno 30 a Belluno cerimonia di conclusione della mininaia.
Il 1° ottobre a S. Candido medesima cerimonia. Il 3 ottobre la nostra sezione era rappresentata anche ad Asti al raduno del 1° Raggruppamento. Nello stesso giorno, appuntamento sezionale a Corbanese per il Trofeo di bocce, ben riuscito, salvo la mancata presenza di Consiglieri e Capigruppo. Su questo ho già espresso a suo tempo con una lettera le mie considerazioni. Il 10 a Susegana Raduno sezionale, e a Mestre la Madonna del Don. Valgono le stesse considerazioni fatte sopra per la coincidenza di più manifestazioni nello stesso giorno. A Sernaglia il 15 abbiamo celebrato l’anniversario delle Truppe Alpine. Il 17 eravamo Darfo Boario per il raduno del 2° Raggruppamento. Il 24 a Milano per la riunione dei Presidenti. Quel giorno abbiamo ricevuto delle direttive nazionali inerenti la vita associativa ed il futuro che prontamente ho girato ai Capigruppo ed ai Consiglieri. Se i Capigruppo, recalcitrando un po’, hanno compiuto i loro adempimenti, non posso dire altrettanto dei Consiglieri. Il 30 e 31 abbiamo partecipato all’80° del Gruppo di San Pellegrino Terme.
Il 4 novembre Lino Chies ed altri soci rappresentano la Sezione a Milovice, la sezione è pure presente a Redipuglia. Il 5 il Vessillo era presente al monumento di Costa. Il 7 al nostro museo, apertura nuova mostra tematica sull’Afghanistan. Il 27 a Fossa inaugurazione della Chiesa. Da ricordare il contributo della nostra sezione all’arredo della 33a casa del villaggio alpino. A Gaiarine il 60° di fondazione del Gruppo: esempio di come, sobriamente, si può celebrare un anniversario tanto importante.
Lo stesso giorno l’ormai consueta colletta alimentare ben riuscita.
Il 4 dicembre abbiamo avuto l’annuale cena sezionale a Pieve di Soligo. La vigilia di Natale al Bosco, momento di preghiera e riflessione. Abbiamo concluso il 2010, promotori i gruppi di Codognè e Vazzola, con una visita a mons. Domenico Perin per il suo 93° compleanno.
PROTEZIONE CIVILE
Con i 40 nuovi volontari provenienti dai Gruppi di Sernaglia della Battaglia, Fontigo e Falzè di Piave, l’Unità conta ora 127 volontari.
In sintesi ecco le attività svolte nel 2010:
Presenti con una settantina di volontari alla quinta edizione della Maratona di Treviso.
Nell’ambito della prevenzione, in supporto alla Polizia Locale di Conegliano per la chiusura del traffico del centro cittadino per il problema delle PM10polveri sottili.
Diversi volontari hanno sfilato all’Adunata nazionale di Bergamo con il blocco della protezione civile.
Riiscrizione triennale all’Albo Regionale del volontariato.
A novembre, su richiesta del Comune di Pieve di Soligo le squadre di Pieve e Refrontolo sono intervenute per svuotare parte del Municipio e alcune abitazioni allagate dalla piena del fiume omonimo.
Su richiesta del coordinatore triveneto, una squadra composta da 3 volontari sono stati impegnati a Verona per svuotare abitazioni allagate dalla esondazione dei fiumi.
Una squadra di 8 volontari è stata a Motta di Livenza per monitorare il livello del fiume per il pericolo di esondazioni.
Nell’ambito della prevenzione una ventina di volontari in una mattina hanno ripulito le mura di cinta del castello di Conegliano.
A metà novembre il comune di Conegliano ci ha consegnato le chiavi del nuovo deposito di via Maggiore Piovesana vicino alla caserma dei Vigili del Fuoco dove saranno ricoverati i due mezzi in dotazione.
I volontari della Protezione civile sezionale ringraziano i Capigruppo e i loro Alpini che li hanno ospitati per le periodiche riunioni bimestrali. In tutte le sedi di Gruppo, sono stati accolti nel più totale spirito alpino.
CONVENZIONI: Sono state rinnovate le convenzioni per le attività di protezione civile con i comuni di Refrontolo e San Vendemiano. Firmata una nuova convenzione con il comune di Sernaglia della Battaglia e creata la locale squadra comunale ANA di protezione civile.
In materia di protezione civile la legislazione impone alle Istituzioni Locali di dotarsi di una propria struttura di protezione civile e di raccordarsi con associazioni di volontariato pronte a intervenire nel caso di emergenze pubbliche. A proposito di squadre comunali faccio presente che la nostra è una struttura piramidale e gli ordini sono diramati a cascata, le squadre non sono autonome come qualcuno pensa, ma sono dipendenti dall’Unità sezionale e le richieste di intervento da parte delle Istituzioni locali convenzionate devono sempre essere inviate alla Sezione; inoltre, agli estranei non è concesso dare disposizioni ai volontari.
Spesso alle squadre viene chiesto di fare delle attività che nulla hanno a che vedere con le attività di protezione civile, l’art. 9 del Regolamento nazionale della Protezione civile dell’ANA, al primo comma recita:“L’organizzazione di P.C. ANA può essere impegnata per interventi di prevenzione, previsione, soccorso e ripristino della normalità, a seguito di calamità naturali, o calamità derivanti dall’attività umana.”
Solo se si rispettano le procedure, si evita di trovarsi ad affrontare situazioni dove tutti chiedono di tutto e tutti pensavano di poter chiedere di tutto. La realtà del volontariato dell’ANA è straordinaria, tutti danno il massimo del loro impegno.
A proposito dei mezzi, per chiarire una volta per tutte l’utilizzo che ne deve essere fatto, per evitare delle inutili ed assurde polemiche come è accaduto l’anno scorso, faccio presente che la Sede Nazionale ha inviato a tutte le Sezioni le disposizioni per l’utilizzo dei mezzi, i quali devono sempre essere utilizzati esclusivamente per le attività connesse con la protezione civile e non per altri scopi.
Faccio presente che alla consegna del pulmino, è stata firmata alla Regione del Veneto la dichiarazione per l’utilizzo. Al punto 8 si legge: “Le dotazioni potranno essere utilizzate nell’ambito operativo territoriale della Sezione di Conegliano e comunque nel territorio della Regione del Veneto. Per l’utilizzo delle dotazioni ad di fuori del Veneto, dovrà essere richiesto apposito nulla osta alla Regione, in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile”. Sempre in merito all’utilizzo del mezzi, la Prefettura di Treviso in una sua nota inviata a Comuni e alle Forze dell’Ordine segnala: “occorre infine segnalare le possibili conseguenze penali dell’uso improprio dei mezzi, delle risorse e delle insegne del Servizio, in relazione a quanto previsto dall’articolo 316bis del codice penale (malversazioni ai danni dello Stato), nonché dall’articolo 498 del medesimo codice penale”. Ulteriore e non trascurabile profilo è l’indebita distrazione di mezzi e risorse, per l’acquisizione e gestione dei quali in molti casi sono stati erogati contributi pubblici. A noi poco importa se altre Sezioni fanno uso improprio dei mezzi, noi rispettiamo le regole impartite.
ATTIVITA’ IN PROGRAMMA: Oltre all’esercitazione triveneta i volontari saranno impegnati in due esercitazioni che si terranno con molta probabilità a Codognè e Sernaglia della Battaglia e, saranno organizzati dei corsi di formazione per i volontari.
FIAMME VERDI
Il giornale sezionale gode di discreta salute, nonostante il 2010 abbia fatto riscontrare notevoli aumenti dei costi di spedizione. Per risparmiare è stata fatta una revisione del numero degli abbonamenti in omaggio ed è stato fissato in 48 pagine, oltre la copertina, il numero massimo delle pagine per ogni numero del giornale.
Per sostenere Fiamme Verdi sarebbe auspicabile una maggiore sensibilità da parte dei Gruppi. Un terzo dei Gruppi, nel 2010, non ha fatto alcun versamento in favore del giornale. Versamento che non è certo obbligatorio da parte dei Gruppi ed è auspicabile che questo rimanga facoltativo, anche per misurare il grado di affezione dei Gruppi verso il loro giornale.
Per il 2011 c’è l’impegno a migliorare il collegamento tra la Redazione di Fiamme Verdi e i Gruppi, mediante l’utilizzo della posta elettronica e con incontri su tematiche specifiche. Questo per creare un maggiore senso di appartenenza verso lo strumento di informazione che la Sezione si è data nel maggio del 1961, esattamente 50 anni fa. Nel maggio del 1961 l’allora presidente sezionale Guido Curto scriveva: «FIAMME VERDI rappresenta un mezzo di collegamento moderno ed efficace tra tutte le unità della Sezione, messaggero di notizie di carattere organizzativo e formativo, rammentatore di ricordi della passata ed indimenticabile naja scarpona, portavoce delle nostre idee tanto semplici quanto sublimi, difensore degli insostituibili ideali di Patria, fraternità, amore e comprensione nazionali ed internazionali».
E’ a questi ideali che Fiamme Verdi fa ancora riferimento e si sforza di farlo numero dopo numero. L’auspicio è che tutti i Gruppi possano partecipare alla vita del giornale e che le idee degli alpini possano cementarsi nella nostra società, che ne ha davvero bisogno.
GRUPPO SPORTIVO
Prima di riassumere brevemente le gare a cui abbiamo partecipato ringrazio i nostri “giovani”: Morbin, Dal Pos, Visentin sempre presenti alle manifestazioni sportive sezionali con la gara di fondo a Tesero, e Daniele Danelutti presente alla gara di slalom gigante a Bergamo.
Nella corsa in montagna a Chiavenna il numero di partecipanti è stato il più numeroso e abbiamo conquistato il podio grazie a Gianpaolo Papes del gruppo di Vazzola. La sezione era presente con 13 concorrenti di solo 8 gruppi su 30, e questo dovrebbe farvi riflettere molto.
Spesso mi viene detto dai capigruppo che non hanno nessuno o che non sanno dove trovare gli atleti, ma vi posso garantire che ci sono tra i vostri soci diversi atleti. Mancano all’appello anche dei tiratori (pistola e carabina) e quest’anno la gara nazionale di tiro a segno sarà a Vittorio Veneto.
Una annotazione per quanto riguarda lo sci alpino: ci sono fra i nostri gruppi ben quattro società di sci e proprio per questo mi sembra impossibile che tra di loro non ci sia alcun alpino.
Se pensate che queste attività vi richiedano tanto tempo, vi sbagliate, perché le domeniche occupate saranno solo una o due al massimo all’anno.
Il prossimo anno poi, le gare si svolgeranno tutte in cinque giorni a Falcade. La gara di staffetta in montagna si svolgerà invece a settembre a Pederobba, dove dobbiamo essere presenti con il maggior numero di partecipanti possibili.
Ringrazio i gruppi di Vazzola, Susegana, San Vendemmiano, Codognè, Santa Lucia, Santa Maria, Parè e Sernaglia, sempre presenti alla chiamata da parte della sezione.
TROFEO DI BOCCE: Intitolato al comm. Alfredo Battistella, quest’anno si è tenuto presso il Gruppo di Corbanese e si è svolto secondo il nuovo regolamento, condiviso dai partecipanti.
MUSEO
L’attività del museo è stata caratterizzata da queste attività:
Collaborazione con centro studi ANA: consegnata la documentazione richiesta per la fase 2, classificazione dei musei, costituita da organigramma, attività svolte, fotografie; approntato lo statuto. Il museo verrà inserito nel sito web della rete museale ANA. In settembre si è partecipato allo specifico incontro a Marostica.
Partecipazione al progetto interprovinciale “Tutela grande guerra”: predisposta la documentazione richiesta dalla fondazione Mazzotti, incaricata dalla Provincia di Treviso, per la classificazione dei musei. Si tratta di informazioni circa l’organizzazione del museo in riferimento alla legge regionale del Veneto n° 50/1984 - norme in materia di musei. La fondazione ha poi pubblicato un libro ed organizzato un sito web, dove sono presentati e descritti tutti musei delle provincie coinvolte; vi figura anche il nostro. Abbiamo partecipato all’incontro di Pieve di Livinallongo, per illustrare quanto sopra. La classificazione del museo e dei suoi reperti non trova la nostra condivisione; in un incontro con il direttore della fondazione Luca Baldin si è accertato che la valutazione attuale deriva dalla mancanza del riconoscimento del museo da parte della Regione. Per ovviare a questa situazione è stato avviato l’iter presso il Comune.
Mostre: In concomitanza al CISA, è stata allestita una mostra articolata a “isole”, utile a dare una dimensione della capacità espositiva e della disponibilità di materiale; si sono verificati incontri molto interessanti, sia tecnici che umani.
In concomitanza della mostra del Cima, nei giorni di sabato e domenica, l’orario di apertura è stato esteso anche al mattino, e segnalato sulla locandina; i visitatori equivalenti sono calcolati in circa 7000; numerosi gli stranieri. Le visite accompagnate si sono sempre concluse con complimenti e acquisizione di pubblicazioni.
In occasione del ritorno in Afghanistan della brigata Julia, è stata allestita una mostra fotografica con materiale fornito dalla medesima.
Esposto un quadro che riporta lo “scopo” del museo e ne rappresenta il motto.
Esposto un quadro per ricordare in modo permanente l’intervento delle truppe inglesi, francesi e statunitensi in Italia, nel novembre 1917 a seguito della battaglia di Caporetto; il fatto è stato segnalato alle relative ambasciate.
Attività di gestione: sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:
- autonomia finanziaria attraverso la ricerca di sponsor i cui loghi sono esposti all’ingresso del museo in uno specifico espositore.
- attività di didattica presso scuole medie del circondario; perfezionato il contratto con una agenzia educativa, per un programma che coinvolge anche la sede del museo.
- mostra celebrativa del 150° dell’unità d’Italia: iniziata la progettazione e la ricerca di materiale espositivo.
SEDE
Nel corso del 2010 sono stati ultimati i lavori previsti negli anni precedenti, tutto questo ha fatto sì di poter disporre nella veranda di un’altra caratteristica e bella sala per riunioni che è stata arredata. E’ stato sistemato e catalogato l’archivio e la biblioteca. Un ringraziamento a coloro che, raccogliendo l’invito che feci lo scorso anno, si sono dedicati a questo compito.
MADONNA DELLA NEVE
Ci è stata data in custodia, ed il Gruppo Città provvede alla sua periodica apertura. Quest’anno ha avuto necessità di una manutenzione straordinaria.
TAVERNA
Non possiamo fare a meno di ringraziare il Taverniere, per la sua preziosa collaborazione nella preparazione dei prodotti offerti ai soci e durante i rinfreschi. Rinnoviamo l’invito a tutti i soci della Sezione di Conegliano a frequentare la taverna ed ai Gruppi di tenervi un consiglio almeno una volta l’anno concludendo gli incontri in allegria.
FANFARA
La fanfara, ente autonomo, nell’anno appena trascorso, ha accompagnato le nostre attività alle manifestazioni indette dalla Sezione e dei gruppi, portando alto il nome della Sezione anche nelle province vicine. La sua attività e la partecipazione a cerimonie anche fuori dal nostro territorio è sempre più richiesta.
Il suo Presidente vuole fare appello a tutti affinché si possa trovare nuovi giovani, amanti della musica, da inserire nell’organico. Lancia una proposta: una serata fanfara e coro, vale a dire: Alpini – Musica – Amicizia.
CORO
Il coro ANA Bedeschi di Gaiarine oltre che alla partecipazione del centenario del Gruppo Conegliano, alla sfilata all’adunata nazionale, ha continuato la propria attività presso i gruppi e le scuole dove propongono cultura alpina anche attraverso il canto, ha in programma per sabato 11 giugno una serata a S. Francesco.
GIOVANI
Non sono molte, come numero, le attività dei giovani della nostra Sezione, organizzate nel 2010, ma molta è stata la passione con la quale sono state vissute, poiché tutte di elevato spessore e valore associativo.
Sono stati presenti all’Ortigara, sul Grappa, sull’Adamello e sul Pasubio.
Hanno organizzato la raccolta del farmaco in 16 farmacie del comprensorio Coneglianese e Quartier del Piave con due giovani per ogni farmacia.
A grandi linee abbiamo ripercorso il cammino fatto dalla Sezione nel 2010.
Ma la vita associativa, le attività dei Gruppi in campi diversi, come la cultura, l’assistenza morale e materiale, la conservazione dell’ambiente, sono innumerevoli e se pur fatte da singoli Gruppi, insieme concorrono ad incrementare quel consenso morale che gode la nostra associazione e, seppur non evidenziate, fanno parte integrante della relazione morale.
Una nota stonata su quanto di bene fa la nostra associazione mi è pervenuta i primi giorni dell’anno da qualche socio che commentava in pubblico le vicende dell’Afghanistan. Ho avuto più di una occasione per esprimere il pensiero della sezione su questo argomento, ma lo ripropongo oggi a tutta l’Assemblea.
L’origine e la natura dell’ANA, è quella di una associazione d’Arma, come la Marina, l’Aeronautica, i Bersaglieri e tante altre e che valorizza tale caratteristica operando nel campo del volontariato, della cultura, della protezione civile, dello sport, dell’assistenza morale e materiale e dello svago, senza però identificarsi con alcuna di queste attività.
Gli scopi della nostra associazione, sono chiari :
-Tenere vive e tramandare le tradizioni degli alpini, illustrarne le glorie e le gesta.
- Rafforzare tra gli alpini i vincoli di fratellanza nati dall’adempimento del comune dovere verso la Patria.
- Promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale.
- Collaborare con le pubbliche amministrazioni in occasioni di catastrofi o calamità naturali.
Le nostre azioni … il nostro parlare … non può che essere quello di sempre.
Quindi in merito agli alpini morti, NESSUN alpino PUO’ PERMETTERSI di fare a proposito affermazioni come quelle sentite: “sì … sì … ma il loro è un lavoro come un altro … e sono anche ben pagati”. Forse che gli oltre mille morti ogni anno sul lavoro, non ricevevano lo stipendio? E per questo non meritano considerazione?
TUTTI siamo tenuti a non dimenticare chi è morto per compiere il proprio dovere … sul posto di lavoro … tra le forze dell’ordine … nell’esercito, senza alcun distinguo.
Per quanto ci riguarda, come è sempre stato, lo sarà anche per l’avvenire: i nostri Caduti dell’Ortigara, della Grecia, della Russia, di Cima Vallona e dell’Afghanistan, saranno sempre onorati dalla nostra associazione.
L’avevo accennato all’inizio di questo mio intervento, è l’occasione questa, per fare qualche considerazione personale su questi tre anni.
Prima di tutto voglio ringraziare Claudio per il suo impegno diurno e notturno: i sei Vicepresidenti che si sono alternati al vertice della Sezione, il direttore di Fiamme Verdi, il comitato del Museo, il coordinatore di Protezione civile Danieli per aver tenuto sempre fermo il timone della natura e scopi della P.C. A.N.A., la segreteria, il taverniere, gli alfieri che con il loro servizio hanno reso presente la Sezione anche nei luoghi più impensati, i Capigruppo che con il loro impegno assicurano continuità alla nostra associazione, i Consiglieri. Il consigliere nazionale Nino Geronazzo che non ci ha mai fatto mancare il suo contributo.
Sono stati tre anni di:
IMPEGNO giornaliero nell’affrontare situazioni, problemi e richieste più diverse, fatte da singoli soci e non, da Enti ed associazioni varie e nel partecipare alle troppe cerimonie funebri.
RINUNCE agli hobby ai quali ho sempre tenuto, al mio tempo libero, agli affetti familiari ed al lavoro in altre associazioni alle quali mi ero sempre dedicato.
ONORE nell’aver rappresentato la nostra Sezione.
SODDISFAZIONI nell’aver avuto modo di lavorare con persone, pur diverse, ma con lo stesso spirito alpino. Aver sentito un capogruppo dire ai suoi soci che oltre alle manifestazioni di gruppo dobbiamo partecipare a tutte le manifestazione che la sezione proporrà.
Soddisfazione nell’aver, insieme a pochi altri, risolto, andando fino alla radice, problemi tra soci,tra soci ed associazione che da troppi anni turbavano la stessa vita della Sezione.
Soddisfazione nel constatare che i giovani ci sono; che il loro modo di comunicare e d’agire è diverso da quello della mia generazione, ma che se fai in modo che possano trovare spazio, sanno come muoversi ed anche bene.
AMAREZZA nell’aver ricevuto, non critiche, ma attacchi personali circa la conduzione della Sezione, quasi che il Presidente ne sia il monarca assoluto.
Rievocare gli avvenimenti, anche solo i più importanti, di questi tre anni, sarebbe come riprendere le relazioni fatte gli anni scorsi. Pensando solo al CISA, al raduno del “Conegliano” ed alle varie mostre al Museo, posso dire solo che in questi anni la Sezione ha continuato a crescere nell’impegno e nella qualità delle iniziative.
FARE il Presidente non mi è stato poi così difficile data l’esperienza accumulata in 45 anni. Le prese di posizione, a volte radicali, le ho sempre avute in vista di una corretta vita associativa e comunque sempre secondo lo Statuto.
ESSERE il Presidente di una bella Sezione come la nostra … è un’altra cosa. Vuol dire che ognuno si riconosce nel suo modo di pensare, di parlare, di agire e quindi gli si attribuisce l’autorità di tale carica ed il Presidente beneficia di tale autorità a prescindere dalle azioni che deve compiere. A me questo non è successo.
E’ comprensibile l’aspettativa dei soci che il Presidente sia onnipresente. Agli incontri ed alle cerimonie più importanti ho cercato di non mancare. Meno comprensibili sono, invece, i rimproveri: “come mai non eri presente in tale circostanza?”. Ed allora spontaneo mi viene da dire: come mai non ti ho visto accompagnare al camposanto il tal Reduce o quell’altro alpino? Eppure i nostri orari di lavoro sono gli stessi, quelli dell’Inps. E’ normale che ognuno di noi abbia anche altre incombenze personali che a volte non si possono conciliare. I compiti ed i doveri, anche di rappresentanza, del Presidente, li ho sempre avuti chiari in mente.
Il 24 dicembre, come ogni anno, un momento informale, carico di significato per ricordare i nostri Caduti al Bosco. Da tempo, non potendo essere presente, avevo dato disposizioni affinché la Sezione fosse rappresentata dai Vicepresidenti con Vessillo. E’ stata rimproverata la mia assenza perché c’era il Presidente nazionale. A parte il fatto che, comunque non potevo essere presente, la presenza anche a titolo privato del Presidente nazionale, doveva essere segnalata al Presidente di sezione. Non voglio pensare che lo sia stato fatto apposta, ma in ogni caso denota poca considerazione della Sezione e del ruolo del suo Presidente.
Come gli anni scorsi, anche quest’anno la Sezione, grazie ai volonterosi che si sono prestati, è stata ben rappresentata anche nei raduni degli altri raggruppamenti, a L’Aquila ed in tante altre cerimonie che ho prima citato.
Più di una volta, in questi tre anni, si è sentito mormorare che il Presidente , con il suo fare, provocava la disgregazione della Sezione. Le iniziative ed i provvedimenti adottati sono sempre stati fatti con l’approvazione del Consiglio direttivo, mai dal solo Presidente. Tra i compiti assegnati al Presidente della Sezione, vi è quello di garante dell’applicazione dello Statuto e dei Regolamenti nazionale e di Sezione. Se nello svolgere questo compito, vi è parso che sia andato oltre i limiti, non è colpa mia, lo sapevate già, dovevate scegliere un Presidente più accomodante.
Al nuovo Presidente l’augurio che riesca a districarsi nel compito che l’attende, accontentando tutti, ma soprattutto a conservare ed accrescere l’immenso patrimonio morale rappresentato dalla nostra associazione.
Ringrazio tutti gli alpini che hanno collaborato in questi anni, mi auguro che in futuro, di me, si dica soltanto: “ha servito la nostra associazione con fedeltà ed onore”.
Grazie a tutti.
Lunga vita alla nostra bella Sezione !!
Gen. Gadia: Il presidente ha parlato come un padre di famiglia. Come il soldato poteva lamentarsi e brontolare e il superiore doveva accettare anche il mugugno, anche in questa grande famiglia succede lo stesso, ma ciò non toglie assolutamente nulla all’operato del nostro Presidente che ha fatto una relazione ineccepibile. Sta a voi con la vostra collaborazione, o al nostro vecchio presidente, o al prossimo, perfezionare quest’opera d’arte.
5. Relazione finanziaria 2010 e bilancio di previsione 2011.
Il tesoriere Claudio Lorenzet espone il bilancio consuntivo. Dal Bilancio consuntivo possiamo evidenziare che l’introito da tesseramento è abbondantemente sopra le previsioni perché il numero dei soci si è mantenuto stabile rispetto all’anno precedente. Alla voce Fiamme Verdi, le maggiore spese dovute alla spedizione postale sono state controbilanciate dalle generose offerte pervenute dai gruppi, dai soci e dall’introito della pubblicità. La Protezione Civile, il Gruppo Sportivo, il Museo, hanno centellinato le spese. Con questi risparmi abbiamo potuto sostenere la spesa straordinaria per la manutenzione della Madonna della Neve. Un plauso va anche a tutti i componenti del Consiglio sezionale che si accollano le spese delle trasferte per rappresentare noi tutti, per rappresentare la Sezione di Conegliano in giro per l’Italia. L’onore e l’onore per l’organizzazione del Convegno Itinerante della Stampa Alpina è stato sostenuto con l’apporto di varie ditte, soci, gruppi, privati, che hanno messo a disposizione i loro prodotti e i loro impianti. Per l’Afghanistan abbiamo partecipato alla raccolta fondi per la costruzione di un ospedale, fondi che abbiamo trasferito al 3° Rgt.a.mon. di stanza a Herat anche tramite la sezione di Udine. Con l’acquisto di nuove sedie e tavoli abbiamo rinnovato il fatiscente arredamento della sede, che adesso ha una anche una nuova sala per le riunioni.
6. Relazione dei Revisori dei Conti.
Il giorno 01 del mese di febbraio dell’anno 2011 alle ore 20.00 si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti, presso la sede della Sezione ANA di Conegliano in Conegliano (TV) – Via Beccaruzzi n.17 – per l’analisi dei rendiconti relativi all’anno 2010.
Sono presenti: Dal Cin Gianantonio Presidente, Tomasi Franco e Breda Claudio Revisori effettivi, Soneghet Fabio e Giacomini Marco Revisori supplenti. Assiste il tesoriere Claudio Lorenzet.
Apertasi la seduta, il Presidente dei Revisori dei Conti da lettura al bilancio consuntivo redatto dal Tesoriere. Viene quindi confrontato il bilancio consuntivo 2010 con il bilancio preventivo per lo stesso anno ed analizzate le differenze.
Viene dato atto che durante i controlli trimestrali effettuati nel corso del 2010 sono state controllate a campione alcune registrazioni contabili, confrontandole con le pezze giustificative. Il controllo, effettuato con il metodo a campione rappresentativo, ha evidenziato la corrispondenza delle pezze giustificative con la contabilità e non sono state rilevate anomalie nelle registrazioni contabili.
Si apre quindi una breve discussione, al termine della quale il Collegio dei Revisori dei Conti DELIBERA di approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 così come redatto dal Tesoriere.
Conclusa la discussione, la seduta si chiude alle 21.30 previa redazione, lettura ed approvazione del presente verbale. I Revisori dei Conti.
7. Determinazione della quota associativa per il 2011.
La quota sociale spettante alla Sezione rimarrà di Euro 6,00, alla quale sarà aggiunta la quota richiesta dalla sede nazionale oggetto di delibera dell’assemblea nazionale di maggio. L’assemblea approva all’unanimità.
8. Nomina di 9 delegati all'Assemblea Nazionale.
Oltre al Presidente sezionale, di diritto, l’assemblea nomina n. 8 delegati, Giuseppe Benedetti, Rino Furlan, Pierferdinando Dalla Rosa, Marsilio Rusalen, Giovanni Gasponi, Renzo Bazzo, Gianni Fasolo, Gino Pellegrini. L’assemblea approva.
9. Approvazione del Regolamento Sezionale.
Viene messo all’approvazione dell’assemblea il nuovo regolamento sezionale, che rivisto nella sua organicità, presenta un’unica variazione sostanziale rispetto a quello precedente: l’inserimento dell’articolo riguardante i soci aiutanti.
Il presente regolamento è stato fatto in maniera più esplicativa, chiara ed organica rispetto al precedente, nulla di rivoluzionario.
Giuseppe Benedetti, delegato del Gruppo di Codognè, chiede la parola per proporre all’assemblea l’approvazione del regolamento senza l’articolo che prevede i consiglieri onorari, perché nessun socio alpino debba avere un titolo onorifico nella nostra associazione. Tanti sono i soci alpini della sezione che si sono particolarmente distinti nelle attività svolte in ambito nazionale, di sezione e di gruppo e che hanno ricoperto cariche istituzionali associative. Una volta terminata la carica devono ritornare ad essere soci alpini, tutti allo stesso livello, senza onorarsi di alcun titolo.
Il presidente dell’Assemblea legge l’articolo in questione: “Art. 24. – In deroga al numero prefissato di Consiglieri Sezionali e/o di Gruppo, i rispettivi Consigli potranno nominare membri degli stessi, a titolo onorifico, Soci Alpini che si siano particolarmente distinti nella vita della Sezione o di Gruppo o in ambito nazionale. Le eventuali nomine dei Consiglieri onorari di Sezione o di Gruppo, nel numero massimo di tre, dovranno essere ben motivate ed avere l’avallo di almeno i due terzi dei componenti i Consigli stessi. I consiglieri onorari possono partecipare alle riunioni dei rispettivi Consigli senza diritto di voto.”
La proposta Benedetti viene approvata a maggioranza con 7 astenuti.
Giuseppe Benedetti spiega che il titolo onorifico non è previsto a livello nazionale, è stato introdotto a suo tempo durante la Presidenza Gai; ora che stiamo approvando il nuovo regolamento chiede che lo stesso venga eliminato. La nostra associazione prevede che siamo tutti uguali, le cariche gerarchiche vanno rispettate, ma una volta che si scade dalla carica si ritorna nei ranghi, alpini tra alpini.
Rimesso in votazione, nessuno contrario, la proposta Benedetti è approvata.
Masutti chiede se una volta approvato il regolamento un consigliere onorario decade o no.
Il presidente dell’assemblea risponde che secondo la sua opinione dovrebbe decadere, non essendo più previsto, comunque saranno chiesto chiarimenti alla commissione legale nazionale tramite il consigliere nazionale Nino Geronazzo.
Masutti rileva che né in consiglio direttivo, né nella riunione dei capigruppo è stato discusso di lasciare o togliere l’articolo riguardante le cariche onorifiche.
Bozzoli replica che il consiglio direttivo della sezione ha preso in esame il regolamento precedente, ed ha aggiunto solamente la norma riguardante i soci aiutanti, lasciando invariato tutto il resto, e così lo ha varato. È stato consegnato ai capigruppo durante la riunione e i capigruppo non hanno fatto alcun rilievo. Adesso è l’assemblea che lo deve approvare in una maniera o nell’altra. La proposta odierna non arriva dal consiglio direttivo ma da un delegato all’assemblea ed è nelle sue prerogative.
Floriano Zambon, vicepresidente provincia Treviso: Una associazione senza dialettica è un corpo morto. Sono sicuro che Battista Bozzoli è stato puntale e stimolante sui contenuti. Gli Alpini rappresentano uno spaccato importante della comunità trevigiana, uno spaccato positivo, rappresentano quella associazione di riferimento capace di essere maestra tra tutte le associazioni. L’attività spazia a 360 e le informazioni che riguardano l’associazione degli alpini devono essere veicolate dal punto di vista informazione e dell’immagine per quelle che sono. L’impegno principale rimane l’attività istituzionale specifica dell’associazione: essere custode e garante dei valori di cui è detentrice, nella tradizione. Anche la sezione Conegliano ha contribuito a fondare il nuovo mondo della Protezione Civile: lo straordinario Presidente Bertagnolli e lo straordinario sottosegretario Zamberletti di fronte alla catastrofe del Friuli hanno avuto la capacità e la lungimiranza di capire che erano cambiate le cose nell’assetto sociale e c’era la possibilità di disporre di una forza straordinaria. Ricordo un’esercitazione del 1986 sul greto del Piave a Maserada che portò a una polemica furibonda. Da allora ad oggi le cose sono cambiate molto e ora gli alpini sono considerati una punta di diamante nell’ambito della protezione civile. Nella cultura, anche la sezione di Conegliano si distingue con messaggi culturali di altissima qualità. Il Museo, fatto con un gradissimo sforzo, è un simbolo importante che gli alpini hanno dato alla Città di Conegliano. I cittadini di Conegliano e di tutti i comuni che fanno parte di questa Sezione, transitando sulla passerella riconoscono che infrastrutturalmente è stata fatta una grande opera, ma al tempo stesso riconoscono che quello che culturalmente viene proposto è di altissima qualità.
Fra qualche anno ci sarà il centenario della grande guerra. Su questo ci dobbiamo impegnare per la nostra stessa ragion di essere; considerato che siamo soltanto dei gestori e dei custodi del futuro nostro e dei nostri figli, dobbiamo ottimizzare e capitalizzare per quanto possibile quello che ci deriva anche da esperienze così negative come è stata la grande guerra per il nostro territorio. Ricordo che Conegliano stava dall’altra parte: momento triste e drammatico oltre che per le amate anche per le popolazioni.
Rilancio un impegno dei presidenti di questa provincia perché si torni al tavolo per una adunata di territorio, sui luoghi della grande guerra, sui luoghi di questo lungo fronte, che è stato determinate anche per quello che è successo successivamente intorno alla nostra Patria e all’unità nazionale di cui tanto si parla oggi.
Il 17 di marzo, come il ricordo della grande guerra, come già avviene per la Giornata del ricordo e della memoria, sia una data cui riflettere serenamente su glorie e miserie di questa lunga storia.
Mi fa piacere che tra le cose che la sezione e i gruppi hanno organizzato in questo periodo ci sia anche il ricordo a Pietro Maset, Medaglia d’Oro di questa sezione, mio compaesano, iniziativa lodevole che entra sempre nella logica del ricordo e della memoria, non per essere nostalgici ma trarre dalla memoria e dal ricordo linfa per il futuro. Alpini non solo passato, ma presente e anche futuro.
Nino Geronazzo, consigliere nazionale: Vi parlo della comunicazione diramata dal Presidente Perona su cosa fare il 17 marzo: Il CDN chiede sia fatta una brevissima cerimonia di 15-20 minuti, alzabandiera presso la propria sede, nessun discorso, lettura del messaggio del Presidente nazionale. Un modo per esprimere un doveroso atto di omaggio al nostro Tricolore, poi ognuno parteciperà alle manifestazioni delle amministrazioni comunali.
In riferimento alla polemica sulla decisione dell’assemblea dei delegati dello scorso anno per l’inevitabile aumento dei 2,50 Euro: a marzo 2010 le tariffe di spedizione agevolate sempre praticate a circa 8.000 realtà nazionali vengono di colpo abolite. A maggio ne abbiamo preso atto e l’assemblea ha deliberato l’aumento. Anche le sezioni hanno dovuto subire questo aggravio di costi. Potevamo ridurre le copie dell’Alpino (proposta subito bocciata dal CND) o cercare qualche altra modalità distributiva, che non è stata trovata. Ora il tesoriere e il Comitato di direzione de L’Alpino dopo vari incontri con le Poste Italiane hanno sottoscritto un nuovo contratto commerciale, venendo così annoverati tra i grandi utenti. Risparmieremo per questo 0,50 Euro, che resteranno alle sezioni come linfa per coprire i costi di spedizioni del giornale locale che non gode di questo contratto nazionale.
Per l’Alpino di marzo è stato fatto un nuovo contratto con tipografia e poste. Consegna alle poste il 3-4 del mese. Il giornale dovrebbe arrivare a casa tra il 10 e il 14 del mese. Il 24 del mese prima si può leggere già in rete. Segnalateci a mezzo della sezione eventuali ritardi.
Abbiamo già data inizio alle attività connesse con l’adunata di Bolzano, un mese fa è stato costituito il comitato, siamo stati ospiti delle istituzioni di Bolzano per presentare formalmente le nostre finalità per l’adunata nazionale. Inonderemo di tricolori la provincia, nel rispetto delle tradizioni, alle autorità abbiamo detto che qui siamo in Italia, non siamo mossi da nessuno spirito di rivalsa o polemico, vogliamo vivere l’adunata in completa armonia e serenità. Speriamo che dopo novant’anni certe cose siano veramente superate.
Su questo numero l’editoriale di Vittorio Brunello risponde al ventilato spostamento del Monumento all’Alpino di Brunico. Se ci sarà uno spostamento in una collocazione più prestigiosa questo verrà concordata con l’associazione nazionale alpini.
Guido Buso: Vi parlo degli impegni del Coro Ana Giulio Bedeschi che in tante circostanze ha fatto sentire la sua voce, quella dello spirito dell’alpino, dell’anima trasportata sull’armonia delle note, ci racconta delle storie d’amore e di vita comune ma anche di dolore, di vita militare, di guerra. Ormai da diversi anni, sposando una iniziativa promossa dalla Regione Veneto, il coro ha intrapreso un percorso educativo didattico di diffusione della cultura alpina fra i giovani del Veneto, proponendo queste lezioni concerto nelle scuole secondarie della provincia di Treviso.
I nostri impegni per 201 sono: sabato 26 febbraio scuola media Pianzano, sabato 12 marzo scuola media di Orsago, sabato 9 aprile scuola media Gaiarine. A tal proposito abbiamo sempre invitato le autorità, il presidente sezionale, i capigruppo della zona e tutti gli alpini che vogliono assistere a queste lezioni concerti che a nostro avviso meritano di essere viste, non solo per i canti ma soprattutto per l’encomiabile relazione storica di Giorgio Visentin. Il coro attualmente presenta più spettacoli a tema. Uno sulla Grande guerra che già da un paio d’anni viene rappresentato nelle nostre piazze, e sulla seconda guerra mondiale e sulla campagna di Russia dedicato a Giulio Bedeschi che da quest’anno portiamo in queste piazze: venerdì 3 giugno Villa Molon Salgareda, sabato 11 giugno chiostro di San Francesco Conegliano, sabato 25 giugno Casa del fascio Gaiarine, venerdì 1 luglio Piazza Vistorta. Saremo anche presenti sabato 7 maggio all’adunata nazionale a Torino.
Dietro al canto c’è il tanto sacrifico di color che tutte le settimane la sera dopo cena partecipano a una o due prove per prepararsi a salire sul palco di un teatro, di fianco ad un altare, accanto ad una bandiera e con il canto esorcizzare gli orrori della guerra ed esaltare l’amore per le montagne e la vita.
a buona riuscita di tutto questo programma è da attribuire al nostro direttore Simonetta Mandis che con tanto impegno ed entusiasmo sa trasmettere a tutti noi la passione per il canto.
Approvazione relazioni:
Steno Bellotto interviene ricordando che i consiglieri sezionali, revisori dei conti e candidati non possono essere delegati. Se presenti non devono votare.
Relazione morale del presidente, approvata all’unanimità.
Relazione finanziaria 2010 e proiezione 2011, approvata all’unanimità.
Relazione revisori dei conti, approvata all’unanimità.
11. Elezione del Presidente Sezionale
Il presidente dell’assemblea chiede all’assemblea se ci sia qualche candidato per la Presidenza sezionale. Claudio Bernardi propone la rielezione a Presidente sezionale di Giovanni Battista Bozzoli e di procedere per acclamazione. L’assemblea condivide all’unanimità con un applauso. Il presidente dell’assemblea chiede se qualcuno in cuor suo è disponibile a fare il presidente sezionale. Non essendoci altri candidati il Presidente Bozzoli prende la parola.
Bozzoli: Essere riconosciuto Presidente non mi è mai successo. O meglio, da persone che ricoprono cariche civili o militari, e da alpini che per età possono essere dei padri si, molto meno dai quadri della sezione. Non mi piacciono certo gli ossequi e tanto meno gli ossequianti ma quando insieme ad altre persone il Presidente viene schivato o ignorato, vuol dire che qualcosa non quadra, personalmente non me ne importa, ma alla sezione sì, e su questo si deve riflettere.
Tre anni fa dissi che la mia elezione doveva essere una transizione. In questo periodo gli inviti e le sollecitazioni in tal senso, da parte mia non sono mai mancate. Anche l’inserimento nell’ordine del giorno delle assemblee di gruppo di questo argomento è stato per lo più snobbato e ignorato e comunque a quanto mi risulta non affrontato e discusso in modo serio, neanche le riunione dei capigruppo e del consiglio hanno portato dei risultati. Ora l’assemblea chiamata ad eleggere il Presidente non trova di meglio che riaffidare l’incarico al sottoscritto. Sarebbe un brutto affare e una pessima figura della Sezione di fronte a tutti non riuscire ad eleggerne uno. Prima di dare una risposta, per coloro che non hanno dimestichezza con la Bibbia, vorrei proporvi un brano tratto dal primo libro di Samuele: A Samuele che era giudice in Israele e aveva esercitato per più di quarant’anni, ormai vecchio, si presentò il popolo che disse: “costituisci sopra di noi un re come hanno tutte le nazioni”. Lui rispose: “Dio è il vostro Re”. Ma il popolo insisteva. Allora Samuele disse: “Ecco i diritti del Re che vi comanderà, egli prenderà i vostri figli e ne farà dei cavalieri, dei tribuni e dei centurioni. Egli si prenderà anche le vostre figlie come profumiere e concubine, prenderà pure le vostre vigne e i vostri campi e li darà ai suoi ministri. Prenderà le decime delle vostre biade e del prodotto delle vostre vigne e dei vostri greggi e voi sarete suoi servi. Allora griderete a causa del vostro re che vi siete eletto.” Ma il popolo invece di dar retta alla parole di Samuele disse: "No! Dobbiamo avere un re ed essere come tutte le genti; il nostro re ci giudicherà e uscirà davanti a noi".
Questa storia è di circa 4.000 anni fa, oggi non abbiamo a che fare con re o presidenti di questo tipo, ma il messaggio è quanto mai attuale. Esiste un CDN ed esiste pure un Consiglio di sezione che vi siete eletto Voi, per attuare ed impartire le direttive. In piena libertà chi vuole le rispetta e le mette in pratica e allora formiamo una grande e bella famiglia alpina, ma chi non vuole si pone da solo fuori della nostra associazione.
Se siete d’accordo su questa linea vuol dire che il Consiglio direttivo può lavorare, come del resto ha sempre fatto, qualche volta anche fino a ore piccole e il suo lavoro non deve essere vanificato. Ma quello che più conta si può non deludere le nuove generazioni di alpini che sono il futuro della nostra associazione finora mortificate da esempi non sempre edificanti.
E’ bene che i membri di questa assemblea che rappresentano tutti i soci della sezione esprimano il proprio pare su questa linea e se condivisa, l’applauso che prima mi avete riservato e di cui vi ringrazio lo considero come la proroga di 1 anno del mandato oggi scaduto. Non mi farò più sentire su questo argomento. L’assemblea si dia da fare già da ora per arrivare il prossimo anno con un candidato già individuato e collaudato. Andiamo avanti con rinnovata determinazione affinché la sezione sia sempre più corrispondente alla fama che ha.
I prossimi appuntamenti già deliberati dal Consiglio e ai quali è chiamata l’intera sezione sono: sabato e domenica prossimi 12 e 13 marzo: le celebrazioni per la medaglia d’Oro Pietro Maset; 17 marzo, festa dell’Unità d’Italia: ogni capogruppo ha ricevuto il programma di come fare, 26 marzo al museo: apertura sulla mostra dell’Unità d’Italia; e come ci ha suggerito un capogruppo qualche sera fa tutte le direttive che il rinnovato consiglio emanerà e sulle quali mi aspetto scrupolosa osservanza e immediata esecuzione.
Benedetti: Auspico che siano tre anni, se poi ci saranno problemi personali, il presidente è in perfetta forma per andare avanti altri tre anni, anche per la solidità della nostra sezione chiede la sua permanenza per i prossimi tre anni.
Presidente dell’assemblea: invita l’assemblea per convalidare la sua elezione per 1 anno in attesa che si formi e consolidi un gruppo di opinioni per un prossimo presidente, consentire alle nuove leve di studiare la situazione e di candidarsi.
Prende la parola di Battista Bozzoli: il mandato di questi tre anni ho cercato di svolgerlo nella maniera più consono possibile, oggi doveva essere la conclusione di questi tre anni. Nessun candidato si fa avanti, per non lasciare la sezione senza un Presidente, posso accettare una proroga di un anno. Se invece andiamo ad elezioni, il mandato del presidente è di tre anni, se venissi eletto devo accettare per tre anni, e se mi ritiro primo devo dare le dimissioni, cosa che io non farò. Se volete , la mia disponibilità è per un anno. Da parte mia non entrerò più nell’argomento. Andando indietro negli anni avete una rosa di vicepresidenti tra cui scegliere, se pensate a una persona diversa la potete affiancare subito affinché prenda familiarità con le incombenze sezionali e non si trovi poi a disagio.
Aldo Moras: Non sono d’accordo di votare perché Bozzoli faccia solo un anno, dobbiamo votarlo per tre anni.
Presidente dell’assemblea: Siamo in una posizione di stallo, ci sono due proposte contrapposte. Una, quella del presidente in carica, che per tre anni ha servito con onore la sezione, per un prolungamento di un anno in attesa che nell’ambito della sezione si manifesti qualcuno e si candidi per essere presidente sezionale per il successivo triennio.
L’altra posizione, costretta, dell’assemblea, che vorrebbe proporre ipso fatto di nominare seduta stante il presidente per altri tre anni senza che egli formalmente si sia candidato.
I vantaggi della prima soluzione sono quelli di avere un trapasso morbido e soprattutto di gettare un seme perché qualcuno nell’ambito della sezione abbia poi il coraggio di presentarsi come candidato. E’ chiaro che c’è lo svantaggio del termine temporale di un anno.
La seconda soluzione, quella dei tre anni, è una soluzione forzata se non c’è la candidatura del presidente. Corriamo il rischio che una volta forzata questa soluzione, il Presidente per ragioni insindacabili della sua vita privata, possa dare le dimissioni, e questa è l’eventualità da considerare.
Ritengo che la soluzione proposta dal presidente sia quella più favorevole, cioè quella della proroga di un anno.
Giovanni Gasponi: Capisco la situazione del presidente e la accetto. Se poi fra un anno vuole dimettersi per qualche motivo, lo può fare anche se capisco che non voglia fare questo atto. I capigruppo, e l’assemblea vuole questo presidente. Io ho accompagnato il presidente un due triveneti, e gli hanno sempre chiesto di mantenere la posizione. E’ un anno che mi spiega perché la sezione di Conegliano è famosa in tutta Italia. Mi fa sempre vedere i Presidenti che ci sono stati prima di lui.
Secondo me la versione 3+1 è una qualcosa da evitare. Poi l’assemblea è sovrana.
Manuele Cadorin: per il bene che ti voglio devo darti il mio sostegno. Siccome so quanto ami l’Associazione e la Sezione Alpini di Conegliano, non vorrei che tu fossi costretto a dare le dimissioni, che so è una cosa che tu non vorresti arrivare a fare mai. I tuoi predecessori hanno già detto che un alpino non si candida mai e non si dimette mai. Non voglia che tu debba dare le dimissioni perché non puoi arrivare a concludere il mandato. L’assist che il presidente oggi ce lo dà per una sua esigenza, perché tra un anno possiamo trovare un nuovo presidente, come potrebbe essere che fra un anno gli possiamo dire continua il tuo mandato.
Mi sento vicino anche al consigliere onorario Chies, e mi sento comunque onorato di far parte di una sezione dove c’è il geom. Chies.
Presidente dell’assemblea: Non possiamo forzare la mano, se lui non è disponibile. Non possiamo condizionare le azioni degli altri. Chiedo a Bozzoli di prendere per un’ultima volta la parola.
Bozzoli: Sarebbe un brutto affare e pessima figura per la Sezione non riuscire a eleggere un Presidente. Il mio mandato l’ho terminato oggi. Se non ci sono altri candidati e se proprio volte, e lo avete dimostrato prima con il vostro applauso, mi rendo disponibile per un anno. Voler forzare le cose, mi mettete nella condizione di dover dare le dimissioni fra un anno. Se volete sopportarmi per un anno, accetto, altrimenti trovate un’altra soluzione.
Nino Geronazzo: Apprezzo e conosco Bozzoli da quando mi sono iscritto alla sezione. So quanto ha fatto da tesoriere, segretario, vicepresidente, presidente dei comitati organizzatori, capisco anche però il suo stato d’animo: io vi avevo preavvertito, io vi invito a trovare una alternativa. Per quanto riguarda la Presidenza, la Sezione si deve guardare negli occhi. Rispondendo all’invito del gen. Gadia, ci sono esempi e precedenti in altre sezioni anche se non è molto praticata. Sono d’accordo con il presidente: le dimissioni possibilmente mai. Troviamo fin da subito una persona valida da affiancare fin da subito al presidente.
Primo Gadia: Quello che ha detto Geronazzo è improntato al buon senso. Propone all’assemblea di votare di prorogare il mandato a Bozzoli, in attesa che si creino le premesse per esprimere altri candidati alla presidenza.
La maggioranza ampiamente approva.
12. Elezione di n. 7 consiglieri
La votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti si è svolta a scrutinio segreto, con i seguenti risultati:
Aventi diritto 188, votanti 187, schede valide 183, nulle 4.
Risultano eletti:
Lucio SOSSAI gr. Ponte della Priula, voti 165
Sandro CELOT gr. San Vendemiano, voti 153
Vittorino ZANETTI gr. Santa Maria di F., voti 152
Mirko DE NARDI,gr. Bibano-Godega, voti 149
Andrea DANIELI gr. Susegana, voti 136
Ferdinando DE MARTIN gr. Refrontolo, voti 134
Valter POMPEO gr. Pieve di Soligo, voti 116
Hanno inoltre ricevuto voti:
Giovanni TRAINA gr. Vazzola, voti 115
Pier Ferdinando DALLA ROSA gr. Pieve di Soligo, voti 93
13. Elezione del Collegio dei Revisori dei Conti
Gianantonio DAL CIN gr. Pianzano, Fabio SONEGHET gr. San Vendemiano, Marco GIACOMINI gr. Vazzola, Omar GATTI gr. M.O. Maset, Domenico RUI gr. Codognè.
14. Elezione della Giunta di Scrutinio
Davide DE NARDO gr. Corbanese, Francesco BOTTEON gr. Santa Maria di F., Franco ZANARDO gr. Susegana, Mario CASAGRANDE gr. San Pietro di Feletto, Luca SARTOR gr. Città.
15. Nomina dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri
Michele PILLA gr. Città, Emilio MASCHIETTO gr. M.O. Maset, Bruno DANIELI gr. Susegana, Bruno DE CARLO gr. Città, Mario FRANCESCHI gr. Collalbrigo
Esauriti i punti all’OdG l'assemblea viene sciolta alle ore 12,00.
Conegliano, 6 marzo 2011