2014 A Marostica il CISA: un centenario nel segno dei giovani
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A Marostica il Cisa: un centenario nel segno dei giovani
Fiamme Verdi Giugno 2014
Nelle giornate di Marostica il Convegno itinerante Stampa Alpina ha lavorato intensamente producendo davvero qualcosa di concreto. L'ANA ha fissato le linee guida che dal 2015 al 2018 e 2019 impegneranno gli alpini nelle due grandi celebrazioni che attendono l'Associazione: il Centenario della Grande Guerra e il Centenario dell'ANA
Non giornate qualsiasi quelle del CISA a Marostica. Il 12 e 13 aprile scorso in occasione del Convegno Itinerante Stampa Alpina, ha preso il via il cammino di storia, cultura, approfondimento che dal 2015 al 2018 celebrerà un evento bellico che sconvolse per la prima volta il mondo e prelude al centenario dell'ANA nel 2019. A Marostica non si è parlato solo di Grande Guerra, ma anche e soprattutto di come divulgare la cultura alpina e la memoria di quella guerra e degli uomini che l'hanno combattuta, nelle scuole e tra i giovani, con uno specifico progetto.
Vien da sé che, se la Commissione Centro Studi ANA e Sacrari fissa un obiettivo di questo tipo e lo chiama "Progetto scuole", tutti noi dobbiamo sentirci impegnati a portare la nostra testimonianza alpina nelle classi, nelle scuole del paese, ma anche nelle scuole superiori di Conegliano e Pieve di Soligo. Una testimonianza utile a che non vadano dispersi i valori della memoria di questi 100 anni dall'inizio della Prima Guerra Mondiale, del sacrificio di quegli uomini, delle conseguenze che la guerra ha avuto per le popolazioni civili e per i singoli cittadini, in armi e non. Ricordarne magari solo uno di loro (i nomi sono scritti in tante lapidi), con una ricerca, con un approfondimento da portare nelle scuole sarebbe già molto per un Gruppo ANA. Recuperare quindi un po' della nostra storia, storia originale, storia di popolo per sottrarla all'oblio diventa un impegno di tutti, un elemento di discussione nei Gruppi.
Parlando dello stato delle celebrazioni della Grande Guerra e i ritardi già in essere da parte delle istituzioni il Presidente nazionale Sebastiano Favero ha commentato: "Noi non siamo in ritardo!". Il punto di arrivo dovrà essere quel 2019 in cui l'Associazione Nazionale degli Alpini compirà 100 anni. Allora si potrà fare il punto su quello che siamo stati capaci di fare e sugli eventuali risultati ottenuti.
Ma torniamo a Marostica. Insieme al "Progetto scuole" anche la rivalutazione del patrimonio di memoria rappresentato dai sacrari, dai cippi, dalle lapidi che ricordano il sacrificio di tanti soldati. Non lasciamo che il tempo le cancelli e con loro la memoria degli uomini lì ascritti.
Infine la mappatura dei Sacrari, dei Musei, delle sale storiche dei manufatti militari (trincee, ricoveri, osservatori ecc.) ancora presenti, per creare una cartografia multimediale dei luoghi dove vive la memoria della Grande Guerra. "Siamo sulla strada giusta - ha affermato il Presidente Favero - per trasmettere questi nostri valori ai giovani. Dobbiamo impegnarci per costruire il nostro futuro associativo dando il meglio di noi stessi. Se vogliamo che la memoria rimanga è ai giovani che dobbiamo rivolgerei. Loro saranno testimoni in questi 5 anni di impegno".
Domenica mattina c'è stata la messa celebrata da don Bruno Fasani nella chiesetta dei Carmini, una cerimonia religiosa semplice e partecipata, che ha preceduto il rito dell'alzabandiera; poi di nuovo a Palazzo Baggio per l'ultima tornata del ClSA. A scaldare la platea ci ha pensato un emozionato Corrado Perona con uno dei suoi discorsi accalorati, poi gli interventi dei delegati e dei gruppi di lavoro tematici istituiti il giorno prima.
Infine tutti a casa.
Antonio Menegon
Il momento dell'alzabandiera precede il convegno della stampa alpina
Nella chiesa dei Carmini la celebrazione di don Bruno Fasani
Don Bruno Fasani direttore de L'Alpino
L'accorato intervento di Corrado Perona
In raccoglimento prima dell'inizio dei lavori
Il tavolo della presidenza al ClSA 2014