2014 Gli alpini di Conegliano per la chiesa di Draga (Croazia) - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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2014 Gli alpini di Conegliano per la chiesa di Draga (Croazia)

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DRAGA - CROAZIA
ALPINI DI CONEGLIANO PER LA CHIESA DI DRAGA (Croazia)
Fiamme Verdi Giugno 2014

Sabato 18 gennaio 2014 una numerosa delegazione della Sezione ANA di Conegliano si è recata a Draga di Susak nella periferia di Rjeka (Fiume) in Croazia per festeggiare assieme alle maestranze locali il completamento del programma dei lavori previsti per il ripristino e il risanamento delle superfici interne e lo studio dell'adeguamento liturgico presso l'antica chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate. Questa pieve di lontane origini medievali, in vaie epoche modificata, si presentava in condizioni assai precarie e la crisi che attanaglia il mondo globale sembrava togliere la speranza di potergli ridare una dignitosa sistemazione. Ma il vulcanico e simpatico parroco don Michele Cittadino, calabrese doc, non si è perso d'animo ed è ricorso ad un personaggio conosciuto tramite il geometra sanfiorese Piero Zanchettin, che già aveva provveduto ad assemblare gli elementi dell'impianto termico per dare il calore adeguato alla chiesa durante il periodo invernale. Questo personaggio altri non è che il mitico ed unico Ezio Marchioni, dal carattere impetuoso ma mai sordo al richiamo di chi ha bisogno. La simbiosi fra queste due persone diverse sotto molti punti di vista ma uguali nella volontà di fare e di mettere in pratica le parole è riuscita a creare quella forza positiva che supera ogni ostacolo. Ezio Marchioni da molti anni alpino impegnato e capogruppo di lungo corso, ha voluto coinvolgere la Sezione ANA di Conegliano in questo suo progetto, perché la solidarietà vera non ha confini perché sorge spontanea e chi meglio degli alpini in congedo può farsi carico di una giusta causa?
Da buon capomastro idraulico ha costituito la “task force” per adempiere all'opera: In primo luogo i progettisti:
l'ingegnere Fiorenzo Carniel e l'architetto Susanna Maset, così capaci e complementari nel loro compito e poi tutti gli altri a cominciare dal Presidente Giuseppe Benedetti.
Queste le mani capaci con il cuore generoso:
Narciso De Rosso, Valerio Montesel, Giuseppe Rusalen (Gruppo Colfosco), Pietro Chies (Gruppo Codognè), Antonio Sossai ( Gruppo Ponte della Priula), Italo Santin, Marcello Silvestrin (Gruppo Ogliano), Sergio Antoniazzi, Danilo Ruoso (Gruppo San Vendemiano), Gino Bet, Guido Dall'Antonia, Vinicio De Martin, Giancarlo Sandrin (Gruppo San Fior), Luigi Padoin (Gruppo Solighetto), Pier Luigi Cuzziol (Gruppo Vazzola), Luciano Simeoni (Gruppo Pieve di Soligo).
L'iniziativa è stata facilitata dall'interessamento del Presidente nazionale Sebastiano Favero, dei consiglieri nazionali Giorgio Sanzogni e Antonio Munari e della segretaria Meralda Colombo.
Il cantiere ha aperto i battenti a metà ottobre sino alla fine di novembre 2013. Dopo una attenta disamina si è proceduto a restaurare gli intonaci gravemente offesi dall'usura del tempo togliendo prima la tinteggiatura ormai friabile e degradata. Si è poi ritinteggiato con il bianco per le pareti ed il soffitto ed il colore naturale della”pietra d'Istria” per gli stipiti, le cornici ed altri elementi architettonici. Sono stati adeguati i serramenti esistenti con l'aggiunta di specchiature apribili per il miglioramento della ventilazione naturale e la salubrità dell'ambiente interno. Sono state riportate alla probabile e naturale posizione parte delle strutture come l'ambone e l'altare. E' stata inoltre installata una nuova vetrata artistica per la facciata principale “L'agnello mistico” dell'artista Annamaria Trevisan. Infine è stata installata una nuova illuminazione interna con tecnologia led. Sono stati fatti altri studi per futuri lavori che continueranno quest'opera. Ora sono sospesi per carenza di fondi.
La cronaca di sabato 18 gennaio
Siamo partiti in 130 persone con un tempo uggioso e abbiamo sostato poco dopo Basovizza in terra Slovena per la merenda consueta. La nebbia bassa e fitta ci ha impedito giungendo dalle colline sovrastanti Fiume di cogliere la bellezza di questa città affacciata sull'Adriatico. Gli abitanti di Draga ci hanno accolto calorosamente, soprattutto chi qui è venuto precedentemente per lavorare è stato abbracciato commossamente. Per solennizzare l'evento è intervenuto l'arcivescovo di Fiume mons. Ivan Devcic che in un italiano sufficientemente comprensibile ha detto “... questa chiesa è diventata più bella anche di quando fu costruita. Grazie per quello che avete fatto e la vostra solidarietà è la cosa più bella della nostra festa. La solidarietà verso la Chiesa è esortata da Papa Francesco”. E' cominciata poi la santa messa in italiano cantata dal coro “Schola Cantorum”. Nell'omelia il parroco don Michele Cittadino ha voluto affermare commosso e grato agli alpini “... Dio sta amando questo posto piccolo, quasi insignificante, ma non per Lui che scelse di nascere a Betlemme e di vivere a Nazareth e non nella grande Gerusalemme. Vuole darci la voglia di fare del bene. L'uomo sbaglia quando si vuole separare da Dio che gli ha dato tutto con la sua venuta. Essere egoisti e non accettare il rapporto con il prossimo significa allontanarsi da Dio e consumarsi nella solitudine più nera. Bisogna fidarsi di Dio ed innamorarsi di Lui...”.
Il concelebrante don Nixon Caizero Gonzales, colombiano d'origine, è poi intervenuto alla fine della funzione “... il colore della pelle e la lingua ci hanno diviso, l'amore di Dio ci unisce. Anch'io ho cercato il successo e la bella vita per molti anni ma non sono riuscito a sentirmi appagato. Poi un giorno ho incontrato Dio e finalmente ho scoperto la gioia ...”.
E' stato donato un quadro alla Sezione ANA di Conegliano dipinto dall'artista Helena Salamon. La Schola Cantorum ha poi dato dimostrazione con un piccolo concerto di quali siano i propri virtuosismi canori.
Dopo aver visitato la mostra in canonica delle opere dell'artista precedentemente citata, ci siamo recati al ristorante di Doso ove abbiamo mangiato le tipiche specialità locali.
Il commiato è stato un altro momento toccante , con don Michele a stringere la mano ad ognuno del partecipanti alla giornata. Ciò che resterà nel mio personale ricordo, oltre che l'opera che onora tutti gli associati della Sezione coneglianese, sono i volti dei cittadini di Draga partecipanti alla manifestazione così ammirati di noi che una volta fummo non certo teneri avversari. A margine, durante la santa messa, è stato ricordato un alpino di Conegliano benefattore in questa terra, il compianto Franco Buosi.
Renzo Sossai










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