2022 Assemblea sezionale
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ASSEMBLEA SEZIONALE 2022
Fiamme Vedi Giugno 2022
ASSEMBLEA SEZIONALE DEL 20/03/22
Il giorno 20 marzo 2022, presso l’Auditorium Dina Orsi, alle ore 9,00 si
riunisce, in seconda convocazione, l’Assemblea dei Delegati.
ORDINE DEL GIORNO
1. Verifica poteri
2. Nomina del Presidente dell’Assemblea
3. Nomina del segretario e di 4 scrutatori
4. Lettura ed approvazione del verbale della precedente assemblea
5. Relazione morale del Presidente Sezionale
6. Relazione finanziaria del Tesoriere
7. Relazione del Presidente dei Revisori dei Conti
8. Discussione ed approvazione delle relazioni
9. Determinazione della quota associativa per il 2023
10. Nomina di n° 8 delegati all’Assemblea Nazionale
11. Elezione di n° 7 consiglieri:
Scaduti Rieleggibili: Luigino Donadel, Antonio Meneghin, Paolo Roncolato, Savino Schiavon, Fabio Tesser.
Scaduti NON Rieleggibili: Andrea Danieli, G.Battista Zaia.
12. Nomina della Commissione Verifica Poteri.
1. Verifica poteri
2. Nomina del Presidente dell’Assemblea
3. Nomina del segretario e di 4 scrutatori
4. Lettura ed approvazione del verbale della precedente assemblea
5. Relazione morale del Presidente Sezionale
6. Relazione finanziaria del Tesoriere
7. Relazione del Presidente dei Revisori dei Conti
8. Discussione ed approvazione delle relazioni
9. Determinazione della quota associativa per il 2023
10. Nomina di n° 8 delegati all’Assemblea Nazionale
11. Elezione di n° 7 consiglieri:
Scaduti Rieleggibili: Luigino Donadel, Antonio Meneghin, Paolo Roncolato, Savino Schiavon, Fabio Tesser.
Scaduti NON Rieleggibili: Andrea Danieli, G.Battista Zaia.
12. Nomina della Commissione Verifica Poteri.
1. Verifica Poteri.
L’8 marzo 2022 si è riunita la commissione verifica poteri. Esaminati i verbali delle assemblee dei gruppi, vengono verificate le nomine dei delegati.
La commissione ha accertato che: la convocazione dell’assemblea è stata fatta in rispetto delle norme dello Statuto dell’Associazione e del Regolamento della Sezione; la sezione al 31 dicembre conta di 4.039 soci, e il numero dei delegati è determinato in 160 che, sono ammessi e costituiranno l’Assemblea, tutti i gruppi hanno presentato i nomi dei delegati, non sono state rilevate incompatibilità.
Prende visione della lista dei candidati e della documentazione allegata. Consiglieri Sezionali rieleggibili: Luigino Donadel (Collalto), Antonio Meneghin (Pieve di Soligo), Paolo Roncolato (Vazzola), Savino Schiavon (Bibano-Godega), Fabio Tesser (M.O. Maset). Nuovi consiglieri proposti: Giuseppe Benedosso (Vazzola), Alessandro Cenedese (Colfosco), Vinicio Zanetti (Colfosco) e Alberto Bet (san Fior)
L’8 marzo 2022 si è riunita la commissione verifica poteri. Esaminati i verbali delle assemblee dei gruppi, vengono verificate le nomine dei delegati.
La commissione ha accertato che: la convocazione dell’assemblea è stata fatta in rispetto delle norme dello Statuto dell’Associazione e del Regolamento della Sezione; la sezione al 31 dicembre conta di 4.039 soci, e il numero dei delegati è determinato in 160 che, sono ammessi e costituiranno l’Assemblea, tutti i gruppi hanno presentato i nomi dei delegati, non sono state rilevate incompatibilità.
Prende visione della lista dei candidati e della documentazione allegata. Consiglieri Sezionali rieleggibili: Luigino Donadel (Collalto), Antonio Meneghin (Pieve di Soligo), Paolo Roncolato (Vazzola), Savino Schiavon (Bibano-Godega), Fabio Tesser (M.O. Maset). Nuovi consiglieri proposti: Giuseppe Benedosso (Vazzola), Alessandro Cenedese (Colfosco), Vinicio Zanetti (Colfosco) e Alberto Bet (san Fior)
Gino Dorigo, Presidente:
Carissimi tutti, un cordiale saluto, benvenuti e grazie per la vostra presenza alla nostra Assemblea annuale dei Soci. Come sapete questo è un evento importante, perché, come riporta l’art. 14 del nostro statuto, "L’Assemblea è l’organo sovrano della Sezione… le sue deliberazioni vincolano, anche gli assenti e i dissenzienti.” E’ quindi l’organo della Sezione di indirizzo e di controllo nonché il momento più importante nel corso della nostra vita associativa. Prima di iniziare i lavori introduciamo la nostra Assemblea con il momento più importante: gli onori alla bandiera e il saluto al nostro Vessillo Sezionale.
Con questo gesto così significativo, non ricordiamo solo i nostri Alpini e amici andati avanti ma vogliano anche ringraziare tutti gli alpini e non, che in questo momento, difendono la pace dentro e fuori i confini nazionali, oltre a coloro che sono impegnati nelle attività umanitarie.
Rivolgo un ossequioso saluto ai nostri Reduci, generoso e prezioso esempio di virtù morali che è nostro compito seguire e diffondere alle giovani generazioni.
In particolare, ricordo il nostro presidente emerito Nazionale Giuseppe Parazzini, una grande perdita per tutti noi Alpini, grazie per il grande esempio di alpinità che ci ha trasmesso. Ricordo anche un alpino dal grande cuore, il nostro Consigliere Nazionale Alfonsino Ercole.
Ci rivolgiamo tutti verso la bandiera…
Carissimi tutti, un cordiale saluto, benvenuti e grazie per la vostra presenza alla nostra Assemblea annuale dei Soci. Come sapete questo è un evento importante, perché, come riporta l’art. 14 del nostro statuto, "L’Assemblea è l’organo sovrano della Sezione… le sue deliberazioni vincolano, anche gli assenti e i dissenzienti.” E’ quindi l’organo della Sezione di indirizzo e di controllo nonché il momento più importante nel corso della nostra vita associativa. Prima di iniziare i lavori introduciamo la nostra Assemblea con il momento più importante: gli onori alla bandiera e il saluto al nostro Vessillo Sezionale.
Con questo gesto così significativo, non ricordiamo solo i nostri Alpini e amici andati avanti ma vogliano anche ringraziare tutti gli alpini e non, che in questo momento, difendono la pace dentro e fuori i confini nazionali, oltre a coloro che sono impegnati nelle attività umanitarie.
Rivolgo un ossequioso saluto ai nostri Reduci, generoso e prezioso esempio di virtù morali che è nostro compito seguire e diffondere alle giovani generazioni.
In particolare, ricordo il nostro presidente emerito Nazionale Giuseppe Parazzini, una grande perdita per tutti noi Alpini, grazie per il grande esempio di alpinità che ci ha trasmesso. Ricordo anche un alpino dal grande cuore, il nostro Consigliere Nazionale Alfonsino Ercole.
Ci rivolgiamo tutti verso la bandiera…
Onori alla bandiera e al Vessillo.
Permettetemi di porgere alcuni saluti e ringraziamenti per la graditissima
presenza alla nostra Assemblea dei delegati, innanzitutto al nostro padrone di
casa, il Sindaco di Conegliano Ing. Fabio Chies e a tutta l’amministrazione
comunale della Città del Cima, la nostra città alpina. Grazie per far sì che
negli anni si mantenga questo legame fondato su disponibilità, fiducia, impegno
e collaborazione che ci permette di continuare a svolgere le nostre attività
alpine.
Al comandante del 3 ° artiglieria terrestre da montagna Colonnello Francesco Suma un caloroso benvenuto tra noi e al comandante del gruppo Conegliano Davide Pascoli che non è presente qui con noi oggi, ma porta i suoi saluti a tutti i partecipanti dell’Assemblea.
Caro comandante, nonostante il nostro rapporto sia solo agli inizi, sono fiducioso del legame che instaureremo negli anni a venire come è sempre stato con i tuoi predecessori. D’altronde questo legame ci unisce da sempre, in particolare dal 1995 quando il sindaco di Conegliano conferì, in occasione del 60° della nostra Sezione, la cittadinanza onoraria al gruppo Conegliano. E’ senza dubbio un grande onore per la città, per gli artiglieri e per la nostra Sezione celebrare uno dei più decorati reparti in vita.
A Conegliano sono nati e si sono alimentati il 6° e il 7° reggimento Alpini e il Gruppo Conegliano.
Un saluto al nostro Consigliere Nazionale Daniele Bassetto: grazie di essere qui presente oggi e nei momenti più importanti della nostra vita associativa.
Un fraterno saluto ai Presidenti delle Sezioni consorelle: Massimo Burol, Presidente della Sezione di Valdobbiadene, Francesco Introvigne Presidente della Sezione di Vittorio Veneto, Marco Piovesan, Presidente della Sezione di Treviso e Lino Dal Prà, Presidente della Sezione di Belluno. Tra di noi si è instaurato un rapporto di stima reciproca e amicizia che ci porta a collaborare in pieno spirito alpino in tutte quelle attività che ci vedono coinvolti insieme.
Un affettuoso saluto ai nostri soci e già vice-presidenti nazionali Lino Chies e Nino Geronazzo e ai miei predecessori, i presidenti emeriti di questa Sezione: Battista Bozzoli Antonio Daminato, Giuseppe Benedetti.
Esprimo la mia gratitudine ai vicepresidenti Alessio Tittonel, Lucio Poletto e Fabio Tesser per il continuo impegno nei confronti della Sezione, grazie per essere delle persone su cui posso contare, siete il mio braccio destro.
Un grazie di cuore alla nostra segretaria sezionale, al tesoriere Claudio Lorenzet che cura anche il nostro meraviglioso sito internet e al segretario Simone Algeo che si occupa anche della nostra bellissima pagina Facebook. Da dietro le quinte, mi date sempre un grande aiuto, la vostra esperienza riesce ad alleggerire il mio compito consigliandomi nel modo più corretto.
Saluto i nostri consiglieri sezionali, li ringrazio per la tolleranza e la pazienza nel condividere insieme le idee e i progetti della nostra Famiglia Alpina. Il consiglio direttivo si è riunito periodicamente il martedì di ogni settimana nel quale si è sempre discusso di argomenti importanti che riguardavano lavori, eventi organizzativi e tutte le attività dell’intera Sezione.
Porto i miei saluti agli incarichi sezionali ringraziandoli per il loro costante operato: al coordinatore della nostra Protezione Civile ANA Claudio Lucchet al direttore del museo degli Alpini Aldo Vidotto, al direttore di Fiamme Verdi Gino Ceccherini, al Presidente del Coro ANA Giulio Bedeschi di Gaiarine Ezio Berlese e al direttore artistico la maestra Simonetta Mandis, al presidente uscente della nostra Fanfara Alpina Sergio Saccon e al nuovo presidente Giovanni Bello, al responsabile del gruppo sportivo sezionale Fabio Tesser, al coordinatore del gruppo giovani e segretario del consiglio Cristian Faldon, al responsabile comitato del gruppo Conegliano Alessandro Cenedese, al coordinatore colletta alimentare Rino Furlan, al referente di Madonna della Neve Silvano Armellin, ai nostri cerimonieri Massimo Battistuzzi, Omar Gatti e Francesco Botteon.
Permettetemi di dare il benvenuto e ringraziare i nostri 30 capigruppo che hanno superato con grandissimo impegno tutte le sfide che nel corso degli ultimi 2 anni abbiamo incontrato nel nostro cammino e che nonostante tutto continuano a dare il proprio contributo dimostrando grande spirito di solidarietà nel volontariato, sempre pronti a lavorare insieme per il bene delle nostre comunità: siete le 30 colonne che reggono la nostra sezione.
Infine, porgo il mio più cordiale saluto e ringraziamento a voi delegati, soci e amici che siete qui oggi presenti all’Assemblea.
Chiedo a tutti i soci e delegati di proporre come presidente dell’Assemblea il nostro consigliere nazionale Daniele Bassetto per alzata di mano.
Invito il nostro Sindaco Ing. Fabio Chies a portare un saluto prima di iniziare i lavori.
Al comandante del 3 ° artiglieria terrestre da montagna Colonnello Francesco Suma un caloroso benvenuto tra noi e al comandante del gruppo Conegliano Davide Pascoli che non è presente qui con noi oggi, ma porta i suoi saluti a tutti i partecipanti dell’Assemblea.
Caro comandante, nonostante il nostro rapporto sia solo agli inizi, sono fiducioso del legame che instaureremo negli anni a venire come è sempre stato con i tuoi predecessori. D’altronde questo legame ci unisce da sempre, in particolare dal 1995 quando il sindaco di Conegliano conferì, in occasione del 60° della nostra Sezione, la cittadinanza onoraria al gruppo Conegliano. E’ senza dubbio un grande onore per la città, per gli artiglieri e per la nostra Sezione celebrare uno dei più decorati reparti in vita.
A Conegliano sono nati e si sono alimentati il 6° e il 7° reggimento Alpini e il Gruppo Conegliano.
Un saluto al nostro Consigliere Nazionale Daniele Bassetto: grazie di essere qui presente oggi e nei momenti più importanti della nostra vita associativa.
Un fraterno saluto ai Presidenti delle Sezioni consorelle: Massimo Burol, Presidente della Sezione di Valdobbiadene, Francesco Introvigne Presidente della Sezione di Vittorio Veneto, Marco Piovesan, Presidente della Sezione di Treviso e Lino Dal Prà, Presidente della Sezione di Belluno. Tra di noi si è instaurato un rapporto di stima reciproca e amicizia che ci porta a collaborare in pieno spirito alpino in tutte quelle attività che ci vedono coinvolti insieme.
Un affettuoso saluto ai nostri soci e già vice-presidenti nazionali Lino Chies e Nino Geronazzo e ai miei predecessori, i presidenti emeriti di questa Sezione: Battista Bozzoli Antonio Daminato, Giuseppe Benedetti.
Esprimo la mia gratitudine ai vicepresidenti Alessio Tittonel, Lucio Poletto e Fabio Tesser per il continuo impegno nei confronti della Sezione, grazie per essere delle persone su cui posso contare, siete il mio braccio destro.
Un grazie di cuore alla nostra segretaria sezionale, al tesoriere Claudio Lorenzet che cura anche il nostro meraviglioso sito internet e al segretario Simone Algeo che si occupa anche della nostra bellissima pagina Facebook. Da dietro le quinte, mi date sempre un grande aiuto, la vostra esperienza riesce ad alleggerire il mio compito consigliandomi nel modo più corretto.
Saluto i nostri consiglieri sezionali, li ringrazio per la tolleranza e la pazienza nel condividere insieme le idee e i progetti della nostra Famiglia Alpina. Il consiglio direttivo si è riunito periodicamente il martedì di ogni settimana nel quale si è sempre discusso di argomenti importanti che riguardavano lavori, eventi organizzativi e tutte le attività dell’intera Sezione.
Porto i miei saluti agli incarichi sezionali ringraziandoli per il loro costante operato: al coordinatore della nostra Protezione Civile ANA Claudio Lucchet al direttore del museo degli Alpini Aldo Vidotto, al direttore di Fiamme Verdi Gino Ceccherini, al Presidente del Coro ANA Giulio Bedeschi di Gaiarine Ezio Berlese e al direttore artistico la maestra Simonetta Mandis, al presidente uscente della nostra Fanfara Alpina Sergio Saccon e al nuovo presidente Giovanni Bello, al responsabile del gruppo sportivo sezionale Fabio Tesser, al coordinatore del gruppo giovani e segretario del consiglio Cristian Faldon, al responsabile comitato del gruppo Conegliano Alessandro Cenedese, al coordinatore colletta alimentare Rino Furlan, al referente di Madonna della Neve Silvano Armellin, ai nostri cerimonieri Massimo Battistuzzi, Omar Gatti e Francesco Botteon.
Permettetemi di dare il benvenuto e ringraziare i nostri 30 capigruppo che hanno superato con grandissimo impegno tutte le sfide che nel corso degli ultimi 2 anni abbiamo incontrato nel nostro cammino e che nonostante tutto continuano a dare il proprio contributo dimostrando grande spirito di solidarietà nel volontariato, sempre pronti a lavorare insieme per il bene delle nostre comunità: siete le 30 colonne che reggono la nostra sezione.
Infine, porgo il mio più cordiale saluto e ringraziamento a voi delegati, soci e amici che siete qui oggi presenti all’Assemblea.
Chiedo a tutti i soci e delegati di proporre come presidente dell’Assemblea il nostro consigliere nazionale Daniele Bassetto per alzata di mano.
Invito il nostro Sindaco Ing. Fabio Chies a portare un saluto prima di iniziare i lavori.
Ing. Fabio Chies, sindaco di Conegliano:
Benvenuti a Conegliano, un particolare saluto al Presidente nazionale ing. Sebastiano Favero.
Stiamo uscendo dalla pandemia che sta diventando qualcosa di endemico e speravamo che i problemi fossero finiti. Ma la guerra in Ucraina è più vicina di quello che pensavamo. Abbiamo 1.700 profughi in provincia di Treviso di cui 170 a Conegliano, che hanno trovato collocazione nelle case private. La nostra città è sempre stata un punto di riferimento per quel che riguarda il volontariato. Quello che ci preoccupa, non è la prima ondata di profughi, ma l’ondata dei disperati che arriverà. La Protezione civile si sta attrezzando. Sarà un’altra emergenza cui ci troveremo a far fronte.
Saluto il col. Suma comandate del 3°. Vedere le divise per noi è sempre un piacere. Conegliano aveva oltre 4.000 militari, per cui i nostri cittadini sono contenti di vedere le divise. Quando vediamo le divise siamo sicuri che c’è ordine, che lo Stato è presente.
Un saluto ai Presidenti delle Sezioni per la collaborazione che date al nostro Presidente sezionale. Saluto i 30 capigruppo che la macchina operativa su territorio, che fanno molto di più di quello che la macchina amministrativa sarebbe in grado di fare da sola. Ringrazio per tutto ciò che fate, ringrazio voi per ringraziare tutti gli iscritti.
Un saluto a Gino Dorigo per quello che hai fatto in questi anni, all’amicizia nei momenti difficili. Quando mi ammalai di Covid, una delle prime telefonate fu per assicurarmi che gli alpini fossero a disposizione di tutta la cittadinanza. Era un momento di disorientamento totale, non si sapeva cosa avevamo di fronte, la gente era chiusa in casa, non aprivano la porta a nessuno, e ci siamo accorti che avrebbero aperto la porta solo a chi aveva il cappello alpino in testa. Questo dovrebbe farvi capire ancor di più qual è il vostro ruolo nella società.
Stiamo perdendo molti punti di riferimento. L’età anagrafica sicuramente non aiuta gli alpini. Come sindaco vi chiedo lo sforzo di rimanere il più possibile vicino ad una cittadinanza, ad un paese che ha bisogno di ritrovare le proprie radici, che ha bisogno di punti di riferimento e gli alpini sono il punto di riferimento più importante che noi amministratori locali abbiamo. Vi ringrazio ancora per quel che fate. Purtroppo, ho altri impegni istituzioni, vi lascerò dopo la relazione del Vostro Presidente.
Benvenuti a Conegliano, un particolare saluto al Presidente nazionale ing. Sebastiano Favero.
Stiamo uscendo dalla pandemia che sta diventando qualcosa di endemico e speravamo che i problemi fossero finiti. Ma la guerra in Ucraina è più vicina di quello che pensavamo. Abbiamo 1.700 profughi in provincia di Treviso di cui 170 a Conegliano, che hanno trovato collocazione nelle case private. La nostra città è sempre stata un punto di riferimento per quel che riguarda il volontariato. Quello che ci preoccupa, non è la prima ondata di profughi, ma l’ondata dei disperati che arriverà. La Protezione civile si sta attrezzando. Sarà un’altra emergenza cui ci troveremo a far fronte.
Saluto il col. Suma comandate del 3°. Vedere le divise per noi è sempre un piacere. Conegliano aveva oltre 4.000 militari, per cui i nostri cittadini sono contenti di vedere le divise. Quando vediamo le divise siamo sicuri che c’è ordine, che lo Stato è presente.
Un saluto ai Presidenti delle Sezioni per la collaborazione che date al nostro Presidente sezionale. Saluto i 30 capigruppo che la macchina operativa su territorio, che fanno molto di più di quello che la macchina amministrativa sarebbe in grado di fare da sola. Ringrazio per tutto ciò che fate, ringrazio voi per ringraziare tutti gli iscritti.
Un saluto a Gino Dorigo per quello che hai fatto in questi anni, all’amicizia nei momenti difficili. Quando mi ammalai di Covid, una delle prime telefonate fu per assicurarmi che gli alpini fossero a disposizione di tutta la cittadinanza. Era un momento di disorientamento totale, non si sapeva cosa avevamo di fronte, la gente era chiusa in casa, non aprivano la porta a nessuno, e ci siamo accorti che avrebbero aperto la porta solo a chi aveva il cappello alpino in testa. Questo dovrebbe farvi capire ancor di più qual è il vostro ruolo nella società.
Stiamo perdendo molti punti di riferimento. L’età anagrafica sicuramente non aiuta gli alpini. Come sindaco vi chiedo lo sforzo di rimanere il più possibile vicino ad una cittadinanza, ad un paese che ha bisogno di ritrovare le proprie radici, che ha bisogno di punti di riferimento e gli alpini sono il punto di riferimento più importante che noi amministratori locali abbiamo. Vi ringrazio ancora per quel che fate. Purtroppo, ho altri impegni istituzioni, vi lascerò dopo la relazione del Vostro Presidente.
2. Nomina del Presidente dell’Assemblea.
Daniele Bassetto, presidente.
L’assemblea approva.
Daniele Bassetto, presidente.
L’assemblea approva.
Daniele Bassetto:
Mi unisco ai saluti fatti, noi alpini ci troviamo ogni anno all’assemblea dei delegati, nella quale il vostro presidente, oggi rendiconterò il lavoro fatto dalla sezione di Conegliano. Invitiamo al tavolo dei lavori, il presidente Sebastiano Favero, il sindaco Fabio Chies, e i comandante Francesco Suma.
Mi unisco ai saluti fatti, noi alpini ci troviamo ogni anno all’assemblea dei delegati, nella quale il vostro presidente, oggi rendiconterò il lavoro fatto dalla sezione di Conegliano. Invitiamo al tavolo dei lavori, il presidente Sebastiano Favero, il sindaco Fabio Chies, e i comandante Francesco Suma.
3. Nomina del Segretario, 4 scrutatori.
Claudio Lorenzet, segretario.
Francesco Botteon, Aldo Moras, Aldo Pradella, Renzo Zanardo, scrutatori.
Claudio Lorenzet, segretario.
Francesco Botteon, Aldo Moras, Aldo Pradella, Renzo Zanardo, scrutatori.
4. Lettura ed approvazione verbale Assemblea precedente.
Si prende atto che il verbale della precedente Assemblea è già stato pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi, sul sito web della sezione e inviato via mail ai capigruppo. Lo si dà quindi per letto. L’assemblea approva all’unanimità
Si prende atto che il verbale della precedente Assemblea è già stato pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi, sul sito web della sezione e inviato via mail ai capigruppo. Lo si dà quindi per letto. L’assemblea approva all’unanimità
5. Relazione morale del Presidenze Sezionale
Gino Dorigo:
Il 2021 è stato sotto molti punti di vista un anno incerto perché ci ha permesso di riprendere, seppur in maniera ristretta alcune delle nostre attività, ma ci ha indotto a cambiarne le modalità per salvaguardare la salute di tutti noi.
Abbiamo partecipato comunque alle cerimonie Nazionali e Sezionali e ai traguardi più importanti della vita associativa, testimoni di memoria e grandi obiettivi raggiunti.
Pur avendo avuto queste restrizioni sono orgoglioso dell’atteggiamento che avete saputo mantenere: sempre rispettosi nei confronti delle disposizioni e delle linee guida dettate dalla nostra Associazione Nazionale Alpini.
Nell’anno associativo del 2021 è stato raggiunto un traguardo importante per la nostra associazione: 60 anni del nostro giornale Sezionale Fiamme Verdi, una fonte di informazioni che ci permette di essere sempre legati gli uni agli altri, attraverso la condivisione di tutte le nostre attività ed iniziative, che portiamo avanti con orgoglio alpino, spirito di squadra, amicizia e solidarietà. Con l’occasione ringrazio il direttore del giornale Gino Ceccherini e tutta la redazione che ad ogni uscita si impegna per l’ottima realizzazione del nostro periodico sezionale.
Il 26 gennaio ricorre la sentita cerimonia di Nikolajewka, battaglia che fu uno degli scontri più tragici svoltosi durante la ritirata del nostro corpo d’armata alpino sul fronte russo durante il secondo conflitto mondiale. Questo anniversario è da sempre ricordato in modo sentito dal gruppo Alpini di Solighetto, ma coinvolge da sempre tutta la Sezione di Conegliano richiamando alla memoria quei giovani ragazzi che non hanno potuto fare ritorno a baita. Il loro ricordo deve essere un presente che non finisce mai e che ci lascia eredi di nobili tradizioni e di altissimo senso del dovere.
Tra gli eventi sezionali, ricordiamo il 50° anniversario del gruppo Alpini di Parè e i 60 anni del gruppo Alpini San Fior.
Il gruppo Alpini Parè è uno dei più giovani della Sezione. In questa occasione, gli alpini hanno riconsegnato, sistemato, alla loro comunità il parco giochi adiacente alla parrocchia. E’ stato inoltre presentato un libro che racconta i loro primi cinquant’anni di storia. Al termine della Santa Messa, celebrata per il loro anniversario c’’è stata la benedizione del nuovo mezzo della protezione civile ANA della Sezione Coneglianese.
Nel 2021 anche il gruppo Alpini San Fior raggiunge un traguardo importante: i 60 anni di fondazione. Dopo la serata teatrale e quella corale è stato inaugurato il monumento ai Caduti, restaurato dal gruppo proprio per lasciare un segno del loro 60°.
Per entrambi i gruppi sono stati anni di presenza attiva per le proprie comunità, impegnati in prima linea in tutte le manifestazioni, pronti a fornire la loro organizzazione ed il loro supporto.
Come Presidente, vedere che i miei Alpini raggiungono questi traguardi è motivo di orgoglio e stimolo nel proseguo della storia alpina della Sezione di Conegliano e grazie a queste iniziative essi tengono vive le tradizioni e sono fedeli al motto “Dove c’è un paese, lì ci sono gli Alpini”.
In questo anno particolare viene ricordato anche il centenario del Milite Ignoto che è diventato un simbolo di identità nazionale, quella di un popolo fatto di contadini, operai, gente comune che anelava alla libertà e che voleva dimenticare la grande guerra. L’anonimato della Salma ha saputo trasformare il dolore del singolo in dolore collettivo, nel lutto di tutti, riuscendo a trovare riposo e memoria nell’Altare della Patria. Dopo cent’anni questa ricorrenza è stata degnamente celebrata con manifestazioni ed eventi nel segno del ricordo, la Città del Cima ha visto il transito del “Treno della memoria” per rendere onore a tutti i Caduti.
Il 2021 ha dato il via al progetto campi scuola organizzati dall’Associazione Nazionale per ragazzi dai 16 ai 25 anni di età. Lo scopo di questi campi scuola è stato quello di offrire ai giovani l’opportunità di vivere una breve ma intensa esperienza indimenticabile: i ragazzi sono stati coinvolti in attività svolte dai volontari ANA e di Protezione Civile. Sono stati giorni intensi, emozionanti ed impegnativi che hanno aiutato a crescere in uno spirito collaborativo e socializzante accompagnati dai volontari della nostra Associazione. E’ un’occasione formativa da non perdere che verrà riproposta anche quest’anno con lo scopo di tenere così viva e tramandare la tradizione degli Alpini, favorire i rapporti con i reparti ancora oggi in armi e promuovere e concorrere in attività di volontariato.
Vi invito a promuovere tra i vostri associati le informazioni che vi sono state inviate, senza dubbio sarà un’esperienza che insegnerà a “Mettere il NOI prima dell’IO”.
Nonostante le restrizioni, un evento che ci ha visto partecipi e collaborativi con le sezioni consorelle di Vittorio Veneto, Treviso e Valdobbiadene è stato il 50° anniversario al Bosco delle Penne Mozze, luogo che unisce, attraverso un forte legame le quattro Sezioni della provincia di Treviso. Il bosco delle Penne Mozze è un memoriale unico nel suo genere, caratterizzato dalla presenza di stele che ricordano i Caduti venuti a mancare durante le guerre e i periodi di pace.
La cerimonia solenne ha visto la presenza del nostro Presidente Nazionale Sebastiano Favero ed il CDN con il Labaro Nazionale, il generale delle Truppe Alpine Claudio Berto, il Comandante Logistico dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo e l’ordinario Militare arcivescovo Marcianò, molte autorità civili, militari e religiose, numerose Sezioni con Presidenti, vessilli, gagliardetti e capigruppo. La commozione e la preghiera sono state protagoniste a questo evento che ha assunto per la prima volta carattere nazionale. Distanziati, ma uniti per vivere questo momento di ricordo ancora più denso, testimoniato dai discorsi sentiti di tutti gli ospiti presenti. Grazie alla Fanfara Alpina di Conegliano per aver accompagnato la cerimonia insieme al Coro ANA di Vittorio Veneto che da sempre riescono ad impreziosire ed emozionare nei momenti di ritrovo. Un grazie particolare per la collaborazione delle nostre Protezioni Civili che in ogni manifestazione ed evento sono presenti con attenzione e professionalità. Non dimentichiamo il nostro amato speaker Nicola Stefani che con la sua voce raggiunge i nostri cuori illustrandoci come solo lui sa fare, la storia alpina. Un sentito grazie ai gruppi di Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia e tutti gli altri gruppi che si sono resi disponibili per il momento conviviale, è gratificante vedere come l’essere Alpino venga vissuto da noi come un sentimento d’amore e impegno nel rendersi utile per la buona riuscita delle cerimonie. Il bosco delle penne mozze si presenta nella sua bella “veste” a queste cerimonie grazie anche a tutti i gruppi che si impegnano per l’ordine e la sua pulizia.
Il 2 ottobre del 2021 si è svolta la cerimonia per il cambio del comandante del 3° artiglieria da montagna tra il Colonnello Romeo Michele Tomasetti e il pari grado Francesco Suma. Numerosi erano i presenti della nostra Sezione che hanno dato il benvenuto al comandante Suma e salutato il Colonnello Tomasetti con il quale avevamo creato nel corso degli anni un forte legame di amicizia e aiuto reciproco che ci ha permesso di continuare la longeva collaborazione con il 3° Reggimento.
Vista la buona riuscita dei lavori ed il termine della sistemazione della taverna, colgo l’occasione per ringraziare il taverniere Franco che si è reso disponibile per molti anni nella gestione dei momenti di convivialità della nostra sede. Ci sono ancora delle restrizioni dovute alla pandemia, tuttavia, troverete nella nostra taverna Ketty, che nella serata di martedì e nelle mattinate di venerdì e sabato, sarà lieta di accogliervi per un momento di ritrovo per noi Alpini con l’augurio che sia un posto piacevole per poter scambiare quattro chiacchiere sulle nostre iniziative.
Nonostante la vita Alpina non abbia ancora potuto riprendere a pieno tutte le attività, mi sento di ringraziare dal singolo alpino e socio, al gruppo con il proprio capogruppo, alla Protezione Civile, al Coro Bedeschi, alla Fanfara, al gruppo sportivo e gruppo giovani, al direttore del museo, alla redazione del nostro periodico sezionale e a tutti coloro che svolgono un incarico sezionale per essere sempre stati attivi e presenti, efficienti e pronti mettendo sempre in pratica tutte quelle caratteristiche che contraddistinguono il nostro essere Alpino.
Lascio la parola a tutti i referenti delle varie attività sezionali che vi spiegheranno nel dettaglio il loro operato dell’anno associativo 2021.
Gino Dorigo:
Il 2021 è stato sotto molti punti di vista un anno incerto perché ci ha permesso di riprendere, seppur in maniera ristretta alcune delle nostre attività, ma ci ha indotto a cambiarne le modalità per salvaguardare la salute di tutti noi.
Abbiamo partecipato comunque alle cerimonie Nazionali e Sezionali e ai traguardi più importanti della vita associativa, testimoni di memoria e grandi obiettivi raggiunti.
Pur avendo avuto queste restrizioni sono orgoglioso dell’atteggiamento che avete saputo mantenere: sempre rispettosi nei confronti delle disposizioni e delle linee guida dettate dalla nostra Associazione Nazionale Alpini.
Nell’anno associativo del 2021 è stato raggiunto un traguardo importante per la nostra associazione: 60 anni del nostro giornale Sezionale Fiamme Verdi, una fonte di informazioni che ci permette di essere sempre legati gli uni agli altri, attraverso la condivisione di tutte le nostre attività ed iniziative, che portiamo avanti con orgoglio alpino, spirito di squadra, amicizia e solidarietà. Con l’occasione ringrazio il direttore del giornale Gino Ceccherini e tutta la redazione che ad ogni uscita si impegna per l’ottima realizzazione del nostro periodico sezionale.
Il 26 gennaio ricorre la sentita cerimonia di Nikolajewka, battaglia che fu uno degli scontri più tragici svoltosi durante la ritirata del nostro corpo d’armata alpino sul fronte russo durante il secondo conflitto mondiale. Questo anniversario è da sempre ricordato in modo sentito dal gruppo Alpini di Solighetto, ma coinvolge da sempre tutta la Sezione di Conegliano richiamando alla memoria quei giovani ragazzi che non hanno potuto fare ritorno a baita. Il loro ricordo deve essere un presente che non finisce mai e che ci lascia eredi di nobili tradizioni e di altissimo senso del dovere.
Tra gli eventi sezionali, ricordiamo il 50° anniversario del gruppo Alpini di Parè e i 60 anni del gruppo Alpini San Fior.
Il gruppo Alpini Parè è uno dei più giovani della Sezione. In questa occasione, gli alpini hanno riconsegnato, sistemato, alla loro comunità il parco giochi adiacente alla parrocchia. E’ stato inoltre presentato un libro che racconta i loro primi cinquant’anni di storia. Al termine della Santa Messa, celebrata per il loro anniversario c’’è stata la benedizione del nuovo mezzo della protezione civile ANA della Sezione Coneglianese.
Nel 2021 anche il gruppo Alpini San Fior raggiunge un traguardo importante: i 60 anni di fondazione. Dopo la serata teatrale e quella corale è stato inaugurato il monumento ai Caduti, restaurato dal gruppo proprio per lasciare un segno del loro 60°.
Per entrambi i gruppi sono stati anni di presenza attiva per le proprie comunità, impegnati in prima linea in tutte le manifestazioni, pronti a fornire la loro organizzazione ed il loro supporto.
Come Presidente, vedere che i miei Alpini raggiungono questi traguardi è motivo di orgoglio e stimolo nel proseguo della storia alpina della Sezione di Conegliano e grazie a queste iniziative essi tengono vive le tradizioni e sono fedeli al motto “Dove c’è un paese, lì ci sono gli Alpini”.
In questo anno particolare viene ricordato anche il centenario del Milite Ignoto che è diventato un simbolo di identità nazionale, quella di un popolo fatto di contadini, operai, gente comune che anelava alla libertà e che voleva dimenticare la grande guerra. L’anonimato della Salma ha saputo trasformare il dolore del singolo in dolore collettivo, nel lutto di tutti, riuscendo a trovare riposo e memoria nell’Altare della Patria. Dopo cent’anni questa ricorrenza è stata degnamente celebrata con manifestazioni ed eventi nel segno del ricordo, la Città del Cima ha visto il transito del “Treno della memoria” per rendere onore a tutti i Caduti.
Il 2021 ha dato il via al progetto campi scuola organizzati dall’Associazione Nazionale per ragazzi dai 16 ai 25 anni di età. Lo scopo di questi campi scuola è stato quello di offrire ai giovani l’opportunità di vivere una breve ma intensa esperienza indimenticabile: i ragazzi sono stati coinvolti in attività svolte dai volontari ANA e di Protezione Civile. Sono stati giorni intensi, emozionanti ed impegnativi che hanno aiutato a crescere in uno spirito collaborativo e socializzante accompagnati dai volontari della nostra Associazione. E’ un’occasione formativa da non perdere che verrà riproposta anche quest’anno con lo scopo di tenere così viva e tramandare la tradizione degli Alpini, favorire i rapporti con i reparti ancora oggi in armi e promuovere e concorrere in attività di volontariato.
Vi invito a promuovere tra i vostri associati le informazioni che vi sono state inviate, senza dubbio sarà un’esperienza che insegnerà a “Mettere il NOI prima dell’IO”.
Nonostante le restrizioni, un evento che ci ha visto partecipi e collaborativi con le sezioni consorelle di Vittorio Veneto, Treviso e Valdobbiadene è stato il 50° anniversario al Bosco delle Penne Mozze, luogo che unisce, attraverso un forte legame le quattro Sezioni della provincia di Treviso. Il bosco delle Penne Mozze è un memoriale unico nel suo genere, caratterizzato dalla presenza di stele che ricordano i Caduti venuti a mancare durante le guerre e i periodi di pace.
La cerimonia solenne ha visto la presenza del nostro Presidente Nazionale Sebastiano Favero ed il CDN con il Labaro Nazionale, il generale delle Truppe Alpine Claudio Berto, il Comandante Logistico dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo e l’ordinario Militare arcivescovo Marcianò, molte autorità civili, militari e religiose, numerose Sezioni con Presidenti, vessilli, gagliardetti e capigruppo. La commozione e la preghiera sono state protagoniste a questo evento che ha assunto per la prima volta carattere nazionale. Distanziati, ma uniti per vivere questo momento di ricordo ancora più denso, testimoniato dai discorsi sentiti di tutti gli ospiti presenti. Grazie alla Fanfara Alpina di Conegliano per aver accompagnato la cerimonia insieme al Coro ANA di Vittorio Veneto che da sempre riescono ad impreziosire ed emozionare nei momenti di ritrovo. Un grazie particolare per la collaborazione delle nostre Protezioni Civili che in ogni manifestazione ed evento sono presenti con attenzione e professionalità. Non dimentichiamo il nostro amato speaker Nicola Stefani che con la sua voce raggiunge i nostri cuori illustrandoci come solo lui sa fare, la storia alpina. Un sentito grazie ai gruppi di Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia e tutti gli altri gruppi che si sono resi disponibili per il momento conviviale, è gratificante vedere come l’essere Alpino venga vissuto da noi come un sentimento d’amore e impegno nel rendersi utile per la buona riuscita delle cerimonie. Il bosco delle penne mozze si presenta nella sua bella “veste” a queste cerimonie grazie anche a tutti i gruppi che si impegnano per l’ordine e la sua pulizia.
Il 2 ottobre del 2021 si è svolta la cerimonia per il cambio del comandante del 3° artiglieria da montagna tra il Colonnello Romeo Michele Tomasetti e il pari grado Francesco Suma. Numerosi erano i presenti della nostra Sezione che hanno dato il benvenuto al comandante Suma e salutato il Colonnello Tomasetti con il quale avevamo creato nel corso degli anni un forte legame di amicizia e aiuto reciproco che ci ha permesso di continuare la longeva collaborazione con il 3° Reggimento.
Vista la buona riuscita dei lavori ed il termine della sistemazione della taverna, colgo l’occasione per ringraziare il taverniere Franco che si è reso disponibile per molti anni nella gestione dei momenti di convivialità della nostra sede. Ci sono ancora delle restrizioni dovute alla pandemia, tuttavia, troverete nella nostra taverna Ketty, che nella serata di martedì e nelle mattinate di venerdì e sabato, sarà lieta di accogliervi per un momento di ritrovo per noi Alpini con l’augurio che sia un posto piacevole per poter scambiare quattro chiacchiere sulle nostre iniziative.
Nonostante la vita Alpina non abbia ancora potuto riprendere a pieno tutte le attività, mi sento di ringraziare dal singolo alpino e socio, al gruppo con il proprio capogruppo, alla Protezione Civile, al Coro Bedeschi, alla Fanfara, al gruppo sportivo e gruppo giovani, al direttore del museo, alla redazione del nostro periodico sezionale e a tutti coloro che svolgono un incarico sezionale per essere sempre stati attivi e presenti, efficienti e pronti mettendo sempre in pratica tutte quelle caratteristiche che contraddistinguono il nostro essere Alpino.
Lascio la parola a tutti i referenti delle varie attività sezionali che vi spiegheranno nel dettaglio il loro operato dell’anno associativo 2021.
Protezione Civile
Claudio Lucchet, coordinatore Nucleo P.C.:
L’unità di P.C. ANA della Sezione di Conegliano è composta, al 31 dicembre 2021, da 130 volontari suddivisi in 75 Alpini e 55 amici degli Alpini.
Formazione
Anche per l’anno 2021, nonostante l’epidemia da Coronavirus, siamo riusciti a formare i nostri volontari con vari corsi specialistici. Abbiamo iniziato a maggio ad Ogliano con il corso sicurezza della durata di 16 ore, “Informa e forma i corsisti alle regole di base per la vita in sicurezza all’interno della P.C.”, corso indispensabile per poter operare nelle varie attività; partecipanti 20 volontari di cui 5 della Sezione di Vittorio Veneto.
Nei giorni 6/22/23/24/25 settembre, la Regione Veneto ha indetto un corso per ricerca persone scomparse, ha partecipato un nostro volontario; in seno al nucleo della P.C. abbiamo già formato una squadra qualificata e preparata nell’uso del GPS in caso di bisogno.
Venerdì 1 e sabato 2 ottobre, 3 nostri volontari hanno partecipato al corso specialistico “Gru su Autocarro” della durata di 12 ore presso il magazzino della colonna mobile ANA di Campiglia dei Berici. Sempre lì, altri 4 volontari, il 20 e 27 novembre, hanno partecipato al corso specialistico “Carrelli elevatori” della durata di 16 ore; non è stato completato, sarà ripreso a febbraio 2022.
Grazie ai numerosi corsi (base, sicurezza e di specializzazione), i nostri volontari potranno partecipare alle varie attività con professionalità e soprattutto in sicurezza.
Ringrazio vivamente i nostri Formatori/Istruttori per la sicurezza della Protezione Civile ANA sempre disponibili nel predisporre le attività formative.
Esercitazioni
Il 24 e 25 gennaio 2021 a Vittorio Veneto, “Area Fenderl”, si sono tenute 2 giornate formative per il montaggio e lo smontaggio tende.
Sabato 13 novembre è stata indetta una giornata formativa, pratica ed intensiva sul rischio idrogeologico per i volontari della P.C. lungo il fiume Monticano, nei pressi del ponte di San Martino a Conegliano. Sono stati impegnati 50 volontari che, in assetto di emergenza, hanno approcciato tre diversi moduli creati per possibili e plausibili calamità che potrebbero accadere nel nostro territorio. Hanno utilizzato il carrello emergenza composto di motopompe, torre faro, motoseghe, generatore di corrente, sacchi di sabbia e telonata. Durante le fasi formative al rischio idrogeologico, si sono formati anche nuovi volontari per le funzioni di comunicazioni T.L.C Segreteria, “SAPR droni” e Sanitarie. Inoltre, abbiamo esposto al pubblico una mostra fotografica delle attività svolte negli anni dai volontari ed esposto un plastico formativo e dimostrativo di un campo emergenza.
Due nostri volontari dal 21 al 23 novembre, hanno preso parte alle grandi manovre, una mega esercitazione su scala nazionale - Esercito e P.C. ANA - denominata “Vardirex” nei comuni Bresciani di Toscolano Maderno, Salò e in quello di Cesano Maderno. La giornata di lunedì è iniziata con l’alza bandiera poi la squadra droni si è preparata al porto Toscolano Maderno per accogliere l’arrivo del traghetto che trasportava l’Ospedale da Campo ANA e mezzi dell’esercito, i nostri tecnici hanno subito inviato le immagini video in diretta alla sala operativa. Martedì giornata dedicata alle varie esercitazioni operative, messa in sicurezza ed evacuazione dei residenti per smottamenti ed alluvioni sul promontorio di Toscolano. Mercoledì la squadra droni, alpinistica e dell’esercito era a Torri del Benaco, Verona, per poi prendere un traghetto e compiere l’attraversata fino a Toscolano Maderno, simulando così l’arrivo di un contingente operativo per un terremoto. In questa circostanza le Forze Armate con le truppe Alpine in sinergia con le strutture operative dell’Associazione Nazionale Alpini della P.C., pienamente coinvolte in programmi e sperimentazioni, hanno avuto come obiettivo il raggiungimento di una maggiore capacità d’ intervento di previsione e di soccorso. Ore lavoro 60.
Frana di Perarolo
Siamo stati attivati dalla Regione Veneto per monitorare la frana che da molto tempo incombe sopra il fiume Boite, frana che staccandosi dalla montagna potrebbe ostruire il libero deflusso delle acque del fiume andando a invadere il centro abitato: tra gennaio e febbraio sono stati impegnati 30 volontari per un totale di 360 ore lavorative.
Emergenza neve
Dopo la grande nevicata che ha coinvolto tutti i paesi del Bellunese e del Comelico, la P.C. della Sezione di Conegliano, su richiesta del 3° RGPT, il 7 gennaio 2021 è intervenuta in aiuto al Comune di Santo Stefano di Cadore con una squadra di 8 volontari specializzati nel condurre macchine operatrici e sgombraneve. E’ stata una giornata molto impegnativa, hanno lavorato fino a tarda sera, ricevendo un plauso sia dal Coordinatore del C.O.C. che dall’Amministrazione Comunale, ore lavoro 128.
Servizio ai centri Vaccinali
Abbiamo dato il nostro supporto logistico dal 28 marzo 2021 fino a tutto settembre per il centro vaccinale di Vidor, mentre per Godega Sant’Urbano fino dicembre 2021; sono stati impegnati 8/9 volontari tutti i giorni, compresi i festivi, per un totale di 830 giornate uomo pari a 4.945 ore lavorative.
Altri 4 volontari della nostra squadra sanitaria hanno prestato servizio il 19 giugno a Campiglia dei Berici, nella sede del magazzino della Colonna Mobile ANA, in occasione delle vaccinazioni anti COVID 19 per i nostri volontari della P.C. ANA.
Ricerca persone scomparse
Il 27 aprile, il Sindaco di Susegana informava di una persona scomparsa in zona Crevada. In poco tempo, con una squadra di 6 volontari eravamo sul posto, alle direttive dei Vigili del Fuoco; dopo una breve perlustrazione la persona è stata rinvenuta priva di vita dentro un sifone di una canaletta dell’acqua. Ore lavoro 24.
Il 13 luglio, il Sindaco del Comune di Susegana informava di una persona scomparsa in zona Colfosco-Ponte Priula aprendo il COC; immediatamente è stata formata una squadra di volontari e in breve tempo eravamo alle direttive dei Vigili del Fuoco. Abbiamo iniziato a perlustrare una parte del fiume Piave, seguendo le indicazioni dei Vigili del Fuoco con indizi e foto della zona. Purtroppo, dopo qualche ora, in mezzo alla fitta vegetazione è stato trovato il corpo di un ragazzo privo di vita. Volontari 6 ore 24.
Il 3 settembre siamo intervenuti a Pra Longo di Forni di Zoldo, in supporto ai Vigili del Fuoco, per persona scomparsa; è stata perlustrata una vasta area montana purtroppo con esito negativo. Volontari 7 ore impegnate 70.
Eventi sportivi
Dal 7 febbraio e per tutta la durata dei mondiali di sci a Cortina, siamo stati attivati dalla Regione Veneto per il servizio notturno di controllo delle piste da sci con l’aiuto del drone a fotocamera termica. Volontari impegnati 4 , totale ore 240.
Si è tenuta il 4 aprile nel territorio una Gara internazionale di ciclismo nel comune di Farra di Soligo. Considerando la complessità della manifestazione e l’elevato afflusso di persone previste, l’amministrazione comunale ha chiesto il nostro intervento a supporto delle forze dell’ordine, aprendo il Centro Operativo Comunale “C.O.C.” - volontari impegnati 6, ore lavoro 48.
Il 22 maggio in occasione del giro d’Italia, le amministrazioni comunali di Susegana e di Conegliano hanno aperto il Centro Operativo Comunale “C.O.C.” per il passaggio nel proprio territorio dei corridori; siamo stati attivati per dare il nostro contributo come informatori alla popolazione. Volontari presenti 25 - ore lavoro 125.
Il 12 giugno, i territori dei comuni di Conegliano, Refrontolo, Pieve di Soligo e Farra di Soligo sono stati interessati dal passaggio del giro d’Italia “Under 23”. I nostri volontari sono stati chiamati a dare il proprio contributo in supporto alle Forze dell’Ordine come informatori alla popolazione. Volontari presenti 20 per ore 120.
Dal 26 al 29 giugno siamo stati attivati dal Comune di Farra di Soligo per il controllo anti-assembramento a seguito di eventi sportivi; considerato l’elevato afflusso di persone previste è stato aperto il COC. Volontari 12 - ore 96.
Il 3 ottobre, il Comune di San Vendemiano ha indetto una manifestazione “Corri in Rosa” attivando il COC perché manifestazione di forte impatto locale. E’ stato chiesto il nostro supporto in collaborazione con le Forze dell’Ordine per informazione alla popolazione. Volontari 16 ore 96.
Cerimonie alpine
Il 29 agosto, al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino è stato celebrato, in forma solenne, il 50° Anniversario di Costituzione del Bosco, per l’occasione è stato istituito il divieto di accesso agli autoveicoli da Cison alla zona della cerimonia mettendo a disposizione per il controllo i volontari della P.C.ANA. La P.C. ANA di Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Treviso ha dovuto vigilare e controllare i parcheggi nonché i bus navetta a valle e tutto il percorso per il corretto svolgimento della manifestazione. Una squadra della P.C. ha vigilato e controllato in zona cerimonia il distanziamento sociale mentre la squadra sanitaria con lo zainetto infermieristico in spalla era pronta in caso di bisogno; il tutto in collegamento con la sala operativa - sala radio. Ore lavoro 250.
Domenica 3 ottobre, in occasione della cerimonia per la restituzione del Ponte di Bassano alla popolazione, abbiamo dato il nostro supporto alle Forze dell’Ordine per la sorveglianza ai varchi con il collegamento radio alla sala operativa. Volontari 9 ore 91.
Conclusioni:
Durante il 2021 i nostri Volontari della P.C. della Sezione di Conegliano, con professionalità ed impegno, hanno operato per un totale di 6.557 ore.
Non posso che rivolgere a tutti i volontari un forte, grazie di cuore. Lo spirito di solidarietà e il desiderio di mettersi al servizio degli altri non solo è stato confermato durante l’emergenza Covid ma ha ricevuto ulteriore linfa dall’avvicinamento alla nostra famiglia di tante nuove persone desiderose di dare il loro contributo.
Per concludere, un grande ringraziamento alle varie Amministrazioni Comunali convenzionate con l’ANA Sezione di Conegliano per l’attenzione che dimostrano sempre nei nostri confronti, l’aiuto economico che ogni anno ci erogano rappresenta per noi volontari un grosso aiuto.
Claudio Lucchet, coordinatore Nucleo P.C.:
L’unità di P.C. ANA della Sezione di Conegliano è composta, al 31 dicembre 2021, da 130 volontari suddivisi in 75 Alpini e 55 amici degli Alpini.
Formazione
Anche per l’anno 2021, nonostante l’epidemia da Coronavirus, siamo riusciti a formare i nostri volontari con vari corsi specialistici. Abbiamo iniziato a maggio ad Ogliano con il corso sicurezza della durata di 16 ore, “Informa e forma i corsisti alle regole di base per la vita in sicurezza all’interno della P.C.”, corso indispensabile per poter operare nelle varie attività; partecipanti 20 volontari di cui 5 della Sezione di Vittorio Veneto.
Nei giorni 6/22/23/24/25 settembre, la Regione Veneto ha indetto un corso per ricerca persone scomparse, ha partecipato un nostro volontario; in seno al nucleo della P.C. abbiamo già formato una squadra qualificata e preparata nell’uso del GPS in caso di bisogno.
Venerdì 1 e sabato 2 ottobre, 3 nostri volontari hanno partecipato al corso specialistico “Gru su Autocarro” della durata di 12 ore presso il magazzino della colonna mobile ANA di Campiglia dei Berici. Sempre lì, altri 4 volontari, il 20 e 27 novembre, hanno partecipato al corso specialistico “Carrelli elevatori” della durata di 16 ore; non è stato completato, sarà ripreso a febbraio 2022.
Grazie ai numerosi corsi (base, sicurezza e di specializzazione), i nostri volontari potranno partecipare alle varie attività con professionalità e soprattutto in sicurezza.
Ringrazio vivamente i nostri Formatori/Istruttori per la sicurezza della Protezione Civile ANA sempre disponibili nel predisporre le attività formative.
Esercitazioni
Il 24 e 25 gennaio 2021 a Vittorio Veneto, “Area Fenderl”, si sono tenute 2 giornate formative per il montaggio e lo smontaggio tende.
Sabato 13 novembre è stata indetta una giornata formativa, pratica ed intensiva sul rischio idrogeologico per i volontari della P.C. lungo il fiume Monticano, nei pressi del ponte di San Martino a Conegliano. Sono stati impegnati 50 volontari che, in assetto di emergenza, hanno approcciato tre diversi moduli creati per possibili e plausibili calamità che potrebbero accadere nel nostro territorio. Hanno utilizzato il carrello emergenza composto di motopompe, torre faro, motoseghe, generatore di corrente, sacchi di sabbia e telonata. Durante le fasi formative al rischio idrogeologico, si sono formati anche nuovi volontari per le funzioni di comunicazioni T.L.C Segreteria, “SAPR droni” e Sanitarie. Inoltre, abbiamo esposto al pubblico una mostra fotografica delle attività svolte negli anni dai volontari ed esposto un plastico formativo e dimostrativo di un campo emergenza.
Due nostri volontari dal 21 al 23 novembre, hanno preso parte alle grandi manovre, una mega esercitazione su scala nazionale - Esercito e P.C. ANA - denominata “Vardirex” nei comuni Bresciani di Toscolano Maderno, Salò e in quello di Cesano Maderno. La giornata di lunedì è iniziata con l’alza bandiera poi la squadra droni si è preparata al porto Toscolano Maderno per accogliere l’arrivo del traghetto che trasportava l’Ospedale da Campo ANA e mezzi dell’esercito, i nostri tecnici hanno subito inviato le immagini video in diretta alla sala operativa. Martedì giornata dedicata alle varie esercitazioni operative, messa in sicurezza ed evacuazione dei residenti per smottamenti ed alluvioni sul promontorio di Toscolano. Mercoledì la squadra droni, alpinistica e dell’esercito era a Torri del Benaco, Verona, per poi prendere un traghetto e compiere l’attraversata fino a Toscolano Maderno, simulando così l’arrivo di un contingente operativo per un terremoto. In questa circostanza le Forze Armate con le truppe Alpine in sinergia con le strutture operative dell’Associazione Nazionale Alpini della P.C., pienamente coinvolte in programmi e sperimentazioni, hanno avuto come obiettivo il raggiungimento di una maggiore capacità d’ intervento di previsione e di soccorso. Ore lavoro 60.
Frana di Perarolo
Siamo stati attivati dalla Regione Veneto per monitorare la frana che da molto tempo incombe sopra il fiume Boite, frana che staccandosi dalla montagna potrebbe ostruire il libero deflusso delle acque del fiume andando a invadere il centro abitato: tra gennaio e febbraio sono stati impegnati 30 volontari per un totale di 360 ore lavorative.
Emergenza neve
Dopo la grande nevicata che ha coinvolto tutti i paesi del Bellunese e del Comelico, la P.C. della Sezione di Conegliano, su richiesta del 3° RGPT, il 7 gennaio 2021 è intervenuta in aiuto al Comune di Santo Stefano di Cadore con una squadra di 8 volontari specializzati nel condurre macchine operatrici e sgombraneve. E’ stata una giornata molto impegnativa, hanno lavorato fino a tarda sera, ricevendo un plauso sia dal Coordinatore del C.O.C. che dall’Amministrazione Comunale, ore lavoro 128.
Servizio ai centri Vaccinali
Abbiamo dato il nostro supporto logistico dal 28 marzo 2021 fino a tutto settembre per il centro vaccinale di Vidor, mentre per Godega Sant’Urbano fino dicembre 2021; sono stati impegnati 8/9 volontari tutti i giorni, compresi i festivi, per un totale di 830 giornate uomo pari a 4.945 ore lavorative.
Altri 4 volontari della nostra squadra sanitaria hanno prestato servizio il 19 giugno a Campiglia dei Berici, nella sede del magazzino della Colonna Mobile ANA, in occasione delle vaccinazioni anti COVID 19 per i nostri volontari della P.C. ANA.
Ricerca persone scomparse
Il 27 aprile, il Sindaco di Susegana informava di una persona scomparsa in zona Crevada. In poco tempo, con una squadra di 6 volontari eravamo sul posto, alle direttive dei Vigili del Fuoco; dopo una breve perlustrazione la persona è stata rinvenuta priva di vita dentro un sifone di una canaletta dell’acqua. Ore lavoro 24.
Il 13 luglio, il Sindaco del Comune di Susegana informava di una persona scomparsa in zona Colfosco-Ponte Priula aprendo il COC; immediatamente è stata formata una squadra di volontari e in breve tempo eravamo alle direttive dei Vigili del Fuoco. Abbiamo iniziato a perlustrare una parte del fiume Piave, seguendo le indicazioni dei Vigili del Fuoco con indizi e foto della zona. Purtroppo, dopo qualche ora, in mezzo alla fitta vegetazione è stato trovato il corpo di un ragazzo privo di vita. Volontari 6 ore 24.
Il 3 settembre siamo intervenuti a Pra Longo di Forni di Zoldo, in supporto ai Vigili del Fuoco, per persona scomparsa; è stata perlustrata una vasta area montana purtroppo con esito negativo. Volontari 7 ore impegnate 70.
Eventi sportivi
Dal 7 febbraio e per tutta la durata dei mondiali di sci a Cortina, siamo stati attivati dalla Regione Veneto per il servizio notturno di controllo delle piste da sci con l’aiuto del drone a fotocamera termica. Volontari impegnati 4 , totale ore 240.
Si è tenuta il 4 aprile nel territorio una Gara internazionale di ciclismo nel comune di Farra di Soligo. Considerando la complessità della manifestazione e l’elevato afflusso di persone previste, l’amministrazione comunale ha chiesto il nostro intervento a supporto delle forze dell’ordine, aprendo il Centro Operativo Comunale “C.O.C.” - volontari impegnati 6, ore lavoro 48.
Il 22 maggio in occasione del giro d’Italia, le amministrazioni comunali di Susegana e di Conegliano hanno aperto il Centro Operativo Comunale “C.O.C.” per il passaggio nel proprio territorio dei corridori; siamo stati attivati per dare il nostro contributo come informatori alla popolazione. Volontari presenti 25 - ore lavoro 125.
Il 12 giugno, i territori dei comuni di Conegliano, Refrontolo, Pieve di Soligo e Farra di Soligo sono stati interessati dal passaggio del giro d’Italia “Under 23”. I nostri volontari sono stati chiamati a dare il proprio contributo in supporto alle Forze dell’Ordine come informatori alla popolazione. Volontari presenti 20 per ore 120.
Dal 26 al 29 giugno siamo stati attivati dal Comune di Farra di Soligo per il controllo anti-assembramento a seguito di eventi sportivi; considerato l’elevato afflusso di persone previste è stato aperto il COC. Volontari 12 - ore 96.
Il 3 ottobre, il Comune di San Vendemiano ha indetto una manifestazione “Corri in Rosa” attivando il COC perché manifestazione di forte impatto locale. E’ stato chiesto il nostro supporto in collaborazione con le Forze dell’Ordine per informazione alla popolazione. Volontari 16 ore 96.
Cerimonie alpine
Il 29 agosto, al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino è stato celebrato, in forma solenne, il 50° Anniversario di Costituzione del Bosco, per l’occasione è stato istituito il divieto di accesso agli autoveicoli da Cison alla zona della cerimonia mettendo a disposizione per il controllo i volontari della P.C.ANA. La P.C. ANA di Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Treviso ha dovuto vigilare e controllare i parcheggi nonché i bus navetta a valle e tutto il percorso per il corretto svolgimento della manifestazione. Una squadra della P.C. ha vigilato e controllato in zona cerimonia il distanziamento sociale mentre la squadra sanitaria con lo zainetto infermieristico in spalla era pronta in caso di bisogno; il tutto in collegamento con la sala operativa - sala radio. Ore lavoro 250.
Domenica 3 ottobre, in occasione della cerimonia per la restituzione del Ponte di Bassano alla popolazione, abbiamo dato il nostro supporto alle Forze dell’Ordine per la sorveglianza ai varchi con il collegamento radio alla sala operativa. Volontari 9 ore 91.
Conclusioni:
Durante il 2021 i nostri Volontari della P.C. della Sezione di Conegliano, con professionalità ed impegno, hanno operato per un totale di 6.557 ore.
Non posso che rivolgere a tutti i volontari un forte, grazie di cuore. Lo spirito di solidarietà e il desiderio di mettersi al servizio degli altri non solo è stato confermato durante l’emergenza Covid ma ha ricevuto ulteriore linfa dall’avvicinamento alla nostra famiglia di tante nuove persone desiderose di dare il loro contributo.
Per concludere, un grande ringraziamento alle varie Amministrazioni Comunali convenzionate con l’ANA Sezione di Conegliano per l’attenzione che dimostrano sempre nei nostri confronti, l’aiuto economico che ogni anno ci erogano rappresenta per noi volontari un grosso aiuto.
Museo degli Alpini
Aldo Vidotto, direttore museo:
Conclusa a giugno 2021 la mostra “Storicamente Alpini” a settembre abbiamo inaugurato la nuova mostra dal titolo: “All’ombra del Tricolore – le truppe italiane in Africa”.
La mostra vuole essere un percorso espositivo per raccontare le vicende di un momento storico come il colonialismo che nasce nella seconda metà del 1800, quando tutte le potenze europee per ragioni strategiche e di prestigio iniziarono a colonizzare l’Africa. L’Italia ha una esperienza coloniale tardiva rispetto agli altri paesi europei in quanto per buona parte del 1800 era stata impegnata nelle guerre per realizzare l’unità d’Italia. Il colonialismo è un argomento difficile da trattare ed esporre perché sconosciuto a molti. Abbiamo cercato di approfondire i chiaroscuri dei fatti senza cadere in retoriche o peggio travisare, per ideologismo, la realtà degli avvenimenti che devono necessariamente essere contestualizzati alle condizioni politiche, storiche e sociali che determinarono quei fatti ed avvenimenti. Intere generazioni di italiani si avvicendarono nelle colonie italiane di Eritrea (dal 1870), Somalia (dal 1889), Libia (dal 1912) e d’Etiopia (dal 1936): leggendo le date è facile constatare come molti dei nostri nonni si trovassero già in Africa ben prima dell’avvento del fascismo. In queste vicende furono coinvolti anche gli Alpini.
Anche reperire i reperti non è stato facile, ma grazie alla disponibilità di un amico collezionista di Mantova che ci ha messo a disposizione il materiale della sua collezione siamo riusciti ad allestire la mostra con dei reperti veramente significativi e idonei a costruire un percorso ed avere lo spunto per narrare la storia delle truppe italiane in Africa.
Vorrei ringraziare Banca Prealpi San Biagio per il suo sostegno senza il quale non avremmo potuto realizzare la mostra.
La mostra, che rimarrà aperta fino a giugno, sta ricevendo buoni consensi e gratificazioni sia per l’argomento che per i contenuti. L’affluenza è più o meno la solita con molte famiglie soprattutto la domenica pomeriggio. Causa le ben note vicende sanitarie è calato il numero delle scuole in visita in compenso sono aumentati i visitatori da fuori provincia e regione in quanto richiamati in città dalla mostra fotografica McCurry a Palazzo Sarcinelli.
Abbiamo ricevuto numerose donazioni di materiale che è stato catalogato e messo in magazzino.
Ringrazio i gruppi per la loro presenza al servizio di guardiania del sabato e della domenica nei giorni di apertura del museo, ringrazio il comitato del museo per la collaborazione, e ringrazio Carmelo e Nicola per la collaborazione, per il reperimento dei reperti e per i preziosi suggerimenti sull’allestimento delle mostre.
Aldo Vidotto, direttore museo:
Conclusa a giugno 2021 la mostra “Storicamente Alpini” a settembre abbiamo inaugurato la nuova mostra dal titolo: “All’ombra del Tricolore – le truppe italiane in Africa”.
La mostra vuole essere un percorso espositivo per raccontare le vicende di un momento storico come il colonialismo che nasce nella seconda metà del 1800, quando tutte le potenze europee per ragioni strategiche e di prestigio iniziarono a colonizzare l’Africa. L’Italia ha una esperienza coloniale tardiva rispetto agli altri paesi europei in quanto per buona parte del 1800 era stata impegnata nelle guerre per realizzare l’unità d’Italia. Il colonialismo è un argomento difficile da trattare ed esporre perché sconosciuto a molti. Abbiamo cercato di approfondire i chiaroscuri dei fatti senza cadere in retoriche o peggio travisare, per ideologismo, la realtà degli avvenimenti che devono necessariamente essere contestualizzati alle condizioni politiche, storiche e sociali che determinarono quei fatti ed avvenimenti. Intere generazioni di italiani si avvicendarono nelle colonie italiane di Eritrea (dal 1870), Somalia (dal 1889), Libia (dal 1912) e d’Etiopia (dal 1936): leggendo le date è facile constatare come molti dei nostri nonni si trovassero già in Africa ben prima dell’avvento del fascismo. In queste vicende furono coinvolti anche gli Alpini.
Anche reperire i reperti non è stato facile, ma grazie alla disponibilità di un amico collezionista di Mantova che ci ha messo a disposizione il materiale della sua collezione siamo riusciti ad allestire la mostra con dei reperti veramente significativi e idonei a costruire un percorso ed avere lo spunto per narrare la storia delle truppe italiane in Africa.
Vorrei ringraziare Banca Prealpi San Biagio per il suo sostegno senza il quale non avremmo potuto realizzare la mostra.
La mostra, che rimarrà aperta fino a giugno, sta ricevendo buoni consensi e gratificazioni sia per l’argomento che per i contenuti. L’affluenza è più o meno la solita con molte famiglie soprattutto la domenica pomeriggio. Causa le ben note vicende sanitarie è calato il numero delle scuole in visita in compenso sono aumentati i visitatori da fuori provincia e regione in quanto richiamati in città dalla mostra fotografica McCurry a Palazzo Sarcinelli.
Abbiamo ricevuto numerose donazioni di materiale che è stato catalogato e messo in magazzino.
Ringrazio i gruppi per la loro presenza al servizio di guardiania del sabato e della domenica nei giorni di apertura del museo, ringrazio il comitato del museo per la collaborazione, e ringrazio Carmelo e Nicola per la collaborazione, per il reperimento dei reperti e per i preziosi suggerimenti sull’allestimento delle mostre.
Fiamme Verdi
Gino Ceccherini, direttore Fiamme Verdi:
Il primo pensiero che mi è venuto in mente nello scrivere questa relazione è ringraziare Antonio Menegon, il direttore che mi ha passato il testimone e che per oltre sedici anni ha curato con grande passione e tenuto in vita il nostro giornale sezionale. Solo ora capisco le parole che ripetutamente scriveva nelle sue relazioni annuali, le sue esortazioni ad inviare resoconti di vita alpina ben scritti ed accompagnati da fotografie di qualità, di scrivere dei valori che ci accomunano e che ci hanno fatto diventare quello che siamo: una grande famiglia.
Il 2021 per Fiamme Verdi è stato un anno particolarmente rilevante e ricco di eventi; il più importante e ricco di significato è stato senza dubbio il compleanno della testata: sessanta anni. Non ci sono molti periodici che possono vantare una tale longevità, tenuto conto che il direttore insieme alla redazione ed a tutti i collaboratori che rendono possibile la pubblicazione del nostro giornale, sono dei volontari che mettono a disposizione il loro tempo libero.
Con il cambio di direzione si è voluto dare una rinfrescata alla grafica della testata, mantenendo però in seconda di copertina il logo storico, a ribadire che non c’è futuro senza memoria. E’ cambiata anche la redazione che adesso è così composta: Direttore responsabile: Gino Ceccherini, redattori: Simone Algeo, che funge anche da segretario, Lorenzo Battistuzzi, Giuseppe Benedetti, Claudio Lorenzet e Nicola Stefani.
Fare un giornale non è sempre semplice, bisogna porre molta attenzione ai contenuti degli articoli per evitare di pubblicare resoconti di eventi che si perpetuano ogni anno, diventando così ripetitivi. La redazione sta lavorando per cercare di alzare la qualità dei testi, anche cercando collaborazioni con articolisti esterni alla Sezione, ma senza togliere spazio ai resoconti dei gruppi ai quali il giornale è dedicato.
Nell’anno appena trascorso abbiamo ripreso a pubblicare due numeri, questo non sarebbe stato possibile senza le inserzioni pubblicitarie e la generosità di alcuni gruppi (ma purtroppo non tutti). La redazione del giornale, proprio per diminuire le spese, ma senza per questo compromettere la qualità, anzi cercando di migliorare il prodotto finale, ha iniziato la collaborazione con un grafico, molto vicino alla nostra associazione, per l’impaginazione che viene così seguita passo-passo dalla redazione, mentre prima il lavoro veniva svolto tutto dalla tipografia con costi più alti e scarsa possibilità di modifiche in corso d’opera.
Per finire un piccolo resoconto economico: abbiamo ricevuto offerte da nove gruppi e da due privati per euro 1.900; le inserzioni pubblicitarie hanno prodotto entrate per 6.317 euro, per un saldo di 8.217 euro; i due numeri di Fiamme Verdi sono costati in totale 13.979 euro di cui ben 3.472 euro solo di postalizzazione. Il saldo finale risulta negativo di 5.762 euro.
Questa relazione, in tempi normali si sarebbe conclusa così, ma purtroppo quelli che stiamo vivendo da ormai troppo tempo non sono tempi normali. In questi ultimi giorni una guerra sta devastando una parte d’Europa. Non chiudiamo gli occhi, non isoliamoci nel nostro benessere che nonostante tutto continuiamo a vivere. Ritorniamo ad armarci di fede ed amore, come la nostra Preghiera ci ricorda. Rendiamoci disponibili nei confronti di chi scappa da una bestia che speravamo estinta. Guardiamo negli occhi i nostri figli e i nostri nipoti, sicuramente troveremo forza, coraggio, determinazione e idee per poter aiutare chi davvero ha perso tutto. Facciamolo soprattutto per tutti quei bambini innocenti, di qualunque colore essi siano, caduti sotto delle bombe vigliacche, di qualunque colore esse siano.
Gino Ceccherini, direttore Fiamme Verdi:
Il primo pensiero che mi è venuto in mente nello scrivere questa relazione è ringraziare Antonio Menegon, il direttore che mi ha passato il testimone e che per oltre sedici anni ha curato con grande passione e tenuto in vita il nostro giornale sezionale. Solo ora capisco le parole che ripetutamente scriveva nelle sue relazioni annuali, le sue esortazioni ad inviare resoconti di vita alpina ben scritti ed accompagnati da fotografie di qualità, di scrivere dei valori che ci accomunano e che ci hanno fatto diventare quello che siamo: una grande famiglia.
Il 2021 per Fiamme Verdi è stato un anno particolarmente rilevante e ricco di eventi; il più importante e ricco di significato è stato senza dubbio il compleanno della testata: sessanta anni. Non ci sono molti periodici che possono vantare una tale longevità, tenuto conto che il direttore insieme alla redazione ed a tutti i collaboratori che rendono possibile la pubblicazione del nostro giornale, sono dei volontari che mettono a disposizione il loro tempo libero.
Con il cambio di direzione si è voluto dare una rinfrescata alla grafica della testata, mantenendo però in seconda di copertina il logo storico, a ribadire che non c’è futuro senza memoria. E’ cambiata anche la redazione che adesso è così composta: Direttore responsabile: Gino Ceccherini, redattori: Simone Algeo, che funge anche da segretario, Lorenzo Battistuzzi, Giuseppe Benedetti, Claudio Lorenzet e Nicola Stefani.
Fare un giornale non è sempre semplice, bisogna porre molta attenzione ai contenuti degli articoli per evitare di pubblicare resoconti di eventi che si perpetuano ogni anno, diventando così ripetitivi. La redazione sta lavorando per cercare di alzare la qualità dei testi, anche cercando collaborazioni con articolisti esterni alla Sezione, ma senza togliere spazio ai resoconti dei gruppi ai quali il giornale è dedicato.
Nell’anno appena trascorso abbiamo ripreso a pubblicare due numeri, questo non sarebbe stato possibile senza le inserzioni pubblicitarie e la generosità di alcuni gruppi (ma purtroppo non tutti). La redazione del giornale, proprio per diminuire le spese, ma senza per questo compromettere la qualità, anzi cercando di migliorare il prodotto finale, ha iniziato la collaborazione con un grafico, molto vicino alla nostra associazione, per l’impaginazione che viene così seguita passo-passo dalla redazione, mentre prima il lavoro veniva svolto tutto dalla tipografia con costi più alti e scarsa possibilità di modifiche in corso d’opera.
Per finire un piccolo resoconto economico: abbiamo ricevuto offerte da nove gruppi e da due privati per euro 1.900; le inserzioni pubblicitarie hanno prodotto entrate per 6.317 euro, per un saldo di 8.217 euro; i due numeri di Fiamme Verdi sono costati in totale 13.979 euro di cui ben 3.472 euro solo di postalizzazione. Il saldo finale risulta negativo di 5.762 euro.
Questa relazione, in tempi normali si sarebbe conclusa così, ma purtroppo quelli che stiamo vivendo da ormai troppo tempo non sono tempi normali. In questi ultimi giorni una guerra sta devastando una parte d’Europa. Non chiudiamo gli occhi, non isoliamoci nel nostro benessere che nonostante tutto continuiamo a vivere. Ritorniamo ad armarci di fede ed amore, come la nostra Preghiera ci ricorda. Rendiamoci disponibili nei confronti di chi scappa da una bestia che speravamo estinta. Guardiamo negli occhi i nostri figli e i nostri nipoti, sicuramente troveremo forza, coraggio, determinazione e idee per poter aiutare chi davvero ha perso tutto. Facciamolo soprattutto per tutti quei bambini innocenti, di qualunque colore essi siano, caduti sotto delle bombe vigliacche, di qualunque colore esse siano.
Coro Bedeschi
Ezio Berlese, presidente coro:
Il 2021 è iniziato in lockdown e fino alla tarda primavera non è stato possibile circolare liberamente impedendo così l’attività del coro in presenza. Come l’anno precedente si è cercato di supplire a tale difficoltà con le videoconferenze e quando è stato possibile, con le prove per singola sezione canora al fine di registrare separatamente ogni singola voce del brano Improvviso, per poi assemblarla nel Video Virtuale che potete trovare nel nostro canale Youtube assieme ai precedenti video. E’ stato un lavoro nuovo, intenso ed impegnativo ma il risultato finale è molto buono, quasi da professionisti e questo anche grazie al montaggio fatto dal nostro corista Loris e da suo figlio Marco che ringraziamo.
Dopo le ferie agostane abbiamo ripreso le prove e il 18 settembre abbiamo partecipato aII’importante concerto in Vittorio Veneto presso la Loggia del Museo.
Il 24 settembre il gruppo alpini di San Fior ci ha chiamati a festeggiare il 60° anniversario della fondazione del gruppo a cui abbiamo aderito con vero piacere.
Un altro bellissimo appuntamento è stato il 30 ottobre all’auditorium Dina Orsi di Conegliano per accompagnare musicalmente la presentazione del libro “Un Alpino in Grecia, Albania e Montenegro”, con appropriate cante che hanno messo in risalto alcuni importanti passaggi della presentazione del relatore Diego Cason.
Il 13 novembre il coro ha cantato Messa per il gruppo di Gaiarine e allietato la successiva cena presso il ristorante Primavera con cante pescate dal nostro repertorio.
La messa sezionale di fine anno prevista per il 19 dicembre a Parè è stata purtroppo annullata all’ultimo momento per il veloce riemergere della pandemia.
E’ evidente che la pandemia ha sconvolto la progettualità inizialmente prospettata per il Bedeschi all’inizio del mio mandato, ma negli ultimi due anni l’obiettivo principale è stato quello di mantenere in vita il coro.
Molti sono i cori che in questo periodo si sono smarriti, disorientati da molteplici cause, privi di iniziative che li aiutassero a mantenere i collegamenti interpersonali.
Abbiamo diversi esempi nel nostro territorio di questa vera difficoltà il Bedeschi è qui, presente, vivo e vegeto; ha perduto qualche pedina ma qualche altra l’ha conquistata. Il coro non solo intende continuare la sua attività, ma anzi vuol essere protagonista al prossimo importantissimo appuntamento del centenario della Sezione di Conegliano che cade nell’anno 2025. E’ un evento a cui il coro deve arrivare preparato al suo massimo livello. Questo obbiettivo è raggiungibile anche passando necessariamente per una corposa percentuale di nuovi innesti ed è per questo che mi rivolgo a tutti i capigruppo affinché si facciano veramente promotori e convincano qualche socio alpino amante del canto corale a frequentare il Bedeschi.
La sezione di Conegliano è composta da 30 gruppi: basterebbe un solo corista proveniente da ogni gruppo per comporre un coro e al tempo stesso il coro diventerebbe fattiva espressione di tutto il territorio sezionale.
Ricordo che questo è il momento più giusto per iniziare un percorso musicale con il Bedeschi perché siamo all’inizio della ripresa delle prove e da qui si parte per formare il selezionato gruppo corale che potrà far fronte agli impegni che verranno.
A riprova della serietà con il quale sono stati assunti questi impegni, mi appresto a consegnare il coro al nuovo presidente Gino Dorigo che, su proposta della Direzione del coro, è già stato eletto per acclamazione dall’assemblea dai soci-coristi 15 giorni orsono. Con la stessa modalità l’assemblea ha dato a Simone Algeo l’incarico della segreteria del coro. Mi congratulo con entrambi e auguro Ioro di poter svolgere un buon lavoro.
Prima di chiudere, mi preme ricordare e ringraziare i diversi coristi che anche quest’anno hanno offerto spontaneamente un importante aiuto economico; così come ringrazio Banca della Marca con il suo presidente Loris Sonego, la Sezione Alpini di Conegliano nella persona del presidente Gino Dorigo, per aver mantenuto anche quest’anno il prezioso sostegno. Ringrazio il gruppo di Gaiarine che ci ha sempre dato una mano, tutti i componenti del direttivo, i tutor, i referenti artistici per la fattiva collaborazione e tutti i coristi per la costante partecipazione e l’impegno che hanno dedicato all’attività corale.
Un ringraziamento particolare Io rivolgo alla Direzione Artistica, prof.ssa Simonetta Mandis, con la quale ho condiviso un lungo percorso, riconoscendole competenza e tenacia nella guida artistica del coro, a cui auguro nuovi traguardi e grandi soddisfazioni con il Bedeschi.
Ezio Berlese, presidente coro:
Il 2021 è iniziato in lockdown e fino alla tarda primavera non è stato possibile circolare liberamente impedendo così l’attività del coro in presenza. Come l’anno precedente si è cercato di supplire a tale difficoltà con le videoconferenze e quando è stato possibile, con le prove per singola sezione canora al fine di registrare separatamente ogni singola voce del brano Improvviso, per poi assemblarla nel Video Virtuale che potete trovare nel nostro canale Youtube assieme ai precedenti video. E’ stato un lavoro nuovo, intenso ed impegnativo ma il risultato finale è molto buono, quasi da professionisti e questo anche grazie al montaggio fatto dal nostro corista Loris e da suo figlio Marco che ringraziamo.
Dopo le ferie agostane abbiamo ripreso le prove e il 18 settembre abbiamo partecipato aII’importante concerto in Vittorio Veneto presso la Loggia del Museo.
Il 24 settembre il gruppo alpini di San Fior ci ha chiamati a festeggiare il 60° anniversario della fondazione del gruppo a cui abbiamo aderito con vero piacere.
Un altro bellissimo appuntamento è stato il 30 ottobre all’auditorium Dina Orsi di Conegliano per accompagnare musicalmente la presentazione del libro “Un Alpino in Grecia, Albania e Montenegro”, con appropriate cante che hanno messo in risalto alcuni importanti passaggi della presentazione del relatore Diego Cason.
Il 13 novembre il coro ha cantato Messa per il gruppo di Gaiarine e allietato la successiva cena presso il ristorante Primavera con cante pescate dal nostro repertorio.
La messa sezionale di fine anno prevista per il 19 dicembre a Parè è stata purtroppo annullata all’ultimo momento per il veloce riemergere della pandemia.
E’ evidente che la pandemia ha sconvolto la progettualità inizialmente prospettata per il Bedeschi all’inizio del mio mandato, ma negli ultimi due anni l’obiettivo principale è stato quello di mantenere in vita il coro.
Molti sono i cori che in questo periodo si sono smarriti, disorientati da molteplici cause, privi di iniziative che li aiutassero a mantenere i collegamenti interpersonali.
Abbiamo diversi esempi nel nostro territorio di questa vera difficoltà il Bedeschi è qui, presente, vivo e vegeto; ha perduto qualche pedina ma qualche altra l’ha conquistata. Il coro non solo intende continuare la sua attività, ma anzi vuol essere protagonista al prossimo importantissimo appuntamento del centenario della Sezione di Conegliano che cade nell’anno 2025. E’ un evento a cui il coro deve arrivare preparato al suo massimo livello. Questo obbiettivo è raggiungibile anche passando necessariamente per una corposa percentuale di nuovi innesti ed è per questo che mi rivolgo a tutti i capigruppo affinché si facciano veramente promotori e convincano qualche socio alpino amante del canto corale a frequentare il Bedeschi.
La sezione di Conegliano è composta da 30 gruppi: basterebbe un solo corista proveniente da ogni gruppo per comporre un coro e al tempo stesso il coro diventerebbe fattiva espressione di tutto il territorio sezionale.
Ricordo che questo è il momento più giusto per iniziare un percorso musicale con il Bedeschi perché siamo all’inizio della ripresa delle prove e da qui si parte per formare il selezionato gruppo corale che potrà far fronte agli impegni che verranno.
A riprova della serietà con il quale sono stati assunti questi impegni, mi appresto a consegnare il coro al nuovo presidente Gino Dorigo che, su proposta della Direzione del coro, è già stato eletto per acclamazione dall’assemblea dai soci-coristi 15 giorni orsono. Con la stessa modalità l’assemblea ha dato a Simone Algeo l’incarico della segreteria del coro. Mi congratulo con entrambi e auguro Ioro di poter svolgere un buon lavoro.
Prima di chiudere, mi preme ricordare e ringraziare i diversi coristi che anche quest’anno hanno offerto spontaneamente un importante aiuto economico; così come ringrazio Banca della Marca con il suo presidente Loris Sonego, la Sezione Alpini di Conegliano nella persona del presidente Gino Dorigo, per aver mantenuto anche quest’anno il prezioso sostegno. Ringrazio il gruppo di Gaiarine che ci ha sempre dato una mano, tutti i componenti del direttivo, i tutor, i referenti artistici per la fattiva collaborazione e tutti i coristi per la costante partecipazione e l’impegno che hanno dedicato all’attività corale.
Un ringraziamento particolare Io rivolgo alla Direzione Artistica, prof.ssa Simonetta Mandis, con la quale ho condiviso un lungo percorso, riconoscendole competenza e tenacia nella guida artistica del coro, a cui auguro nuovi traguardi e grandi soddisfazioni con il Bedeschi.
Fanfara Alpina
Giovanni Bello, presidente fanfara:
Sono presidente da solo due settimane. E’ un gradissimo onore farne parte. La fanfara come il Coro Bedeschi ha sofferto del problema della pandemia che ci ha boccato per la maggior parte dell’anno. Abbiamo ripreso nel mese di giugno per poi partecipare alla bellissima manifestazione al Bosco delle Pene Mozze, quindi a settembre ai 70 anni del gruppo di San Fior e per finire con la commemorazione del IV novembre a Ponte della Priula.
La fanfara in 34 anni di attività ha accompagnato la sezione nelle sue varie manifestazioni. Con l’occasione voglio ringraziare Sergio Saccon mio predecessore, che mi ha fatto capire quanto vale la nostra fanfara. Vi chiedo un grande applauso da parte di tutti voi.
Esorto i gruppi a farci conoscere chi suona qualche strumento. Accettiamo tutti, oltre a suonare ci divertiamo. Abbiamo bisogno di ricambi. Ringrazio il presidente Gino che ha detto che la fanfara sa emozionare le nostre cerimonie. E’ quello che vuole fare la fanfara: emozionare. Il 2022 sarà meraviglioso, aspettiamo l’invito da parte dei gruppi anche per serate a tema. Un ringraziamento particolare al gr. Maset che ci ospita e che ci sostiene. Invito Sergio a salire sul palco.
Giovanni Bello, presidente fanfara:
Sono presidente da solo due settimane. E’ un gradissimo onore farne parte. La fanfara come il Coro Bedeschi ha sofferto del problema della pandemia che ci ha boccato per la maggior parte dell’anno. Abbiamo ripreso nel mese di giugno per poi partecipare alla bellissima manifestazione al Bosco delle Pene Mozze, quindi a settembre ai 70 anni del gruppo di San Fior e per finire con la commemorazione del IV novembre a Ponte della Priula.
La fanfara in 34 anni di attività ha accompagnato la sezione nelle sue varie manifestazioni. Con l’occasione voglio ringraziare Sergio Saccon mio predecessore, che mi ha fatto capire quanto vale la nostra fanfara. Vi chiedo un grande applauso da parte di tutti voi.
Esorto i gruppi a farci conoscere chi suona qualche strumento. Accettiamo tutti, oltre a suonare ci divertiamo. Abbiamo bisogno di ricambi. Ringrazio il presidente Gino che ha detto che la fanfara sa emozionare le nostre cerimonie. E’ quello che vuole fare la fanfara: emozionare. Il 2022 sarà meraviglioso, aspettiamo l’invito da parte dei gruppi anche per serate a tema. Un ringraziamento particolare al gr. Maset che ci ospita e che ci sostiene. Invito Sergio a salire sul palco.
Gino Dorigo:
Caro Sergio, abbiamo piacere di averti qui sul palco per consegnarti un riconoscimento per l’impegno che sempre dato nella tua amata fanfara e con gli alpini.
Caro Sergio, abbiamo piacere di averti qui sul palco per consegnarti un riconoscimento per l’impegno che sempre dato nella tua amata fanfara e con gli alpini.
Gruppo Sportivo Sezionale
Fabio Tesser, responsabile sportivi:
Ci siamo lasciati con le Alpiniadi in Val d’Aosta, dopodiché la pandemia ci ha fatto annullare tutto. Ci stiamo riorganizzando anche se la gara di sci di fondo è stata annulla, ma avremo un bel aprile intenso. Il 2-3 saremo a Macugnaga, sotto il monte Rosa, per lo sci alpinismo. Poi il 9-10 aprile sull’Aprica per lo slalom, poi il 23 e 24 a Maggiora per la gara di mountain-bike. A giugno 16-17-18 siamo in Abruzzo per la Alpiniadi estive e per finire il 19 luglio a Verona con la gara di tiro.
Le manifestazioni, anche sezionali, sono state annullate tutti in questi ultimi due anni. Però noi dobbiamo consegna il Trofeo sezionale (che ha cadenza decennale) da consegnare al gruppo vincitore. Vorrei sul palco Toni Morbin, punto di riferimento del gruppo sportivo per consegnare al capogruppo di Vazzola il Trofeo sezionale. Vazzola ha vinto ben 5 edizioni consecutive, 2 Susegana e 1 Gaiarine. Le ultime due sono state annullate.
Fabio Tesser, responsabile sportivi:
Ci siamo lasciati con le Alpiniadi in Val d’Aosta, dopodiché la pandemia ci ha fatto annullare tutto. Ci stiamo riorganizzando anche se la gara di sci di fondo è stata annulla, ma avremo un bel aprile intenso. Il 2-3 saremo a Macugnaga, sotto il monte Rosa, per lo sci alpinismo. Poi il 9-10 aprile sull’Aprica per lo slalom, poi il 23 e 24 a Maggiora per la gara di mountain-bike. A giugno 16-17-18 siamo in Abruzzo per la Alpiniadi estive e per finire il 19 luglio a Verona con la gara di tiro.
Le manifestazioni, anche sezionali, sono state annullate tutti in questi ultimi due anni. Però noi dobbiamo consegna il Trofeo sezionale (che ha cadenza decennale) da consegnare al gruppo vincitore. Vorrei sul palco Toni Morbin, punto di riferimento del gruppo sportivo per consegnare al capogruppo di Vazzola il Trofeo sezionale. Vazzola ha vinto ben 5 edizioni consecutive, 2 Susegana e 1 Gaiarine. Le ultime due sono state annullate.
Gruppo Giovani
Cristian Faldon, responsabile giovani:
Nell’anno associativo 2021 le attività dei giovani della sezione sono state alquanto condizionate dalla diffusione del covid-19. Infatti, dopo 13 anni quest'anno non abbiamo partecipato alla raccolta del farmaco; una scelta pienamente condivisa con i coordinatori provinciali del banco farmaceutico, augurandoci di poter ripartire nel 2022 con maggiore serenità.
In questa situazione di pandemia abbiamo pensato di fare comunque un gesto di solidarietà per la nostra comunità; abbiamo organizzato un pranzo a favore dei bisognosi che usufruiscono del refettorio dei Frati Cappuccini di Conegliano. Ringrazio per la buona riuscita dell' iniziativa tutti quelli che hanno collaborato ,soprattutto il Gruppo Alpini di Parè che fin da subito ha appoggiato il progetto.
Nell’anno ci sono state delle riunioni a livello di coordinamento giovani del 3° Rgpt in modalità da remoto, metodo inusuale per noi Alpini, ma vista la situazione di restrizioni cui abbiamo vissuto, sono state efficaci per mantenere vivi i rapporti. Da una di queste è nata l’intenzione di proporre delle attività nei campi scuola dell' Ana nazionale.
Il 27 luglio presso la caserma del 7° Reggimento Alpini a Belluno abbiamo potuto vedere le attività che il reparto in armi aveva creato per i giovani del campo scuola di Bassano, prendendo spunti per il prossimo anno.
Ci auguriamo che il 2022 possa essere l’anno della completa ripartenza delle attività associative. E’ già stato steso un ricco programma di attività a livello di coordinamento sezionale e di raggruppamento. Infine, ringrazio i giovani Alpini che nonostante gli impegni personali riescono ad aderire alle attività proposte e la sezione che ha sempre appoggiato il coordinamento giovani in tutti questi anni.
Cristian Faldon, responsabile giovani:
Nell’anno associativo 2021 le attività dei giovani della sezione sono state alquanto condizionate dalla diffusione del covid-19. Infatti, dopo 13 anni quest'anno non abbiamo partecipato alla raccolta del farmaco; una scelta pienamente condivisa con i coordinatori provinciali del banco farmaceutico, augurandoci di poter ripartire nel 2022 con maggiore serenità.
In questa situazione di pandemia abbiamo pensato di fare comunque un gesto di solidarietà per la nostra comunità; abbiamo organizzato un pranzo a favore dei bisognosi che usufruiscono del refettorio dei Frati Cappuccini di Conegliano. Ringrazio per la buona riuscita dell' iniziativa tutti quelli che hanno collaborato ,soprattutto il Gruppo Alpini di Parè che fin da subito ha appoggiato il progetto.
Nell’anno ci sono state delle riunioni a livello di coordinamento giovani del 3° Rgpt in modalità da remoto, metodo inusuale per noi Alpini, ma vista la situazione di restrizioni cui abbiamo vissuto, sono state efficaci per mantenere vivi i rapporti. Da una di queste è nata l’intenzione di proporre delle attività nei campi scuola dell' Ana nazionale.
Il 27 luglio presso la caserma del 7° Reggimento Alpini a Belluno abbiamo potuto vedere le attività che il reparto in armi aveva creato per i giovani del campo scuola di Bassano, prendendo spunti per il prossimo anno.
Ci auguriamo che il 2022 possa essere l’anno della completa ripartenza delle attività associative. E’ già stato steso un ricco programma di attività a livello di coordinamento sezionale e di raggruppamento. Infine, ringrazio i giovani Alpini che nonostante gli impegni personali riescono ad aderire alle attività proposte e la sezione che ha sempre appoggiato il coordinamento giovani in tutti questi anni.
Gruppo Conegliano
Alessandro Cenedese, responsabile Raduno:
Relazionare riguardo al Gruppo di Conegliano è per me motivo di grande piacere ma lo è altrettanto di grande responsabilità.
Il raduno, che con grande e convinta determinazione rientra nel programma delle attività della Sezione di Conegliano, si pone come obiettivo di rinsaldare e tenere vivo il legame tra la nostra Sezione, la città di Conegliano ed il Gruppo Conegliano, del 3° Artiglieria da Montagna costituitosi proprio in Conegliano 113 anni fa.
Avere questo riferimento ancor’oggi con il personale in armi, e l’avere, dopo tanti stravolgimenti avvenuti nell’esercito, ancora attivo il Gruppo che affonda le sue radici nella nostra città, beh, posso affermare che ci fa estremamente piacere, e perché no, anche un po’ orgogliosi.
Siamo orgogliosi anche perché la pandemia, che ci auguriamo sia definitivamente alle nostre spalle, ha visto una collaborazione meravigliosa con il 3° Artiglieria da Montagna a beneficio della nostra Conegliano, a dimostrazione quanto sia importante avere costantemente collaborazioni con questi reparti in armi e fargli sentire ad ogni possibile occasione anche la nostra vicinanza.
Un altro motivo, e non di poco conto; nel nostro Vessillo sezionale, tra le Medaglie d’Oro al Valor Militare vi è apposta quella del nostro eroe Giovanni Bortolotto, inquadrato, per l’appunto, nel Gruppo Conegliano e che lo annovera tra le proprie gloriose Medaglie d’Oro. Quest’anno ricorre l’80° della morte. È un dovere per tutti noi farne giusta memoria: la Sezione, in primo luogo, il Gruppo di Orsago che lo ha sempre riconosciuto come proprio conterraneo e del quale il Gruppo si fregia. Sono certo, del resto come sempre avvenuto in passato, di poter attingere dalle disponibilità di ciascuno per riuscire al meglio. Il gruppo di lavoro è già all’opera e sta definendo il programma con l’auspicio di poter finalmente portarlo a compimento dopo due anni di forzato riposo e far in modo che sia, con la collaborazione massima, un eccezionale raduno.
Qui mi corre l’obbligo di rivolgere un sentito ringraziamento al Comandante del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna il Colonnello Francesco Suma, e al Comandante del Gruppo Conegliano Tenente Colonnello Davide Pascoli (so che, dispiaciuto, non ha potuto essere tra noi oggi essendo impegnato in esercitazioni con il proprio reparto in Sardegna). Il ringraziamento è tanto doveroso, non solo, per la collaborazione ricevuta finora, ma anche e soprattutto per ciò che il futuro ci riserva; anche se, sappiamo, gli impegni e le attività addestrative non vi lasciano certo tanta tregua.
Chiudo con l’augurio di poterci finalmente incontrare, domenica 30 ottobre, spero numerosi e scalpitanti e motivati, dopo questo biennio periodo di stanca.
Alessandro Cenedese, responsabile Raduno:
Relazionare riguardo al Gruppo di Conegliano è per me motivo di grande piacere ma lo è altrettanto di grande responsabilità.
Il raduno, che con grande e convinta determinazione rientra nel programma delle attività della Sezione di Conegliano, si pone come obiettivo di rinsaldare e tenere vivo il legame tra la nostra Sezione, la città di Conegliano ed il Gruppo Conegliano, del 3° Artiglieria da Montagna costituitosi proprio in Conegliano 113 anni fa.
Avere questo riferimento ancor’oggi con il personale in armi, e l’avere, dopo tanti stravolgimenti avvenuti nell’esercito, ancora attivo il Gruppo che affonda le sue radici nella nostra città, beh, posso affermare che ci fa estremamente piacere, e perché no, anche un po’ orgogliosi.
Siamo orgogliosi anche perché la pandemia, che ci auguriamo sia definitivamente alle nostre spalle, ha visto una collaborazione meravigliosa con il 3° Artiglieria da Montagna a beneficio della nostra Conegliano, a dimostrazione quanto sia importante avere costantemente collaborazioni con questi reparti in armi e fargli sentire ad ogni possibile occasione anche la nostra vicinanza.
Un altro motivo, e non di poco conto; nel nostro Vessillo sezionale, tra le Medaglie d’Oro al Valor Militare vi è apposta quella del nostro eroe Giovanni Bortolotto, inquadrato, per l’appunto, nel Gruppo Conegliano e che lo annovera tra le proprie gloriose Medaglie d’Oro. Quest’anno ricorre l’80° della morte. È un dovere per tutti noi farne giusta memoria: la Sezione, in primo luogo, il Gruppo di Orsago che lo ha sempre riconosciuto come proprio conterraneo e del quale il Gruppo si fregia. Sono certo, del resto come sempre avvenuto in passato, di poter attingere dalle disponibilità di ciascuno per riuscire al meglio. Il gruppo di lavoro è già all’opera e sta definendo il programma con l’auspicio di poter finalmente portarlo a compimento dopo due anni di forzato riposo e far in modo che sia, con la collaborazione massima, un eccezionale raduno.
Qui mi corre l’obbligo di rivolgere un sentito ringraziamento al Comandante del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna il Colonnello Francesco Suma, e al Comandante del Gruppo Conegliano Tenente Colonnello Davide Pascoli (so che, dispiaciuto, non ha potuto essere tra noi oggi essendo impegnato in esercitazioni con il proprio reparto in Sardegna). Il ringraziamento è tanto doveroso, non solo, per la collaborazione ricevuta finora, ma anche e soprattutto per ciò che il futuro ci riserva; anche se, sappiamo, gli impegni e le attività addestrative non vi lasciano certo tanta tregua.
Chiudo con l’augurio di poterci finalmente incontrare, domenica 30 ottobre, spero numerosi e scalpitanti e motivati, dopo questo biennio periodo di stanca.
Colletta Alimentare
Rino Furlan, responsabile colletta:
Eccoci qui dopo due anni brutti. Anche per la colletta alimentare è stato un disagio non poter essere in presenza per il nostro aiuto nella raccolta di alimenti destinati a chi ne ha più bisogno.
Per fortuna dell’avio dell’iniziativa con le schede prepagate, l’aiuto ha dato i suoi frutti e siamo a riusciti a ricevere più di quello che ci aspettavamo. Sinceramente non è la stessa cosa. La presenza del cappello alpino dava una fiducia diversa, forse un po’ più di convinzione per l’esito finale. Ci siamo a adeguati in attesa di un periodo più favorevole. Con certezza possiamo dire che il tempo è passato e a novembre di questo 2022 potremo ritrovarci tra la gente grazie al cappello alpino simbolo di fiducia, altruismo e sacrificio. Quest’anno potremo essere lì all’esterno dei supermercati che aderiranno all’iniziativa. Approfitto per chiedere se siete a conoscenza di un capannone libero per lo stoccaggio degli alimenti, tra metà dicembre e metà dicembre. Grazie per l’attenzione e per la collaborazione che darete a questo progetto.
Rino Furlan, responsabile colletta:
Eccoci qui dopo due anni brutti. Anche per la colletta alimentare è stato un disagio non poter essere in presenza per il nostro aiuto nella raccolta di alimenti destinati a chi ne ha più bisogno.
Per fortuna dell’avio dell’iniziativa con le schede prepagate, l’aiuto ha dato i suoi frutti e siamo a riusciti a ricevere più di quello che ci aspettavamo. Sinceramente non è la stessa cosa. La presenza del cappello alpino dava una fiducia diversa, forse un po’ più di convinzione per l’esito finale. Ci siamo a adeguati in attesa di un periodo più favorevole. Con certezza possiamo dire che il tempo è passato e a novembre di questo 2022 potremo ritrovarci tra la gente grazie al cappello alpino simbolo di fiducia, altruismo e sacrificio. Quest’anno potremo essere lì all’esterno dei supermercati che aderiranno all’iniziativa. Approfitto per chiedere se siete a conoscenza di un capannone libero per lo stoccaggio degli alimenti, tra metà dicembre e metà dicembre. Grazie per l’attenzione e per la collaborazione che darete a questo progetto.
Madonna della Neve
Silvano Armellin. Responsabile Chiesetta:
Quest’anno 2022 ricorrono i 30 anni del restauro della Chiesetta della Madonna della Neve. Consapevolezza che Conegliano è una città di cultura e turismo. Grande è il sentimento alpino verso la Chiesetta che da più di 600 anni si trova tra le natiche mura della città con la sua storia e i suoi affreschi e che ora si trova nel percorso Unesco, e che ci vede come alpini protagonisti
L’appuntamento annuale del 5 agosto, intitolato alla Madonna della Neve, rappresenta gli alpini della nostra sezione un momento importante di ringraziamento e devozione alla Madonna.
Gli alpini del gruppo Città ricordano la giornata dell’inaugurazione del 18 ottobre, ogni anno con la manifestazione “Porchetta in calle”. Oltre a rappresentare un momento conviviale si invita la gente a frequentare la calle, viverla, dopo gli anni dell’oblio e della trascuratezza del sito storico, facendo vedere il nostro lavoro di pulizia e manutenzione continua. Ogni settimana, la raccolta di ogni tipo di ogni tipo di sporcizia per questi lunghi 30 anni. Nella manifestazione abbiamo anche introdotto i concerti del Corocastel in Chiesa o presso villa Gera.
Lo scorso anno abbiamo celebrato i 100 ani delle campane della chiesa, datate 1921.
Nel bronzo della fusione della campa grande presenta le seguenti parole: “Mi spezzò il furore del nemico, ma rivissi con il bronzo del nemico cantando Dio e l’Italia a voce spiegata”. Fusione fatta dalle Fonderie De Poli di Vittorio Veneto.
In questi anni siamo anche intervenuti con i gruppi coneglianesi per il restauro del canone presente nei giardini del castello. Si tratta di un cannone da campagna da 75, modello 1911 costruito nel 1917
Abbiamo poi restaurato la lapide che ricorda la fuga di un cittadino dalla prigione del castello, durante la seconda guerra mondiale. Sono memoria di guerra della nostra città.
Sono a ricordare le numerose parole scritte di ammirazione e ringraziamento che le migliaia di visitatori che vanno al castello passano e incontrano gli alpini alla Madonna della Neve.
Da 30 anni il gruppo Città garantisce le aperture domenicali e sempre più spesso ci vengono richieste aperture straordinarie. Molti suonano le campane, per gioia, non sapendo che per noi sono rintocchi di storia e di memoria.
Silvano Armellin. Responsabile Chiesetta:
Quest’anno 2022 ricorrono i 30 anni del restauro della Chiesetta della Madonna della Neve. Consapevolezza che Conegliano è una città di cultura e turismo. Grande è il sentimento alpino verso la Chiesetta che da più di 600 anni si trova tra le natiche mura della città con la sua storia e i suoi affreschi e che ora si trova nel percorso Unesco, e che ci vede come alpini protagonisti
L’appuntamento annuale del 5 agosto, intitolato alla Madonna della Neve, rappresenta gli alpini della nostra sezione un momento importante di ringraziamento e devozione alla Madonna.
Gli alpini del gruppo Città ricordano la giornata dell’inaugurazione del 18 ottobre, ogni anno con la manifestazione “Porchetta in calle”. Oltre a rappresentare un momento conviviale si invita la gente a frequentare la calle, viverla, dopo gli anni dell’oblio e della trascuratezza del sito storico, facendo vedere il nostro lavoro di pulizia e manutenzione continua. Ogni settimana, la raccolta di ogni tipo di ogni tipo di sporcizia per questi lunghi 30 anni. Nella manifestazione abbiamo anche introdotto i concerti del Corocastel in Chiesa o presso villa Gera.
Lo scorso anno abbiamo celebrato i 100 ani delle campane della chiesa, datate 1921.
Nel bronzo della fusione della campa grande presenta le seguenti parole: “Mi spezzò il furore del nemico, ma rivissi con il bronzo del nemico cantando Dio e l’Italia a voce spiegata”. Fusione fatta dalle Fonderie De Poli di Vittorio Veneto.
In questi anni siamo anche intervenuti con i gruppi coneglianesi per il restauro del canone presente nei giardini del castello. Si tratta di un cannone da campagna da 75, modello 1911 costruito nel 1917
Abbiamo poi restaurato la lapide che ricorda la fuga di un cittadino dalla prigione del castello, durante la seconda guerra mondiale. Sono memoria di guerra della nostra città.
Sono a ricordare le numerose parole scritte di ammirazione e ringraziamento che le migliaia di visitatori che vanno al castello passano e incontrano gli alpini alla Madonna della Neve.
Da 30 anni il gruppo Città garantisce le aperture domenicali e sempre più spesso ci vengono richieste aperture straordinarie. Molti suonano le campane, per gioia, non sapendo che per noi sono rintocchi di storia e di memoria.
Conclusione della relazione morale del presidente Gino Dorigo:
Noi tutti siamo qui presenti per stare insieme e stare uniti con gente con cui ci si capisce al volo per condividere i valori che danno dignità alla vita. Come già ribadito, il periodo non è dei migliori e a volte ci sentiamo scoraggiati, ci manca lo stimolo per metterci in gioco nel mondo del volontariato perché le attenzioni che ogni attività richiede sono tante.
Ma non per questo dobbiamo demoralizzarci, anzi dobbiamo ricordare quanto sia gratificante fare del bene e ricevere del bene nonostante tutte le difficoltà che potremo incontrare nel nostro cammino. Solamente con un costante e quotidiano impegno da parte di tutti potremo raggiungere nuovi e importanti obiettivi. Tutti ma proprio tutti dobbiamo sentirci parte attiva del nostro gruppo e della nostra Sezione, ognuno di noi deve essere consapevole del fatto che le capacità di ogni singola persona, seppur diverse, messe insieme costituiscono un elemento di forza che consente la realizzazione dei nostri scopi associativi.
Il nostro domani potrà anche essere in salita, ma non dobbiamo averne paura, dobbiamo affrontare le difficoltà un passo dopo l’altro come facciamo sulle nostre amate montagne.
Proseguendo il secondo mandato condivido pienamente questo pensiero, io ci provo e cerco di migliorarmi ogni giorno attraverso piccole azioni quotidiane che mi consentono, con semplicità, tenacia e coraggio di adoperarmi con sacrificio e serenità per il bene della Sezione. Gli anni che ci aspettano saranno carichi di lavoro, attività e passione per arrivare carichi al nostro centenario, ma conto fiducioso sull’aiuto di tutti voi, solo così potremo continuare la nostra strada e avere grandi soddisfazioni. Orgoglioso e fiero di portare questo cappello d’Alpino perché insieme a me ci siete tutti quanti voi.
W l’Italia, W gli Alpini, W la Sezione di Conegliano.
Noi tutti siamo qui presenti per stare insieme e stare uniti con gente con cui ci si capisce al volo per condividere i valori che danno dignità alla vita. Come già ribadito, il periodo non è dei migliori e a volte ci sentiamo scoraggiati, ci manca lo stimolo per metterci in gioco nel mondo del volontariato perché le attenzioni che ogni attività richiede sono tante.
Ma non per questo dobbiamo demoralizzarci, anzi dobbiamo ricordare quanto sia gratificante fare del bene e ricevere del bene nonostante tutte le difficoltà che potremo incontrare nel nostro cammino. Solamente con un costante e quotidiano impegno da parte di tutti potremo raggiungere nuovi e importanti obiettivi. Tutti ma proprio tutti dobbiamo sentirci parte attiva del nostro gruppo e della nostra Sezione, ognuno di noi deve essere consapevole del fatto che le capacità di ogni singola persona, seppur diverse, messe insieme costituiscono un elemento di forza che consente la realizzazione dei nostri scopi associativi.
Il nostro domani potrà anche essere in salita, ma non dobbiamo averne paura, dobbiamo affrontare le difficoltà un passo dopo l’altro come facciamo sulle nostre amate montagne.
Proseguendo il secondo mandato condivido pienamente questo pensiero, io ci provo e cerco di migliorarmi ogni giorno attraverso piccole azioni quotidiane che mi consentono, con semplicità, tenacia e coraggio di adoperarmi con sacrificio e serenità per il bene della Sezione. Gli anni che ci aspettano saranno carichi di lavoro, attività e passione per arrivare carichi al nostro centenario, ma conto fiducioso sull’aiuto di tutti voi, solo così potremo continuare la nostra strada e avere grandi soddisfazioni. Orgoglioso e fiero di portare questo cappello d’Alpino perché insieme a me ci siete tutti quanti voi.
W l’Italia, W gli Alpini, W la Sezione di Conegliano.
Daniele Bassetto:
Stimolare gli alpini dormienti, o che si sono accomodati sul divano.
A giorni ci sarà una riunione sul futuro associativo, sarete chiamati a esprimere le vostre opinioni.
Stimolare gli alpini dormienti, o che si sono accomodati sul divano.
A giorni ci sarà una riunione sul futuro associativo, sarete chiamati a esprimere le vostre opinioni.
8. Interventi, Discussione ed approvazione delle relazioni
Nessun intervento
Nessun intervento
Approvazioni:
Relazione morale del Presidente: approvata all’unanimità.
Bilancio Consuntivo e relazione finanziaria 2020, approvata all’unanimità.
Bilancio Previsionale 2021, approvata all’unanimità.
Relazione revisori dei conti, approvata all’unanimità.
Relazione morale del Presidente: approvata all’unanimità.
Bilancio Consuntivo e relazione finanziaria 2020, approvata all’unanimità.
Bilancio Previsionale 2021, approvata all’unanimità.
Relazione revisori dei conti, approvata all’unanimità.
8. Determinazione della quota associativa per il 2023.
Il CDS propone di mantenere inalterata la quota sezionale. 21 Euro: 10,50 al nazionale e 10,50 al sezionale. Approvata all’unanimità.
Il CDS propone di mantenere inalterata la quota sezionale. 21 Euro: 10,50 al nazionale e 10,50 al sezionale. Approvata all’unanimità.
9. Nomina di 8 delegati all'Assemblea Nazionale.
Oltre al Presidente sezionale, di diritto, l’assemblea nomina i seguenti delegati: Giuseppe Benedetti, Nino Geronazzo, Alessandro Cenedese, Antonio Meneghin, Narciso De Rosso, Lino Chies, Simone Algeo. Approvazione unanime per alzata di mano.
Oltre al Presidente sezionale, di diritto, l’assemblea nomina i seguenti delegati: Giuseppe Benedetti, Nino Geronazzo, Alessandro Cenedese, Antonio Meneghin, Narciso De Rosso, Lino Chies, Simone Algeo. Approvazione unanime per alzata di mano.
10. Elezione di n. 7 consiglieri
Si procede alla votazione a scrutinio segreto, con i seguenti risultati:
Aventi diritto 160, schede valide 145, bianche 0, nulle 15.
CENEDESE Alessandro gr. Colfosco 110
TESSER Fabio gr. M.O. Maset 110
BET Alberto gr. San Fior 108
MENEGHIN Antonio gr. Pieve di Soligo 105
SCHIAVON Salvino gr. Bibano-Godega 96
BENEDOSSO Giuseppe gr. Vazzola 93
RONCOLATO Paolo gr. Vazzola 76
ZANETTI Vinicio gr. Santa Lucia di Piave 58
Si procede alla votazione a scrutinio segreto, con i seguenti risultati:
Aventi diritto 160, schede valide 145, bianche 0, nulle 15.
CENEDESE Alessandro gr. Colfosco 110
TESSER Fabio gr. M.O. Maset 110
BET Alberto gr. San Fior 108
MENEGHIN Antonio gr. Pieve di Soligo 105
SCHIAVON Salvino gr. Bibano-Godega 96
BENEDOSSO Giuseppe gr. Vazzola 93
RONCOLATO Paolo gr. Vazzola 76
ZANETTI Vinicio gr. Santa Lucia di Piave 58
12. Nomina dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri
Michele PILLA gr. Città, Emilio MASCHIETTO gr. M.O. Maset, Bruno DANIELI gr. Susegana, Bruno DE CARLO gr. Città, Mario FRANCESCHI gr. Collalbrigo.
Approvato per alzata di mano all’unanimità.
Michele PILLA gr. Città, Emilio MASCHIETTO gr. M.O. Maset, Bruno DANIELI gr. Susegana, Bruno DE CARLO gr. Città, Mario FRANCESCHI gr. Collalbrigo.
Approvato per alzata di mano all’unanimità.
Interventi finali:
Col. Suma. Comandante del 3° artiglieria a.mon.
E’ la prima volta che mi affaccio ad una assemblea dei delegati. Vi porto il saluto del reggimento e del gruppo Conegliano. Il comandante del Gruppo Davide Pascoli sta seguendo le operazioni per l’addestramento in Sardegna. Stiamo facendo tutta una serie di attività che ci coinvolgono a pieno come militari ed artiglieri in particolare.
In questi giorni ho ribadito ai nostri soldati qual è il loro ruolo, la dimensione nella quale di devono riconoscere, quella di artiglieri da montagna. Per questo continuiamo a perpetuare la memoria dei nostri caduti. Il 17 abbiamo ricollocato nella nostra caserma (Remanzacco) una targa commemorativa della M.O.V.M. Caporale Aldo Bortolussi di Zoppola. In quella circostanza erano presenti l’associazione nazionale alpini, le autorità civili e militari per ricordare quanto sia importante l’esempio ed il sacrificio di tutti coloro che partecipano e hanno partecipato ai reparti in armi.
Voi siete, per certi aspetti, l’altra faccia della medaglia. Io ricordo sempre ai militari, che per qualche motivo passano a fare altre esperienze, che il cappello alpino lo devono portare tatuato sul cuore, scolpito nella mente, l’importanza della nostra dimensione associativa, perché la nostra è l’associazione combattentistica e d’arma più grande del mondo, e vogliamo che rimanga la più grande.
Non mi resta che ringraziarvi tutti, per avermi accolto nella vostra assemblea annuale.
E’ la prima volta che mi affaccio ad una assemblea dei delegati. Vi porto il saluto del reggimento e del gruppo Conegliano. Il comandante del Gruppo Davide Pascoli sta seguendo le operazioni per l’addestramento in Sardegna. Stiamo facendo tutta una serie di attività che ci coinvolgono a pieno come militari ed artiglieri in particolare.
In questi giorni ho ribadito ai nostri soldati qual è il loro ruolo, la dimensione nella quale di devono riconoscere, quella di artiglieri da montagna. Per questo continuiamo a perpetuare la memoria dei nostri caduti. Il 17 abbiamo ricollocato nella nostra caserma (Remanzacco) una targa commemorativa della M.O.V.M. Caporale Aldo Bortolussi di Zoppola. In quella circostanza erano presenti l’associazione nazionale alpini, le autorità civili e militari per ricordare quanto sia importante l’esempio ed il sacrificio di tutti coloro che partecipano e hanno partecipato ai reparti in armi.
Voi siete, per certi aspetti, l’altra faccia della medaglia. Io ricordo sempre ai militari, che per qualche motivo passano a fare altre esperienze, che il cappello alpino lo devono portare tatuato sul cuore, scolpito nella mente, l’importanza della nostra dimensione associativa, perché la nostra è l’associazione combattentistica e d’arma più grande del mondo, e vogliamo che rimanga la più grande.
Non mi resta che ringraziarvi tutti, per avermi accolto nella vostra assemblea annuale.
Daniele Bassetto:
Siamo una associazione viva e vegeta. Finalmente ci ritroviamo alla nostra adunata nazionale a Rimini. Ricordo un paio di manifestazioni importanti: i 150 anni delle Truppe Alpine che culminerà con il ritrovo finale a Napoli; La staffetta che parte da Torino, passando per Trieste, interesserà la nostra zona il 28/29 giugno (sul sito dell’ANA tutte le informazioni); La salita alle 150 cime, in questi giorni si sta definendo il programma.
Vi esorto a parlare con i nostri alpini , con la base, perché dobbiamo essere una forza unita e coesa.
Siamo una associazione viva e vegeta. Finalmente ci ritroviamo alla nostra adunata nazionale a Rimini. Ricordo un paio di manifestazioni importanti: i 150 anni delle Truppe Alpine che culminerà con il ritrovo finale a Napoli; La staffetta che parte da Torino, passando per Trieste, interesserà la nostra zona il 28/29 giugno (sul sito dell’ANA tutte le informazioni); La salita alle 150 cime, in questi giorni si sta definendo il programma.
Vi esorto a parlare con i nostri alpini , con la base, perché dobbiamo essere una forza unita e coesa.
Sebastiano Favero, presidente nazionale.
Saluti tutti voi delegati, i capigruppo, te caro Presidente di Sezione per le conclusioni che hai lasciato: unità, valori e solidarietà. Grazie al col. Suma comandante del 3°: è vero siamo due facce della stessa medaglia. Lo siamo ancor di più in questo periodo. I rapporti tra gli alpini in congedo iscritti all’ANA e gli alpini in armi sono veramente solidi. Si è concretizzato 2 anni fa con un accordo quadro siglato con lo SME per una strettissima collaborazione tra L’associazione nazionale alpini e il comando Truppe Alpine. Il vostro coordinato di PC lo ha ricordato: nella manifestazione VARDIREX per la prima volta l’esercitazione ogni intervento è stato fatto assieme, non truppe alpine da una parte e associazione da un’altra. Questo è stato molto apprezzata dal Dipartimento di PC nazionale, per dimostrare la nostra capacità di operare in momenti difficili, assieme. Durante le prime fasi della pandemia, soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia, la collaborazione tra alpini in armi e alpini in congedo è stata totale.
Questa è secondo noi la strada che dovremo percorrere. Abbiamo 11.000 in armi che portano il cappello alpino. Collegati alle sezioni territoriali anche due gruppi alpini all’interno delle caserme, uno all’Aquila e uno a Venzone.
Nell’accordo quadro, si fa chiaramente riferimento alla costituzione della riserva, che avrà scopi prevalentemente difensivi, che impegnerà i volontari soprattutto nella parte logistica e di protezione civile, ma inquadrati all’interno delle forze armate, delle Truppe alpine, sarà l’occasione per rinforzare e portare avanti i nostri valori alpini.
I campi scuola nelle sezioni vengono fatti da ormai 15 anno e investono i ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Era necessario dare uno stimolo a età più avanzate. I campi scuola a livello nazionale vanno dai 16 ai 25 anni. Sono cominciati l’anno scorso con 4 scuola sperimentali, che hanno avuto un grande successo. Quest’anno proseguiranno con 12 campi scuola. Ieri in CDN il consigliere Rizzi ha detto che alcuni campi hanno già raggiunto la quota massima possibile, sicuramente saranno completati tuti i campi scuola. Nella fase di formazione e istruzione dei ragazzi che dura 15 giorni c’è un supporto concreto delle Truppe Alpine, Alpini in armi che saranno tra noi per istruire i ragazzi. La risposta dei ragazzi dell’anno scorso è stata entusiastica sia da parte dei ragazzi che dei genitori.
Quando il presidente Parazzini ha fatto quel tentativo per convincere il parlamento a non votare la soppressione della leva. Forse allora la visione della società era diversa, oggi una presa maggiore di coscienza sul fatto che i nostri giovani devono essere necessariamente formati, per dare loro quegli elementi fondamentali che costituiscono quel concetto che abbiamo noi di Patria, credo che oggi siano irrinunciabili, noi lo diciamo da sempre. Formare i giovani e far capire loro che alcuni valori sono fondamentali, che avere una propria identità di riferimento è fondamentale. Altrimenti il confronto con gli altri diventa qualcosa di impalpabile, qualcosa che non si capisce, tanto tocca a loro. Questo tocca a loro, potrebbe portare un disastro, non solo al momento limitato all’Ucraina, ma ci potrebbe coinvolgere tutti. C’è oggi una sensibilità maggiore, ci sono due provvedimenti di legge all’esame, uno alla Camera (formare i giovani) e uno al Senato (riconoscimento del valore morale e del sacrificio degli alpini). Non deve essere visto in contrapposizione con le altre associazioni d’arma, ma il riconoscimento di quanto questa associazione alpini nel tempo ha fatto.
In queste ore stanno rientrando i volontari che hanno portato 23 ambulanze in Polonia. Lo ha ricordato il sindaco quanto siamo disponibili e pronti per tutte le necessità, ovviamente nei limiti
nei limiti e nel rispetto delle istituzioni. Il fai date non è la cosa più opportuna, anche in questo momento drammatico. Fare le cose fatte bene con chi ha la facoltà e il potere di decidere, cioè con Dipartimento e Governo, Regioni, le amministrazioni comunali con in testa il Sindaco.
Noi possiamo pensare con grande fiducia al nostro futuro. Tocca a noi costruirlo. Sul Doss Trento è scritto “per gli alpini non esiste l’impossibile”.
Voglio dire al vostro tesoriere che forse quelle montagnole potrebbero crescere. Nel 2005 non ero ancora consigliere nazionale. L’allora CDN faceva delle previsioni per il 2020, che saremo stati sotto i 100.000 soci, invece siamo ancora 270.000.
Vorrei ricordare quanto siamo stati vicini all’Ucraina, la tragedia della campagna e della ritirata di Russia, la vera Nikolajewka si trova in Ucraina, quella che noi ricordiamo con il sottopasso in realtà era la via per Nikolajewka. Abbiamo qui tra noi il buon Lino Chies, amico fraterno, saluto anche Nino Geronazzo che è stato con me vicepresidente nazionale. 30 anni fa, Lino firmava l’accordo per la costruzione dell’Asilo del Sorriso con l’allora sindaco di Rossosch. Come sono cambiati i tempi. Allora la speranza e la fiducia di un mondo migliore., che pensasse alla pace in senso. Questi momenti drammatici ci richiamano alla realtà che non avremmo mai voluto avere.
Bisogna continuare a sostenere, a chiedere un ritorno al servizio obbligatorio per tutti. Tutti espongono le bandiere per la pace. Tutti parlano di pace, espongono la bandiera della pace. La pace non è qualcosa che ci viene regalato, che possiamo comprare al supermercato, ma qualcosa che dobbiamo conquistare giorno per giorno, estendendo il concetto di valore della pace, ma per farlo ci vogliono fatti concreti, ci vuole capacità di comprendere e di capire. E per fare questo i nostri giovani devono essere portati sui nostri valori, quei valori cui noi crediamo tuti insieme, noi proponiamo e cui non rinunceremo. Sono convinto che tra 100 anni l’associazione nazionale alpini festeggerà i propri 200 anni.
Viva gli Alpini, Viva l’Italia, via la sezione di Conegliano.
Saluti tutti voi delegati, i capigruppo, te caro Presidente di Sezione per le conclusioni che hai lasciato: unità, valori e solidarietà. Grazie al col. Suma comandante del 3°: è vero siamo due facce della stessa medaglia. Lo siamo ancor di più in questo periodo. I rapporti tra gli alpini in congedo iscritti all’ANA e gli alpini in armi sono veramente solidi. Si è concretizzato 2 anni fa con un accordo quadro siglato con lo SME per una strettissima collaborazione tra L’associazione nazionale alpini e il comando Truppe Alpine. Il vostro coordinato di PC lo ha ricordato: nella manifestazione VARDIREX per la prima volta l’esercitazione ogni intervento è stato fatto assieme, non truppe alpine da una parte e associazione da un’altra. Questo è stato molto apprezzata dal Dipartimento di PC nazionale, per dimostrare la nostra capacità di operare in momenti difficili, assieme. Durante le prime fasi della pandemia, soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia, la collaborazione tra alpini in armi e alpini in congedo è stata totale.
Questa è secondo noi la strada che dovremo percorrere. Abbiamo 11.000 in armi che portano il cappello alpino. Collegati alle sezioni territoriali anche due gruppi alpini all’interno delle caserme, uno all’Aquila e uno a Venzone.
Nell’accordo quadro, si fa chiaramente riferimento alla costituzione della riserva, che avrà scopi prevalentemente difensivi, che impegnerà i volontari soprattutto nella parte logistica e di protezione civile, ma inquadrati all’interno delle forze armate, delle Truppe alpine, sarà l’occasione per rinforzare e portare avanti i nostri valori alpini.
I campi scuola nelle sezioni vengono fatti da ormai 15 anno e investono i ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Era necessario dare uno stimolo a età più avanzate. I campi scuola a livello nazionale vanno dai 16 ai 25 anni. Sono cominciati l’anno scorso con 4 scuola sperimentali, che hanno avuto un grande successo. Quest’anno proseguiranno con 12 campi scuola. Ieri in CDN il consigliere Rizzi ha detto che alcuni campi hanno già raggiunto la quota massima possibile, sicuramente saranno completati tuti i campi scuola. Nella fase di formazione e istruzione dei ragazzi che dura 15 giorni c’è un supporto concreto delle Truppe Alpine, Alpini in armi che saranno tra noi per istruire i ragazzi. La risposta dei ragazzi dell’anno scorso è stata entusiastica sia da parte dei ragazzi che dei genitori.
Quando il presidente Parazzini ha fatto quel tentativo per convincere il parlamento a non votare la soppressione della leva. Forse allora la visione della società era diversa, oggi una presa maggiore di coscienza sul fatto che i nostri giovani devono essere necessariamente formati, per dare loro quegli elementi fondamentali che costituiscono quel concetto che abbiamo noi di Patria, credo che oggi siano irrinunciabili, noi lo diciamo da sempre. Formare i giovani e far capire loro che alcuni valori sono fondamentali, che avere una propria identità di riferimento è fondamentale. Altrimenti il confronto con gli altri diventa qualcosa di impalpabile, qualcosa che non si capisce, tanto tocca a loro. Questo tocca a loro, potrebbe portare un disastro, non solo al momento limitato all’Ucraina, ma ci potrebbe coinvolgere tutti. C’è oggi una sensibilità maggiore, ci sono due provvedimenti di legge all’esame, uno alla Camera (formare i giovani) e uno al Senato (riconoscimento del valore morale e del sacrificio degli alpini). Non deve essere visto in contrapposizione con le altre associazioni d’arma, ma il riconoscimento di quanto questa associazione alpini nel tempo ha fatto.
In queste ore stanno rientrando i volontari che hanno portato 23 ambulanze in Polonia. Lo ha ricordato il sindaco quanto siamo disponibili e pronti per tutte le necessità, ovviamente nei limiti
nei limiti e nel rispetto delle istituzioni. Il fai date non è la cosa più opportuna, anche in questo momento drammatico. Fare le cose fatte bene con chi ha la facoltà e il potere di decidere, cioè con Dipartimento e Governo, Regioni, le amministrazioni comunali con in testa il Sindaco.
Noi possiamo pensare con grande fiducia al nostro futuro. Tocca a noi costruirlo. Sul Doss Trento è scritto “per gli alpini non esiste l’impossibile”.
Voglio dire al vostro tesoriere che forse quelle montagnole potrebbero crescere. Nel 2005 non ero ancora consigliere nazionale. L’allora CDN faceva delle previsioni per il 2020, che saremo stati sotto i 100.000 soci, invece siamo ancora 270.000.
Vorrei ricordare quanto siamo stati vicini all’Ucraina, la tragedia della campagna e della ritirata di Russia, la vera Nikolajewka si trova in Ucraina, quella che noi ricordiamo con il sottopasso in realtà era la via per Nikolajewka. Abbiamo qui tra noi il buon Lino Chies, amico fraterno, saluto anche Nino Geronazzo che è stato con me vicepresidente nazionale. 30 anni fa, Lino firmava l’accordo per la costruzione dell’Asilo del Sorriso con l’allora sindaco di Rossosch. Come sono cambiati i tempi. Allora la speranza e la fiducia di un mondo migliore., che pensasse alla pace in senso. Questi momenti drammatici ci richiamano alla realtà che non avremmo mai voluto avere.
Bisogna continuare a sostenere, a chiedere un ritorno al servizio obbligatorio per tutti. Tutti espongono le bandiere per la pace. Tutti parlano di pace, espongono la bandiera della pace. La pace non è qualcosa che ci viene regalato, che possiamo comprare al supermercato, ma qualcosa che dobbiamo conquistare giorno per giorno, estendendo il concetto di valore della pace, ma per farlo ci vogliono fatti concreti, ci vuole capacità di comprendere e di capire. E per fare questo i nostri giovani devono essere portati sui nostri valori, quei valori cui noi crediamo tuti insieme, noi proponiamo e cui non rinunceremo. Sono convinto che tra 100 anni l’associazione nazionale alpini festeggerà i propri 200 anni.
Viva gli Alpini, Viva l’Italia, via la sezione di Conegliano.
Gino Dorigo:
A Conegliano, abbiamo la tradizione di consegnare una targa ai nostri capigruppo che lasciano il testimone. Gruppo San Fior: Elio Tonon a cui è subentrato Mariano Tomasella. Gruppo Mareno di Piave Giorgio Rui a cui è subentrato Claudio Zanella. Grazie per l’ottimo lavoro svolto in questi anni.
A tutti i capigruppo la sezione ha il piacere di regalare questo cofanetto portabandiera che all’interno contiene il Tricolore con la storia della bandiera e la preghiera dell’alpino. Poi i gruppi possono regalarlo a chi è andato avanti, agli amici , a chi ritenete più opportuno.
Ringrazio il Presidente nazionale, il consigliere di riferimento ed il comandante del Terzo. Grazie a tutti.
A Conegliano, abbiamo la tradizione di consegnare una targa ai nostri capigruppo che lasciano il testimone. Gruppo San Fior: Elio Tonon a cui è subentrato Mariano Tomasella. Gruppo Mareno di Piave Giorgio Rui a cui è subentrato Claudio Zanella. Grazie per l’ottimo lavoro svolto in questi anni.
A tutti i capigruppo la sezione ha il piacere di regalare questo cofanetto portabandiera che all’interno contiene il Tricolore con la storia della bandiera e la preghiera dell’alpino. Poi i gruppi possono regalarlo a chi è andato avanti, agli amici , a chi ritenete più opportuno.
Ringrazio il Presidente nazionale, il consigliere di riferimento ed il comandante del Terzo. Grazie a tutti.
Daniele Bassetto:
Mi unisco ai ringraziamenti alle autorità militari presenti, ai presidenti delle associazioni consorelle e tutti i partecipanti all’assemblea.
Mi unisco ai ringraziamenti alle autorità militari presenti, ai presidenti delle associazioni consorelle e tutti i partecipanti all’assemblea.
Esauriti i punti all’OdG l’assemblea viene sciolta alle ore 11,30
Il Presidente dell'Assemblea: Daniele Bassetto
Il segretario: Claudio Lorenzet
Il segretario: Claudio Lorenzet
CONSIGLIO DIRETTIVO ED INCARICHI SEZIONALI
UFFICIO DI PRESIDENZA
PRESIDENTE: Gino Dorigo
Vice presidenti:
Fabio Tesser (vicario)
Roberto De Paoli
Rino Furlan
Tesoriere: Claudio Lorenzet
Segretario: Simone Algeo
PRESIDENTE: Gino Dorigo
Vice presidenti:
Fabio Tesser (vicario)
Roberto De Paoli
Rino Furlan
Tesoriere: Claudio Lorenzet
Segretario: Simone Algeo
Consiglieri:
Simone Algeo, Giuseppe Benedetti, Giuseppe Benedosso, Alberto Bet, Claudio
Botteon, Alessandro Cenedese, Roland Coletti, Luigino Donadel, Cristian Faldon,
Celeste Granziera, Antonio Meneghin, Antonio Morbin, Fiorenzo Padoin, Lucio
Poletto, Maurizio Santin, Savino Schiavon, Alessio Tittonel, Lucio Zago.
Segretario del CDS: Cristian Faldon
Segretario del CDS: Cristian Faldon
Consigliere onorario: Lino Chies
Inviti
permanenti: Nino Geronazzo, Battista Bozzoli, Antonio Daminato
SPEAKER SEZIONALE: Nicola Stefani
CERIMONIERI: Massimo Battistuzzi, Francesco Botteon
ALFIERI: Roland Coletti, Luigino Donadel, Narciso De Rosso, Lucio Zago, Giuseppe
Benedosso
LOGISTICA: Alessandro Cenedese, Giuseppe Benedetti
PROTEZIONE CIVILE
Coordinatore: Claudio Lucchet
Vice: Alessio Tittonel, Oliviero Chiesurin
Coordinatore: Claudio Lucchet
Vice: Alessio Tittonel, Oliviero Chiesurin
GRUPPO
SPORTIVO
Coordinatore: Fabio Tesser
Membri: Antonio Morbin, Michele Pilla, Lucio Poletto
Coordinatore: Fabio Tesser
Membri: Antonio Morbin, Michele Pilla, Lucio Poletto
GIOVANI: Cristian Faldon
FIAMME VERDI
Direttore Responsabile: Gino Ceccherini
Comitato di Redazione: Simone Algeo, Lorenzo Battistuzzi, Nicola Stefani.
Direttore Responsabile: Gino Ceccherini
Comitato di Redazione: Simone Algeo, Lorenzo Battistuzzi, Nicola Stefani.
MUSEO SEZIONALE
Direttore Museo: Aldo Vidotto
Delegato sezionale: Rino Furlan
Comitato Museo: Gino Ceccherini, Federico Furlan, Gianfranco Losego, Franco Chiesa, Antonio Daminato, Claudio Botteon, Romolo Romano, Alessandro Marinello, Michele Dalto, Nicola Cristofoli, Roland Coletti, Renato Bonacin
Direttore Museo: Aldo Vidotto
Delegato sezionale: Rino Furlan
Comitato Museo: Gino Ceccherini, Federico Furlan, Gianfranco Losego, Franco Chiesa, Antonio Daminato, Claudio Botteon, Romolo Romano, Alessandro Marinello, Michele Dalto, Nicola Cristofoli, Roland Coletti, Renato Bonacin
BIBLIOTECA: Claudio Botteon
CENTRO STUDI ANA: Simone Algeo, Alessandro Cenedese,
Giuseppe Benedetti, Lucio Zago, Lorenzo Battistuzzi
PROGETTO SCUOLE E CAMPI
SCUOLA: Celeste Granziera, Claudio Botteon, Lino Chies, Nino Geronazzo, Luigino
Bravin, Lucio Poletto, Fiorenzo Padoin, Roberto De Paoli
COLLETTA ALIMENTARE
Coordinatore: Alberto Bet Membri: Roland Coletti, Savino Schiavon, Giuseppe
Benedosso, Fiorenzo Padoin, Maurizio Santin
MADONNA DELLA NEVE: Lucio Zago
CORO
ANA “Giulio Bedeschi”: Lucio Poletto
FANFARA ALPINA: Savino Schiavon
GRUPPO
“CONEGLIANO”: Alessandro Cenedese
BOSCO PENNE MOZZE - ASPEM: Antonio Meneghin
CAPPELLANO SEZIONALE: Don Stefano Sitta
SEDE E TAVERNA: Antonio Meneghin,
Luigino Donadel, Savino Schiavon
REVISORI DEI CONTI
Presidente: Marco Giacomini
Membri: Fabio Soneghet, Marco Anelli, Narciso De Rosso, Celestino Boem
Presidente: Marco Giacomini
Membri: Fabio Soneghet, Marco Anelli, Narciso De Rosso, Celestino Boem
GIUNTA DI SCRUTINIO: Albino Bertazzon, Luciano
Camerotto, Aldo Pradella, Luciano Breda, Massimo
Donadel
VERIFICA POTERI: Emilio Maschietto, Michele Pilla,
Bruno Danieli, Bruno De Carlo, Mario Franceschi