2023 IFMS: La comune identità tra truppe di montagna - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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2023 IFMS: La comune identità tra truppe di montagna

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IFMS: LA COMUNE IDENTITA' TRA TRUPPE DI MONTAGNA
Fiamme Verdi Dicembre 2023 di Generale Renato Genovese



Quarant’anni dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, a margine di una delle tante commemorazioni che si tenevano nei vari paesi tra rappresentanti di Associazioni d’Arma, nacque l’idea di creare una sorta di federazione indipendente da partiti politici fra soldati di montagna in servizio e in congedo.
Alla base di questa iniziativa c’era un’unione di intenti atta a preservare la memoria e l’onore dei soldati periti in montagna, mantenere uno spirito di solidarietà fra chi ha servito nelle truppe da montagna e stabilire un esempio per le future generazioni.
E così il 24 maggio 1985 i rappresentanti di cinque paesi, il francese Jean Minster, l’austriaco Karl Preuner, l’americano M.N. MacKenzie, l’italiano Leonardo Caprioli e il tedesco Werner Daumiller, si incontrarono a Mittenwald, una piccola e graziosa cittadina tedesca ai confini con l’Austria dove si erge un maestoso monumento ai caduti e firmarono l’accordo. Nasceva la Federazione Internazionale dei Soldati di Montagna, IFMS (International Federation of Mountain Soldiers).
Paesi un tempo nemici, che nel corso del secolo scorso si sono confrontati in sanguinose guerre, sono diventati amici grazie al comune amore per la terra che li ha generati.
Sono trascorsi trentotto anni e in questo periodo altre nazioni hanno abbracciato questa iniziativa: Bulgaria, Montenegro, Polonia, Slovenia, Spagna e Svizzera, portando a undici i membri della federazione. Sì, anche la Svizzera che da cinquecento anni non combatte una guerra fuori dai propri confini, ma che crede fermamente in questa federazione e nei suoi valori, tanto che si è resa disponibile a dare nel tempo due Segretari Generali.
L’IFMS è regolata da uno Statuto che stabilisce di porre al vertice i Presidenti delle varie Associazioni Nazionali iscritte. I Presidenti o loro delegati eleggono il Segretario Generale che ha funzioni di coordinatore delle attività della federazione stessa. Una volta all’anno, a turno, le nazioni si offrono di ospitare un Congresso. Questa è l’occasione di conoscere il paese ospite, di fare una sintesi delle iniziative attuate nel corso dell’anno e fonte di idee per il futuro federativo.
L’ANA, essendo l’associazione più numerosa e organizzata, da sempre fa da traino per le altre associazioni, e la sede nazionale si è resa disponibile a mantenere la memoria storica degli eventi che si sono succeduti nel corso degli anni.
Pur essendo tutti i soci ANA membri di diritto della Federazione, è stata creata a livello nazionale la Commissione IFMS e la Sezione di Bergamo e in particolare il Gruppo di Azzano San Paolo (BG) ha assunto l’impegno sin dal 1986, un anno dopo la fondazione dell’IFMS di mantenere viva la storia, dedicando un premio annuale a chi ha voluto onorare nello spirito e nelle azioni gli ideali alpini, recuperando zone storiche, oppure illustrando in altro modo i valori e le gesta delle Truppe da Montagna. Negli ultimi anni sono anche state create nuove Commissioni IFMS presso varie Sezioni come ad esempio Torino, Luino, Valle Camonica e Udine.

Ho avuto il privilegio e l’onore di essere stato per sette anni il Segretario Generale di questa Federazione, prima di passare il testimone all’attuale SG lo svizzero Jacques Diserens e di capire personalmente le diversità e i tratti in comune dei soldati di montagna delle varie nazioni. L’ambiente montano è sovente difficile, sovente non perdona errori, e pur con la differenza di lingua e tradizioni il comune scenario alpino rende tutti partecipi di una comune identità.
Un’ultima considerazione, che non vuol essere polemica ma fonte di riflessione collettiva. Ho esposto l’argomento a suo tempo in varie occasioni quando ricoprivo la carica di Consigliere Nazionale; l’ANA considera l’IFMS una costola a parte, spesso ai più poco conosciuta, mentre le Sezioni alpine all’estero in Europa e in altri continenti sono oggetto di incontri da parte dei vertici che le mantengono in vita con contributi e visite costanti. A mio avviso sarebbe costruttivo unificare e condurre insieme gli alpini all’estero e l’IFMS perché nei propositi statutari dovremmo essere la stessa famiglia. Spesso mi sono trovato in situazione dove c’era un incontro IFMS e poco tempo dopo nella stessa nazione si celebrava una ricorrenza con alpini o discendenti di alpini residenti nella stessa nazione.
La condivisione dei valori deve essere un faro unico cui tutti gli uomini di montagna dovrebbero fare riferimento; in particolare per l’ANA che è un membro importante, oserei dire essenziale per l’esistenza stessa della Federazione.


I padri fondatori Jean Minster, Karl Preuner, M.N. MacKenzie, Dr. Leonardo Caprioli, Werner Daumiller
24 maggio 1985 in Mittenwald (AT)


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