2024 Museo degli Alpini e Università: accoppiata vincente
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MUSEO DEGLI ALPINI
MUSEO DEGLI ALPINI E UNIVERSITA': ACCOPPAIATA VINCENTE
Fiamme Verdi Luglio 2024, di Nicola Cristofoli
Il Museo degli Alpini della nostra Sezione da circa due anni ha iniziato un
nuovo percorso per avvicinare questa nostra piccola realtà al mondo accademico.
Dal 2022 ad oggi sono stati avviati i lavori per instaurare differenti
collaborazioni con diverse realtà accademiche, che si sono concretizzate nella
stipula di convenzioni a favore degli studenti laureandi che prestano o
presteranno la loro opera in specifiche attività di stage presso il nostro
museo.
Il 2023 ha visto la firma della prima convenzione con l’Università di Bologna
- Campus di Ravenna, che ha portato poi nel 2024 al museo la prima studentessa,
Giulia Perna, per attività di catalogazione durata circa un mese. Il Museo ha
poi stipulato una similare convenzione con l’Università di Padova, che porterà
nella seconda metà dell’anno altri studenti presso il nostro ente. La necessità
di avvicinarsi al mondo accademico è un motivo di vanto e di orgoglio per la
nostra Sezione e rappresenta la naturale evoluzione dopo le attività di
perfezionamento del quadro amministrativo che hanno portato al riconoscimento
del museo a livello regionale.
Addentrandoci ancor di più nello specifico delle ultime attività svolte dal
Museo, particolare rilevanza ha il lavoro svolto dal Centro Studi Ugo Cerletti,
fiore all'occhiello del Museo e della nostra Sezione, nel delicato settore di
competenza.
Il 2024 ha visto la stipula di un accordo per la cessione di materiale non
più in uso dal Nucleo Artificieri di Bolzano, che si è concretizzato con la
prima cessione a livello nazionale di un robot anti- esplosivo al nostro ente,
il tutto contornato da una splendida mattinata in puro stile alpino presso il
Comando Legione Carabinieri Trentino Alto-Adige.
Anche il mondo accademico e della ricerca si sta avvicinando a questa nostra
piccola realtà altamente specializzata con la stipula di un accordo per attività
di ricerca della durata di 3 anni con il Dipartimento di Filosofia, Sociologia,
Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova nell'ambito del
progetto “Emanazione di linee guida e protocolli di sicurezza personale e
ambientale in territori violenti e/o con passato di violenza”. Tutte queste
attività, assieme al rinnovamento di parte del Museo rientrano nell'ambito del
progetto preparatorio al centenario della Sezione ed al Raduno Triveneto 2025,
che dovrà vedere il Museo come biglietto da visita della Sezione e della città
di Conegliano non solo da un punto di vista espositivo, ma anche di sostanza.
Iniziamo quindi a costruire su quelle fondamenta che abbiamo gettato assieme negli anni addietro.
Iniziamo quindi a costruire su quelle fondamenta che abbiamo gettato assieme negli anni addietro.
LETTERA DI GIULIA
Il
12 febbraio 2024 è iniziato il mio percorso formativo all'interno del Museo
degli Alpini di Conegliano. Durante la mia permanenza ho avuto la fortuna di
essere affiancata da persone estremamente competenti e disponibili: in primis il
direttore Aldo Vidotto e il mio tutor, il Dr. Nicola Cristofoli, con la
collaborazione dell’intera sezione degli Alpini di Conegliano. Ognuna di queste
persone, fin dal primo giorno, mi ha fatto sentire accolta.
Da studentessa di Beni Culturali, ho avuto l’opportunità di mettere in
pratica il mio percorso di studi in una “piccola” realtà museale che, però, si è
dimostrata molto più grande di quello che pensassi. Con mio grande stupore ho
potuto constatare in prima persona che le potenzialità di questo Museo siano
davvero tante. Al termine del tirocinio mi sono resa conto di quanto sia
importante poter partecipare in presa diretta alle reali attività che un museo
richiede. Il mio bagaglio culturale è certamente cresciuto, in buona parte
grazie alle attività di inventariazione e catalogazione di materiali della Prima
e della Seconda guerra mondiale. Un ruolo fondamentale è stato giocato, però,
anche da tutte quelle esperienze extracurricolari che mi hanno dato la
possibilità di comprendere al massimo cosa significa lavorare in gruppo, in
particolar modo all'interno di un ambiente culturale. Con la differenza che, se
avessi svolto il mio tirocinio in realtà museali più grandi, sarei stata solo un
numero.
Fino a pochi mesi fa non avrei mai pensato di lasciare il piccolo paese in
provincia di Bologna per trasferirmi un mese in Veneto. La mia fortuna è stata
quella di avere qualcuno che credesse in me e che avesse il coraggio di
investire sui giovani. Infatti, questa è una delle lezioni più preziose che mi
sono portata a casa: dare fiducia a chi è competente (o, nel mio caso, a chi lo
diventerà). Aldo, Nicola e la sezione degli Alpini di Conegliano hanno creduto
in me fin dal primo momento e questo mi ha spronato quotidianamente a dare il
massimo.
L’esperienza al Museo degli Alpini ha contribuito alla mia crescita, non solo
a livello personale ma anche e soprattutto a quella professionale. La mia
aspirazione più grande è quella di diventare curatrice di mostre, che
approfondirò con la Laurea Magistrale in Arts, Museology and Curatorship, e
durante il mio tirocinio ho finalmente posto le basi per qualcosa di concreto.
Lavorare sul campo è ciò che serve per poter comprendere se realmente la strada
scelta sia anche quella più adatta. Questo è l’unico vero consiglio che voglio
dare ai miei coetanei che probabilmente, proprio come me, sono impauriti
dall'incertezza del futuro. Bisogna buttarsi e provare.
Concludo salutando e ringraziando calorosamente il Comitato del Museo e la
sezione degli Alpini di Conegliano per la loro disponibilità e per il loro
supporto. Ognuno di loro ha reso la mia permanenza indimenticabile.