Innocente Pittoni
INNOCENTE PITTONI
Patriota ed esule, fondatore della Società di Mutuo Soccorso di Conegliano
Innocente Pittoni nacque a Conegliano, il 9 marzo 1833 e vi morì, a 37 anni, il 9 febbraio del 1870 senza veder coronato il sogno per cui aveva lottato: la conquista di Roma e l’unità d’Italia.
Gli avvenimenti della rivoluzione del 1848-1849, colpirono profondamente l'animo del giovane Pittoni, già fortemente influenzato dalle posizioni assunte da mons. Ludovico Anselmi, arciprete di Conegliano, fino a spingerlo ad aderire ai moti rivoluzionari per l'indipendenza contro l'Austria.
Come patriota aderì ancor giovane al programma di Giuseppe Mazzini tanto, da essere indicato come "l’anima e la mente" del comitato mazziniano di Conegliano.
Operò in stretta sintonia con i subcomitati di Treviso, di Ceneda e di Serravalle nell'incitare i giovani a disertare e a non arruolarsi nelle forze austriache e ad espatriare verso il Piemonte.
Molti giovani venivano avviati prima verso il bosco del Cansiglio e nel Felettano e poi venivano accompagnati, con il denaro donato dal Pittoni, fino a Peschiera, da dove proseguivano verso le nuove destinazioni, in Piemonte e il Liguria.
Nel 1862, Innocente Pittoni venne arrestato dalla polizia austriaca e accusato di tramare contro l'impero Austro Prussiano.
Fu per questo motivo che alcuni suoi amici distrussero la documentazione compromettente che avallava la relazione con i più grandi patrioti del tempo. In seguito, da Conegliano, Innocente Pittoni fu trasferito alle carceri della Giudecca a Venezia, dove rimase rinchiuso per sei mesi. Prosciolto per mancanza di prove e tornato libero a Conegliano, pur essendo un sorvegliato speciale, continuò a tenere le fila del subcomitato.
Andò a vivere a Genova, si trasferì quindi a Brescia dove rimase fino al luglio 1866 e cioè fino a quando poté ritornare nella sua Conegliano liberata.
Ebbe un ruolo importante nel periodo compreso tra il 1859 e il 1864 nell'organizzazione dell'emigrazione dal Veneto verso il Piemonte e nell'organizzazione della resistenza agli Austriaci.
Da grande estimatore mazziniano, fu un uomo coraggioso, pronto a pagare di persona e a rischiare la vita per i suoi ideali. Innocente Pittoni fu anche fondatore della Società di Mutuo Soccorso e promulgatore della Banda Musicale di Conegliano.