Pietro Zanette
PIETRO ZANETTE
Fiamme Verdi Giugno 1962
SAN FIOR a un suo Caduto

La breve vita di Zanette compendia la storia di tutta la sua famiglia.
Il papà Antonio era emigrato in Canada a tredici anni, nel lontano 1913, ma ritornò il 1° febbraio 1916 per arruolarsi volontario nella Grande Guerra al termine della quale si stabilì a S. Fior di Sotto sposandosi con Angela Antoniazzi.
Pietro nacque il 23 aprile 1920 e tutto l’amore dei genitori si riversò sull’unico figlio tanto più che altri otto figli non poterono vedere la luce.
Pietro Zanette ebbe una giovinezza esemplare, dedito al lavoro e alla famiglia in misura veramente rara; la mamma sua lo allevò e seguì nell’educazione come un gioiello prezioso fino a quando egli partì nel marzo 1940 per l’arruolamento nel battaglione «Cadore» del 7° Alpini di stanza a Tai di Cadore.
Anche durante la vita militare il suo comportamento è stato ammirevole: non voleva meritare neppure un giorno di consegna e ci riuscì con un’obbedienza ed una volonterosità veramente eccezionali.
All’inizio delle ostilità fu inviato al fronte italo-francese, rimanendo quattro mesi nelle località occupate, fino al ritorno in Cadore. Ma il 2 novembre dello stesso anno venne trasferito col suo battaglione in Albania con immediato impiego in prima linea; durante gli strenui combattimenti ebbe a perdere lo zaino e quanto aveva con sé per cui soffrì fame e sete a causa delle note difficoltà di rifornimento.
Nelle frequenti lettere che mandava a casa, Piero Zanette descriveva in parte le atroci sofferenze sopportate e la fame che gli faceva apparire, come in un miraggio, i monti della Grecia trasformati in montagne di pane e di formaggio.
Le sofferenze inaudite determinarono in Zanette un deperimento fisico tanto grave da non permettergli di superare il tifo che lo colpì come tanti altri compagni: morì l’8 aprile 1941 all’ospedale da campo, quindici giorni prima di compiere i 21 anni.
Dopo altri 21 anni la Sua Salma è tornata a S. Fior, accolta dai genitori ancora annientati dal dolore mai sopito, e da tanta popolazione commossa.
Il Vessillo sezionale era accompagnato dal Vice Presidente Cav. G. Daccò e dal Consigliere Ten. Col. T. Serafin; gli alpini del Gruppo locale e dei Gruppi di S. Vendemiano e Mareno di Piave erano presenti coi rispettivi gagliardetti. unitamente alle bandiere delle associazioni mutilati ed invalidi di guerra e dell’ Ass. Combattenti di San Fior e S. Vendemiano con i propri consigli direttivi.
La cassetta contenente i resti di Zanette era scortata da un picchetto armato del presidio militare di Conegliano e deposta in chiesa ove il Ten. Cappellano della Brigata «Cadore» ha celebrato solenni esequie.
Al suono delle musiche funebri della banda di Pianzano, l’Alpino Pietro Zanette, esemplare cittadino e soldato, è stato accompagnato al cimitero del paese da una moltitudine di popolo e di ex combattenti di ogni arma.