Poesie - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
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Poesie


Ricordi del Cadore

S. Stefano di Cadore 11 giugno 2005
Che belo ritornare in te sti posti qua
dove el me Amore ga fato el soldà.
Che belo ricordare chei momenti meravigliosi
quando ancora jerimo morosi!
Col tornava a casa in permesso, o de sbrission,
sempre el me parlava del Cador,
del 'so capitano, dele montagne, dei 'so alpini,
dele lunghe marce fate fin ai confini.
Dele tribolassion, dei campi invernali
ma anca dele belesse naturali;
dei branchi de camosci che passava vizin a lori
dele vali, dei rusceli, dele roce sfumà de colori!
E mi col me parlava me parea de 'nare
attraverso le montagne e con lu a caminare.
Vedea albe e tramonti favolosi
pasava in mezo ai pini e prà che profumava!
Stamatina semo 'na a piè fino al passo dela merendera
e co i me oci go visto i pi bei fiori,
quei che 'l me mandava da morosi
e che con cura mi conservo ancora.

S. Stefano de Cadore: sempre el lo ga nel core!
Qua semo vignù in viajo de nosse
qua ghemo ligà i nostri destini
semo orgogliosi de far parte de sta fameja de alpini
che sempre se incontra, con gioia la canta
che se distingue lavorando par i altri.

W Gli alpini!

Laura Mioli Bonin
Montebello (VI)

Son tutte belle le donne degli alpini

Son tutte belle
donne degli Alpini.

Son tutte belle:
siano madri, mogli,
figlie o sorelle,
sono come fiori di campo
così splendenti
di beltà
nella loro spontanea semplicità.

Sanno cogliere i silenzi,
sanno accettare le attese
e le assenze,
sanno capire
il senso dell’impegno,
sanno spronarti ed aiutarti
nel bisogno.

Son tutte belle
le donne degli Alpini.

Renzo Sossai
Ottobre 1998


CEFALONIA - settembre 1943
Divisione Acqui - Onore ai nostri Soldati trucidati

E’ come un canto… ci giunge di lontano,
un sacro addio alla Patria ed alla vita:
Voci ancor vive… poi colpi di fucile…
… e poi il silenzio…

Sono entrati per sempre nella Storia:
sono Soldati d’Italia,
sono “i Martiri-Eroi” di Cefalonia !

Diana Beninato


Gli alpini

Sogni in grigio-verde,
scarponi di gloria
per una Patria da difendere.
Montagne di ricordi,
il Piave, l’amara grecia,
le impervie alpi
e le ambe etiopi.
Oggi: missioni d’amore,
penne nere color afganistan,
armate di un sorriso,
combattono la battaglia della pace.

Ermanno Eandi
www.eandiermanno.it


ASILO DI ROSSOSCH

Costruire per dissipare ombre del passato
per i bimbi di un popolo mai conquistato,
un asilo è stato costruito a memoria
degli Alpini che un dì fecero storia.

Or si odono canti di native genti
strilli e vociar di bimbi innocenti,
un ribollir di vita gioiosa
che rendon l’opra più grandiosa.

Al calar delle tenebre tutto tace
per i bimbi tutto è pace,
or si risveglian ricordi atroci
par di udir urla di uomini feroci

Di bimbi-alpini si odon lamenti
invocar la Patria e le sue genti,
chiamar la sposa e la mamma
è l’ultimo sospir che s’infiamma

Luigi Razzini - Lacchiarella (MI)


INSEGNAMI AD INVECCHIARE

Signore, insegnami a invecchiare!
Convincimi che la comunità non compie alcun torto verso di me,
se mi va esonerando da responsabilità,
se ha indicato altri a subentrare al mio posto.
Togli da me l’orgoglio della mia esperienza fatta
e il senso della mia indispensabilità.
Che io colga, in questo graduale distacco dalle cose,
unicamente la legge del tempo e avverta,
in questo avvicendamento di compiti,
una delle espressioni più interessanti della vita che
si rinnova sotto l’impulso della Provvidenza.
Fa', o Signore, che io riesca ancora utile al mondo
contribuendo con l’ottimismo e la preghiera alla gioia e
al coraggio di chi è di turno nelle responsabilità,
vivendo uno stile di contatto umile e sereno
con il mondo in trasformazione,
senza rimpianti sul passato,
facendo delle mie sofferenze umane un dono di riparazione sociale.
Che la mia uscita dal campo d’azione sia semplice e
naturale come un felice tramonto.


A quelli della Julia partiti per la Russia

Ho sognato d'incontrarvi
in una calda sera
di mezza estate.
C’eravate tutti,
assieme a te Angelo
ai due Giovanni,
a te Giacinto
e agli altri della Julia.

C’eravate tutti
con spose,
figli e figlie
e morose.

C’eravate tutti
partiti
e poi tornati,
feriti
e congelati,
caduti e dispersi
ma mai
dimenticati.

Con ogni ben divino
la tavola era imbandita
i piatti ricolmi
di carne squisita
e traboccanti bicchieri di vino.

Gioiosi i canti
volti e sguardi sorridenti
con i bei ricordi
a raffiorare nelle menti.

Noi bocia in disparte
a guardarvi,
sino a quando
con un cenno della mano
ci chiamaste a voi
per ascoltare
ciò che alpini
fa diventare.

Calò il silenzio
all'improvviso,
ma un momento dopo
ci colse il sorriso
erano giunti da Rossosch,
dalla Russia lontana,
dei bambini
che con voce dolce
dissero: ”Spassiba Alpini”.

Renzo Sossai
S. Lucia, 13 dicembre 2002
ALPINO
Alpino che sui monti vai
e non ti fermi mai,
combatti il nemico
che un giorno ti sarà amico.
La montagna è la tua vita
con un'arma per amica.
Di paura non vai tremando
quando gli irti pendii stai scalando.
Col fucile a tracolla e lo zaino sulle spalle
sali e scendi la valle.
Quando la sera di guardia monterai
pensi alla tua amata, cosa starà facendo mai?
(De Luca Renzo)

ALPINI DI RUSSIA
Alpini che in Russia vi han mandati
e migliaia di voi non son più tornati
perché dalla morte falciati.
Il gelo, la fame e lo scarso armamento
è stato per voi il nemico più cruento.
La nostalgia della famiglia e dell'Italia
vi ha sostenuto lo spirito in battaglia.
Da alpini siete vissuti
ma da eroi siete caduti,
il vostro eroismo non è stato invano
perché molto avete insegnato dal lato umano.
Ancor oggi il vostro eroismo e le vostre gesta
son motivo d'incontro e di festa!
(De Luca Renzo)

GARA DELL’ALPINO
Al volgere della stagione
un grande evento ha riservato la mia nazione.
La gara nazionale dell’alpino
che con impegno e passione
ha riuniti tutto sotto le Pale di S.Martino.
Il sabato sfilata e cerimoniale,
dalle autorità un salto assai cordiale.
Però l’atleta nella mente ha la competizione
e agli sci non è poca l’attenzione.
Perché il giorno a seguir, bello o brutto
può accader un po’ di tutto.
Abbondante colazione
per superar l’emozione.
Partir presto, ispezionare il tracciato,
tutto quanto dev’esser memorizzato.
Pettorale già indossato
il mio turno è arrivato.
Al cancello il mio sguardo è come un tiro
faccio l’ultimo respiro.
Alè! Prime Porte Posizione
Sù! Le altre con Attenzione.
L’anticipo è perfetto
ma è l’età che fa difetto.
Il traguardo è già tagliato
il mio respiro è affannato.
Tutti a guardar il tempo fatto, belo o brutto,
anche stavolta il Trentino era battuto.

PENNE MOZZE 24 dicembre
Lontano dai trambusti
di negozi affollati
di inutili auguri
nascosti tra le pieghe
di una valle stretta e chiusa
senza fanfara
senza ordini scanditi
con solo ritmo del cuore
ti accompagnano
verso il Bambino.
Siamo pochi
come pochi sono i veri amici,
ma la sensazione che percepiamo
è di un grazie,
di un grazie profondo
Un brindisi lieto
e si ritorna al piano
più ricchi
(Toni Daminato)
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