Barbisano - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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Barbisano

BARBISANO
Barbisano. Frazione del comune di Pieve di Soligo, è situato a 127 m.s.l.m.

Non si sa a quando risalgono i primi insediamenti a Barbisano, tuttavia sembra avere origini molto lontane. Nel periodo romano, Barbisano faceva parte del municipium di Oderzo, che estendeva la sua dominazione dalla laguna veneta alle Prealpi Bellunesi. Il nome deriverebbe da "Barbarie": si crede, infatti, che Barbisano sia stato luogo di rappresaglie da parte dei barbari di Attila. Lo storico Olivieri lo fa invece derivare dal latino "Barbidius" o "Barbisius", nome proprio del proprietario romano dei queste terre.
Si ha notizia di Barbisano in un documento di Alberto di Collalto, che il 2 giugno 1138, prima di partire per difendere la Terra Santa dalla minaccia araba, dispone che, in caso di morte, le sue proprietà, tra cui un possedimento di Barbisano vada in eredità ai villici e alle chiese vicine.
Il 3 febbraio 1312, Arrigo VII da Genova, imperatore e re dei romani, concede a Rambaldo VIII di Collalto conte di Treviso la potestà feudale su Collalto ( Collalto, Falzè, Barbisano e Refrontolo), e San Salvatore (Colfosco, Susegana e Santa Lucia).
La villa di Barbisano, fino ad allora con Falzè, Farrò e Pieve facente parte della pieve civile di Soligo, passa sotto la contea di Collalto fino alla caduta della Repubblica Serenissima (1797), farà poi parte del comune di Refrontolo, quindi per un breve periodo di San Pietro di Feletto, ancora Refrontolo, e solo nel 1929 diverrà frazione di Pieve di Soligo.
La chiesa di Barbisano dovrebbe risalire ai secc. X-XI, nel 1350 divenne rettoria ed anche filiale della matrice di Pieve di Soligo, fu consacrata il 28 luglio 1532, nel 1544 divenne curazia (chiesa curata) e nel 1575 elevata a parrocchia.
Dalla Chiesa Matrice di Pieve di Soligo si formarono oltre alla parrocchia Barbisano, anche Farrò, Solighetto, Falzè, Collalto e forse Soligo.
La chiesa attuale, il campanile e la canonica furono costruiti sotto la guida del parroco don Giuseppe Schiocchet (1837-1924). Con Don Celestino Mattiuz, la Chiesa cambia volto: nel 1992 la moderna Via Crucis, nel 1995 il quadro del soffitto, nel 1996 il restauro dei dipinti, quindi le vetrate artistiche, la ristrutturazione della canonica e l'ampliamento dell'Asilo Infantile "San Giuseppe".

Illustre concittadina fu Toti Dal Monte, al secolo Antonietta Meneghel, celebre soprano di fama mondiale, nata a Mogliano il 27/06/1893. Durante la seconda guerra mondiale, ritiratasi nella sua villa a Barbisanello, si prodigò a lungo per dare protezione a partigiani della zona.
Da vedere la Villa Toti Dal Monte costruita intorno al 1920.
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