Vazzola - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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Vazzola

VAZZOLA
Vazzola si estende dal Piave al Livenza a mezzogiorno di Conegliano, dal quale dista 11 km. ed è posta sulla destra del Monticano. Con le frazioni di Tezze e di Visnà, forma uno dei più vasti comuni del mandamento, comprende 2775 ettari di terreno. La sua storia sarebbe iniziata nel secolo IX da profughi friulani fuggiaschi per le invasioni dei Barbari. Una parte del territorio venne disboscata per consentire l'insediamento abitativo, mentre la fascia sul Monticano venne lasciata intatta, tanto che ancor oggi si chiama Bosco.
Il suo nome deriva da "lavacium" da cui con le varie modificazioni nel corsi dei tempi passò da "Lavazola" a "Vazzola". Nei documenti ufficiali appare per la prima volta nel X secolo, in seguito ad una donazione di Ottone III al vescovo di Ceneda nel 994. Divenne feudo dei Collalto, poi ceduta ai Da Camino, che vi costruirono un castello, sulle cui rovine oggi sorge un bel palazzo.
Durante la permanenza dei Da Camino, i primi abitanti del Borgo cominciarono a costruire abitazioni stabili intorno al Favero che scorre nel mezzo del paese.
I Caminesi si allearono coi Trevigiani e coi Padovani per poterla spuntare sugli Ezzelini sempre più potenti ed arroganti. Nel 1233 Guacelo e Tolberto da Camino "in generali Consilio", si fanno consorti di Conegliano al quale donano le ville Lavazolo, Visnadi e Tezzarum de Palvi (Vazzola, Visnà e Tezze di Piave) che oggi formano il comune di Vazzola.
Ma lotte e contrasti tra Trevigiani, Conegliano e Caminesi indusse persino Papa Gregorio IX ad inviare Giovanni da Vicenza a trattare la pace, che venne firmata dopo laboriose trattative. Treviso riconosce la dipendenza di Vazzola da Conegliano e nello stesso periodo (1292) il podestà di Treviso comanda al "Capitano" di Oderzo di lasciar libero il Comune di Visnà di passare sotto le dipendenze di Conegliano.
Vazzola, strettamente unita a Conegliano, vide la calata in Italia di Enrico VII, gli Ungari venuti dalla Dalmazia, che saccheggiano e portano ovunque rovina. Sotto il governo della Repubblica Veneta, finalmente si raggiunge la pace del 1358. Aumenta la popolazione, si costruisce la nuova chiesa. Il grandioso palazzo del Tiepolo, ora Polacco, testimonia come alcune famiglie di patrizi veneti, stabilissero qui le loro villeggiature: tra questi il conte Giulio Vidal, condottiero della Rep. Veneta, morto a Vazzola nel 1548. Nel 1813 l'invasione austriaca. E' di quelle epoche eroiche il comm. gen. Angelo Mengaldo di Tezze, amico e compagno di Manin.
Dal 1866, ceduto il Veneto all'Italia, vanno costruendosi scuole, la nuova casa comunale, si aprono nuove strade: famosa la strada della Colonna così nominata per una colonna che vi eresse Pietro Antonio Malanotte nel 1774.
Vazzola ha sempre avuto una grande importanza ecclesiale. La chiesa matrice dedicata a San Giovanni Battista ospita opere di pregevole fattura artistica: la Deposizione di Jacopo Palma il Giovane, il S. Macario di Francesco Beccaruzzi allievo del Pordenone, Giovanni nel deserto di Andrea Celesti e gli affreschi della sacrestia di Pomponio Amalteo. La chiesa di Visnà è stata rifatta completamente dopo la distruzione avvenuta durante la guerra del 1918. Importante la vecchia cappella romanica di Visnà, dedicata a S. Martino vescovo di Tours, rifatta nel '600 e sistemata di recente.
Anticamente Tezze aveva una curazia. La Chiesa, consacrata nel 1634 e dedicata a S. Francesco d'Assisi, viene ingrandita nel 1762.
Dopo la disfatta di Caporetto, tutto la zona di Vazzola viene invasa nel 1917 dalle truppe austro-ungariche. Sulle rive del Monticano vengono combattute le più aspre battaglie, soprattutto in località Borgo Malanotte. Per onorare i morti di questa guerra viene eretto il cimitero di guerra di Tezze dove sono sepolti 355 caduti di nazionalità britannica.   

Alveo del fiume "Favero" sistemato nel 1997 in occasione del 50° di fondazione del gruppo alpini
Palazzo Tiepolo, del '600 - Municipio



Tezze: Colonna Romana: forse del V secolo d.C. sulla quale si può leggere questa iscrizione "A Dio Ottimo e Massimo", fu dissepolta ad opera di Pietro Antonio Malanotte nel 1772. Questa colonna sembra sia stata sepolta da Attila re degli Unni, nell'invasione del 451 a.C.
Tezze: Chiesa Parrocchiale
Visnà: Chiesa di San Martino
Vazzola: Chiesa Parrocchiale di
San Giovanni Battista

Chiesa di Vazzola
"Deposizione di San Giovanni" - affresco di Jacopo Palma il Giovane
Chiesa di Visnà

Cimitero militare inglese a Tezze

La Sofora ultracentenaria (di G. Modolo) con storica mutera, segnalata tra gli alberi storici del Veneto
Casa di soggiorno Mozzetti
Villa Rossi De Rubeis (borgo Malanotte)
Parco Rossi
Borgo Malanotte

Chiesa di Vazzola
Municipio
Tezze
Palio di San Gregorio
Borgo Malanotte
Vazzola
San Polo
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