Via XX Settembre - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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Via XX Settembre

Via XX Settembre - "Contrada Granda"
   

Contrada Granda, è stata per secoli il centro economico e culturale della città.


Porta Ruio, trecentesca, rifatta nell'800, ora Porta Dante


Il cinquecentesco Palazzo da Collo, che incorporava quale cappella gentilizia la chiesa di Santa Maria in Piazza o dell’Assunta.
La facciata dell'oratorio spicca grazie alla quattro semicolonne che fanno da cornice al portale d'ingresso. Sul grazioso altare del cinquecento un dipinto del 1633 di pittore sconosciuto "L'Assunzione di Maria e San Carlo Borromeo". Sul pavimento la tomba di famiglia.


Oratorio dell'Assunta


Palazzo Montalban Vecchio
splendido ed imponente edificio cinquecentesco, fatto erigere dalla più antica e nobile famiglia di Conegliano: i Montalban.


Casa Piutti,
XV secolo
Palazzo Piutti - Dalla Balla, pregevole fusione di modi gotici e rinascimentali, modificato nei secoli così da adeguarsi ai diversi stili e destinazioni (palazzo nobiliare, edificio scolastico...). E' detta anche delle pubbliche scuole, in quanto, durante il Rinascimento e fino al secolo XVIII, fu l’abitazione del precettore di grammatica e sede delle pubbliche scuole.


Casa Longega, XV secolo
dalla caratteristica decorazione trecentesca a formelle in cotto sulle splendide arcate e capitelli.
Una lapide ricorda un episodio del 31 agosto 1791: Giovanni Bastianello, detto Moschino da Firenze, con un calcio fece arrivare fin qui un pallone che secondo la tradizione fu tirato dall’angolo di Casa Piutti.


L’ex sede del Monte di Pietà, cinquecentesca, adorna di notevoli affreschi attribuiti all’artista rinascimentale Ludovico Fiumicelli (sono stati pure avanzati i nomi del Pordenone e del Beccaruzzi).


Palazzo Montalban Nuovo, neoclassico, costruito dallo Zorzi alla fine del Settecento, interessante esempio di architettura neoclassica, uno dei più bei palazzi dell'intera contrada, particolare per la presenza di due facciate. Ospitò vari persognaggi tra cui Napoleone.


Oratorio Beata Vergine della Salute
Fatto costruire da Rinaldo Montalban nel 1652,  in occasione della peste, si affaccia lungo via XX Settembre. In in origine era collegato, attraverso un passaggio ancora esistente, con Palazzo Montalban Nuovo. La facciata, pulita e liscia si sviluppa su un porticato a tre arcate. La parte superiore della facciata è decorata con motivi geometrici che richiamano il profilo architettonico dell'impianto strutturale.



Oratorio Beata Vergine della Salute
L'interno dell'oratorio è impreziosito da un altare del seicento in pietra e marmo policromo e da una pala centinata raffigurante il dipinto "Madonna incoronata da Angeli", di Antonio Zanchi.
 


Palazzo Municipale - seconda metà del XVIII secolo. Il progetto originario era dell’architetto trevigiano Ottavio Scotti. Rimaneggiato nel secolo scorso. Nel sottoportico busti e lapidi, una delle quali dedicata a G. B. Cima.
Il soffitto della sala consiliare contiene tre affreschi incorniciati da stucchi. L’ovale centrale raffigura Giove, con gli dei dell’Olimpo, che consegna a Conegliano il libro delle sue leggi; gli affreschi laterali rappresentano la Gloria che incorona un guerriero e le Arti della Pace che inneggiano all’avvenimento. I dipinti potrebbero celebrare l'elevazione di Conegliano a rango di città nel 1837, concessa, con decreto, dall'imperatore d'Austria Ferdinando I.


Palazzo Sarcinelli, del secondo '500, monumentale esempio di palazzo veneto rinascimentale, sede della Biblioteca Civica e della Galleria d’Arte Moderna (1988), ospita mostre nazionali ed internazionali (Guccione, Sutherland, Morlotti, Schifano, ecc.). Il salone centrale è decorato con pregevoli stucchi.
L’edificio, con alla base un ampio porticato, si presenta con una linea architettonica abbastanza semplice e lineare. Nella facciata si aprono quattro monofore ed una ariosa tetrafora centrale. Costruito dalla Famiglia Sarcinelli di Ceneda, ha ospitato personaggi illustri come la regina Bona di Polonia nel 1556, Massimiliano arciduca d’Austria ed Enrico III re di Francia 1574.
 

Teatro dell’Accademia, neoclassico, progettato all'architetto udinese Andrea Scala, XIX secolo
Ultimato nel 1868, durante il dominio austriaco. Sostituì il vecchio Teatro Concordia, in Contrada Borghetto (via Teatro Vecchio).
Piazza XVIII Luglio - Impreziosita dal pozzo del '400
 

Casa Colussi - In stile rinascimentale con resti di decorazioni pittoriche ed affreschi

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